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Terzo ed ultimo giorno di Realism Live, la convention dedicata unicamente al Realismo in tutte le sue sfumature e generi. Ideato da Eric Rhoads, imprenditore e fondatore di Streamline Publishing e Peter Trippi, capo redattore di Fine Art Connoisseur Magazine Realism Live è un evento da non perdere per gli amanti del realismo contemporaneo.
“Bonjour” e “Go paint” sono le frasi tipiche con le quali Pierre Guidetti, inimitabile volto di Art Savoir Faire, comincia e termina le sue piacevoli sessioni artistiche. Ogni venerdì Guidetti presenta infatti un incontro live o una lezione tecnica con un’artista sulla pagina Instagram di Art Savoir Faire (@artsavoirfaire). Guidetti ha specificando come: “Art Savoir Faire non sia una questione commerciale quanto piuttosto una grande passione per l’arte da condividere con il mondo”. Nella sessione pre-convention ha presentato alcuni dei materiali d’uso necessari alla demo di disegno realizzata da un personaggio di altri tempi: Michael Mentler. Grande amico di Pierre Guidetti, l’artista è stato rinominato il “Da Vinci” contemporaneo. Dotato di una conoscenza e di uno stile fuori dal comune Mentler, ha realizzato in stile rinascimentale -periodo al quale si ispira sia nell’insegnamento che nella pratica personale- la struttura anatomica di un teschio con l’uso della sanguigna Cretacolor e della carta Fabriano.
Prima dell’inizio ufficiale dalla sua demo Quang Ho ha mostrando il suo studio, specificando come imparare e capire come “osservare” sia fondamentale nell’arte: ”solo facendo proprio questo concetto si può essere liberi di dipingere”. Menzionando sia artisti del passato che del presente, fra i quali alcuni amici -Dan Thompson e Daniel Sprick- Ho ha riflettuto in merito al concetto di cosa sia la realtà e il realismo. Per l’artista il realismo è capire il vocabolario completo dell’arte che consente di capire perchè, ad esempio, l’arte di Van Gogh è differente da quella di Sargent. Nella realizzazione della demo Ho enfatizza l’importanza del disegno -fondamentale nel processo artistico- che l’artista definisce come:” un insieme di forme in grado di dare un senso alla posizione delle immagini sul foglio”. In aggiunta a questo sostiene sia necessaria la confidenza e la capacità di prendere decisioni, senza le quali un artista vaga nel vuoto. Dopo aver rappresentato il “crescendo” della composizione, reso anche attraverso il posizionamento delle luci, e di conseguenza delle ombre, si dedica alla realizzazione di alcuni dettagli che rendono il dipinto semplicemente poetico. Quang Ho afferma che: “anche solo imparando una sola cosa da ciascuno dei docenti presenti alla convention, si ha la possibilità di crescere stilisticamente e artisticamente, perchè la partecipazione degli artisti a questa convention è fatta per condividere la passione per l’arte”.
“In tutti questi anni di gioia e dolore, l’unica costante è stata il mio amore per l’arte: l’ancora di salvezza che mi ha fatto andare avanti”, scrive di sé Susan Kuznitsky. Artista pluripremiata e membro -fra molte altre- della Portrait Society of America oggi ha realizzato una dimostrazione per Blick Art Materials dal tema: come realizzare realistici toni di pelle”. Utilizzando in maniera alternata pastelli morbidi Sennelier -i suoi preferiti- e Cretacolor ha eseguito un ritratto infantile.
“È necessario approcciarsi alla pittura con occhio fresco: come se si vedesse mondo per la prima volta”, afferma Morgan Weistling che ha realizzato per Realism Live il ritratto a pastello di un cowboy. Morgan Wrestling, specializzato in dipinti di personaggi e scene western, che realizza sia in olio che a pastello, è stato vincitore dell’ambito Prix de West al National Cowboy and Western Heritage Museum di Oklahoma City. Nel tratteggiare il disegno, l’artista, si approccia come a “marcare il territorio” nella ricerca delle relazioni fra le parti e lavorando continuamente sulla transazione di colori e valori. Relazioni fondamentali che devono rispettare -anche quando, per esempio, gli occhi non sono perfettamente allineati- le proporzioni, distinguendo tra forme e spazi in negativo, che sono parimenti importanti. Da artista precoce ha iniziato a studiare i libri d’arte del papà, appassionato di fumetti: un mezzo che gli ha letteralmente salvato la vita in tempi di guerra. La caratteristica del papà del saper raccontare storie con il fumetto, è stato un elemento fondamentale per l’artista che sostiene:” “Per raccontare una storia è essenziale concentrarsi su determinati dettagli”.
Dopo aver studiato con Fred Fixler, sostenitore del mantra: ”fare i semitoni più leggeri di quanto appaiano”, ha lavorato per molti anni nel mondo dell’illustrazione hollywoodiana, dalla quale si è poi allontanato per dedicarsi all’arte in senso più classico.
“La capacità di Adrienne Stein di rendere armonici i colori è straordinaria”, dice di lei il marito, l’artista Quang Ho. Per la sua dimostrazione la Stein ha realizzato il ritratto di Josephine Baker, la famosa performer, celebre anche per il suo attivismo in difesa dei diritti civili. L’artista ha scelto di partire da un’immagine d’epoca degli anni ’20, in bianco e nero. Questo fattore le consente di essere più “selvaggia” in termini di creatività permettendole di lavorare in maniera intuitiva e creativa nell’inventare il colore. “Il processo non è semplice perchè devo pensare al colore da inventare e al valore allo stesso tempo! Ci vuole una tonnellata di pratica e di disegno dal vero”, dice artista. Partendo dall’organizzazione della ricca palette cromatica nella quale non mancano il Chinese Orange e l’inconfondibile Baryte Green di Sennelier, nella realizzazione della demo la Stein costruisce le luci lentamente e in divenire stabilendo prima gli scuri e poi i mezzi toni: “come i pezzi di un puzzle”, dice l’artista.
LPAPA -Laguna Plein Air Painters Association- è l’associazione californiana dedicata alla salvaguardia della pittura del paesaggio in plein air. Il motto di LPAPA è infatti : “Celebra l’eredità, fai parte della tradizione!”. Una tradizione quella del primo movimento plein air della California che is mantiene viva dal 1903.
È stata premura di Jean Stern -Art Historian ed Executive Director of The Irvine Museum Collection alla University of California- introdurre i partecipanti al significato, alla storia e alla differenziazione avvenuta nel corso del tempo del significato di realismo. Stern attraverso un excursus di immagini -con esempi dal 1600 ai giorni nostri- ha messo in evidenza le grandi scuole di pensiero (olandese, francese, italiana, e americana) con i loro canoni e le loro particolari caratteristiche. Parlando di contemporaneità Stern ha sottolineato come sia un grande onore poter presenziare ad un evento come Realism Live che ha mostrato alcuni fra i più grandi rappresentanti del realismo contemporaneo americano.
Una musica melodiosa accompagna la demo di still life di Jeff Legg che invita i partecipanti ad entrare nel suo mondo artistico. Il principio con il quale l’artista procede nella realizzazione dell’opera parte da un oggetto in grado di catturare la sua attenzione e che in seguito elabora in una composizione. L’approccio alla composizione di Legg non è tuttavia una cruda rappresentazione della realtà: “It’s a jumping up play”, dice l’artista. Nello still life eseguito per la dimostrazione Legg mette in evidenza la relazione tra le forme, i colori e i valori che “aggiusta” a seconda della necessità, così come rielabora i colori qualora ne aggiunga uno nuovo. La sua è una costante ricerca dell’armonia dalla quale emerge, da sinistra verso destra, la tridimensionalità della composizione finale.
Figura di spicco nel revival dell’arte classica contemporanea Jacob Collins è il co-fondatore di due atelier artistici: il Water Street Atelier e, in collaborazione con Dan Thompson, il Grand Central Atelier in New York City. Il suo scopo è oggi quello di recuperare le competenze e lo spirito dell’arte classica educando i giovani, che si trovano involontariamente proiettati in un mondo fallace che antepone il business alla disciplina. Questo perchè, come dice l’artista: “oggi giorno anche contemplare la spazzatura è diventato uno stile”. Jacob Collins è anche il padre fondatore della Hudson River Fellowship il cui scopo è quello di facilitare la costruzione di un nuovo movimento dell’arte americana che si modella sui valori artistici, sociali e spirituali dei pittori della Hudson River School. L’artista nella sua lunga lecture afferma di essere un fervido sostenitore del realismo che ritiene fondamentale nella rappresentazione fedele delle dinamiche sociali e politiche nel mondo. È stato inoltre uno dei primi artisti con i quali E.Rhoads e P.Trippi sono entrati in contatto durante il periodo di fondazione di Fine Art Connoisseur Magazine. Erede di una importante tradizione artistica, Collins è rimasto fedele al suo stile pur essendo nato in una città -New York City- che snobbava il realismo, considerato fuori tempo in un contesto devoto alla Pop Art e all’arte dei graffiti. Eppure il suo stile è riuscito a far breccia nel cuore della nutrita schiera di collezionisti che ciò nonostante hanno sempre comprato le sue opere. Per l’occasione ha tenuto una lecture dal titolo:”Insights on Realism”, nella quale ha fatto un’analisi del realismo nel tempo, con le sue innovazioni, i suoi sviluppi e anche le sue cadute. L’artista sostiene come l’ideazione della camera oscura e lo sviluppo della tecnica fotografica -e sue connessioni oggi giorno purtroppo un pò in degrado- abbiano facilitato il processo di creazione.
Kevin Macpherson si considera un artista realista a tutti gli effetti anche se la sua rappresentazione della natura potrebbe far propendere verso l’impressionismo. Del resto come sostiene l’artista il realismo presenta un ampio spettro di sviluppo. Per l’occasione ha scelto di realizzare un’immagine dal vivo che gli consente di essere inserito nel contesto armonico della vegetazione che dipinge seguendo sommariamente i principi della sezione aurea. Secondo Macpherson:” La bellezza del plein air è che ti consente di comunicare con la natura e l’utilizzo del colore più denso aiuta a rendere sulla tela questo concetto”. La scena rappresentata -un tronco di albero al quale lavora con una palette limitata,- è apparentemente lontana da quello che è il resto della natura rigogliosa nella quale è immerso. Il motivo per cui ha scelto questa scena è dovuto al fatto che vuole mettere in risalto le relazioni tra lo stralcio di natura rappresentata e il paesaggio circostante che interagiscono tra loro in maniera assolutamente armonica.
La seconda edizione di Realism Live è volta al termine fra l’entusiasmo dei partecipanti. Chi tra i lettori desiderasse provare le emozioni di questi giorni, può acquistare le registrazioni sia del Beginner Day che della conference ufficiale cliccando sul link: https://realismlive.com/2021-register-now. Eric Rhoads come sempre supportato dalla sua incredibile crew, ha inoltre annunciato le date dei prossimi incontri in programma per il 2022 e che saranno in ordine temporale: Watercolor Live dal 26 al 29 gennaio,(https://watercolorlive.com/tickets/), Plein Air Live dal 10 al 12 marzo (https://pleinairlive.com/2022-register), Pastel Live dal 18 al 20 agosto (https://pastellive.com/2022-tickets), e la terza edizione di Realism Live, dal 9 al 12 Novembre. Per ogni appuntamento sarà inoltre possibile acquistare la giornata formativa del Beginner Day. A proposito di questa edizione dice un partecipante a chiusura dell’evento: “Sono pronto per il 2022! Tutto pronto per Watercolor Live, Plein Air Live, Pastel Live e ora Realism Live. Vivo con la previdenza sociale ma queste conferenze fanno bene alla mia mente e al mio spirito, quindi vale ogni centesimo. Grazie Eric Rhoads! Quale soddisfazione migliore se non queste parole che scaldano il cuore.
(On the title: Morgan Weistling’s final work)