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Il percorso artistico di Teresa Jessurum Uribe segue la strada di un sogno che porta lontano, compie giri immensi e poi ritorna con più forza e convinzione che mai. Teresa Jessurum Uribe (@teresajessurumuribe) è un’artista di origini colombiane, è nata e cresciuta a Barranquilla e si è trasferita a Miami a 27 anni per seguire il marito nell’attività lavorativa. Pur essendo innamorata dall’arte ed avendo sempre disegnato, ha dovuto rinunciare alla carriera artistica per seguire gli affari di famiglia. Teresa dice di se stessa: “Sono mamma, imprenditrice e studente permanente”, tutto vero, ma Teresa è anche la co-fondatrice del MIFA- Miami International Fine Arts-, Presidente del MIFA e Direttrice della Galleria (@mifagallery). Circa una decennio fa, avendo i figli oramai grandi e indipendenti, l’artista ha deciso di riaprire il famoso cassetto dei sogni per riprendersi in mano il suo e curarlo con dedizione e rigore. Ha iniziato così a girare il mondo frequentando laboratori di pittura dei maestri che ammirava, sia in Europa che in America, felice ma allo stesso tempo dispiaciuta del fatto che a Miami non ci fosse un’istituzione simile, che potesse portare un concetto di arte realista figurativa impartita secondo i principi delle vecchie accademie e atelier artistici dei grandi maestri.
La grande città della Florida è infatti un crocevia di culture e centro nevralgico dell’arte contemporanea, fatta di astrazioni, installazioni e performances. Il destino però ha voluto, che di ritorno da un viaggio, e per mera sincronia, in zona avesse da poco aperto l’Atelier Chiaroscuro, fondato da Milixa Moron, Elkin Cañas e Carlos Martinez Léon, tutti e tre studenti di arte a Firenze, Italia. Il suo desiderio è così diventato realtà ed ha cominciato a studiare arte secondo i rigorosi schemi accademici impartiti al MIFA. Dopo due anni di accademia e un sodalizio fondato su amicizia, lealtà e condivisione con i tre membri fondatori dell’Atelier Chiaroscuro hanno deciso di ampliare i propri orizzonti e aprire il MIFA, nato ufficialmente nel luglio 2019 con grandi obiettivi raggiunti e tanti altri progetti ancora da traguardare. Secondo Teresa l’arte è magia: “Togliere l’illusione di qualcosa di tridimensionale da una superficie dimensionale è un processo magico”, sostiene Teresa che si definisce a tal riguardo “benedetta” dalla vita, a tel proposito. Le sue opere ricche di colore che derivano soprattutto dal folklore, dalle tradizioni e dalla joie de vivre della cultura latino americana e caraibica, ne sono la dimostrazione. Nelle sue opere Teresa rappresenta la complessità dei volti e delle figure umane, motivo questo che l’ha portata a trovare nell’arte rappresentativa il modo migliore per esprimersi.
L’utilizzo che fa del colore però le consente di distaccarsi dall’uso tradizionale dalla tavolozza limitata. Come nell’opera selezionata i suoi personaggi, ricchi di colori vividi, trasmettono la positività e l’energia che rappresentano la quintessenza della sua palette artistica. Di notevole spessore sono inoltre le opere a carboncino nelle quali è possibile scorgere la poesia di uno sguardo che lascia intravedere il vissuto del soggetto e le sue emozioni. Ricordo di essere rimasta molto colpita dall’opera “Young Girl in Nepal”, esposta alla “Rhythmical Brushstrokes Exhibition” inaugurata il 21 Novembre 2019 alla MIFA Gallery. Se per Teresa è necessario riuscire a trasmettere all’osservatore qualcosa circa l’emozione che coglie in un soggetto e che cerca di riprodurre su tela o su carta, direi che c’è riuscita: ho lasciato l’esposizione con l’immagine di quei bimbi nel cuore e il colore, avvolgente come un passo di cumbia, delle sue opere, scorrermi nelle vene. Continua così Teresa, realizzando i tuoi sogni e condividendoli con noi.
Nell’immagine del titolo: Las amigas by Teresa Jessurum Uribe, 2019. Olio su tela, 30x 40″.