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Con venticinque anni di storia alle spalle dedicati all’organizzazione e presentazione di programmi espositivi di qualità, il Center for Visual Communication, con sede nel Wynwood Arts District, presenta per la Miami Art Week, la mostra: “The Miami Creative Movement”, curata da Barry Fellman, storico curatore del centro dal 1997.
Barry Fellman, è una figura poliedrica nota, sia nell’ambiente di Miami, per il quale è stato curatore della fotografia del Metropolitan Museum and Art Center (il predecessore del PAMM, per intenderci), che in quello di New York, dove ha curato mostre di artisti come: Berenice Abbott, Richard Avedon e David Hockney, fra gli altri.
Considerato “l’ultimo insider dell’arte di Miami”, Fellman è anche artista e fotografo e in occasione della mostra, che mette in evidenza le opere di quindici importanti artisti locali, ha presentato il suo libro: “Miami Creative, a Decade of Transformation”.
Un volume che vuole essere un omaggio all’evoluzione artistica della sua città natale, in relazione soprattutto agli ultimi dieci anni, durante i quali l’impennata artistica che la città gha subito, hanno consacrato Miami ad epicentro artistico, fra i piu importanti non solo a livello americano ma anche a livello mondiale.
L’importanza di questo volume è inoltre suggellata, oltre che dalle splendide fotografie di Fellman, con le quali rappresenta un excursus sulle fasi artistiche attraversate della città, anche dai contributi di importanti figure chiave dell’ambiente, fra le quali: Alberto Ibargüen, CEO della Knight Foundation che ne ha curato la prefazione, Jordan Levin, scrittore d’arte che ne ha scritto i saggi e Carol Damian che ha dato il suo contributo in qualità di storica dell’arte fra le più stimate nel panorama artistico di Miami.
“Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica e le pagine del suo libro, Fellman ci porta in un safari fotografico attraverso il terreno culturale di Miami, durante uno dei decenni più cruciali della storia di Miami – quando la convinzione civica che la cultura è vitale per la nostra città significava un investimento finanziario trasformativo nelle arti. Ora, soprattutto perché la pubblicazione di questo libro coincide con il 20° anniversario di Art Basel Miami Beach, ha senso lanciare questo libro insieme a una mostra collettiva di artisti che hanno influenzato la traiettoria culturale di Miami”,, ha dichiarato Alberto Ibargüen.
La mostra collettiva, The Miami Creative Movement, in esposizione fino al 15 marzo, 2023, rappresenta la testimonianza tangibile del libro, con le opere di quindici dei principali artisti di Miami, protagonisti di queste fasi evolutive e che ancora oggi incarnano il movimento creativo che anima la città.
Fra gli artisti in mostra ci sono: l’artista multidisciplinare Carlos Betancourt, che con la sua opera esplora i temi della memoria soffermandosi su questioni relative alla natura, all’ambiente, alla bellezza e all’identità; l’artista haitiano Edouard Duval-Carrie che nelle sue opere riflette la cultura e la storia di Haiti con riferimenti alla religione Vodoo; l’iconica Mira Lehr, in esposizione anche al Jewish Museum of Florida, con le sue opere astratte e leggiadre ispirate al mondo della natura; Robert Thiele, che nelle sue “costruzioni murali”, inserisce oggetti trovati e provenienti dall’ambiente circostante; l’artista franco-americano John Bailly, nelle cui opere esplora la questione identitaria, in relazione alla storia, ai luoghi e alla cultura; l’artista giamaicana Jacqueline Gopie, le cui opere rappresentano scene idilliache di bambini di colore che si godono il tempo libero sfidando in modo sovversivo e gli stereotipi mediatici negativi sulle persone di colore; Karen Rifas che con il suo linguaggio essenziale e geometrico altera la percezione dello spazio; l’artista multimediale David Marsh, che, attraverso un rigoroso processo di ricerca scientifica, esplora sfide continue che riguardano: i materiali, le tecniche e persino la sua identità di pittore; Paola Gracey con il suo stile unico e inconfondibili incorpora nei suoi dipinti concetti scientifici, equazioni chimiche e rappresentazioni simboliche; l’artista di origini haitiane Asser Saint-Val che partendo dai pregiudizi razziali ha fatto ricerca in riferimento alla neuromelanina, alla ghiandola pineale e alla coscienza, esprimendo le sue scoperte scientifiche nei dipinti; Robert McKnight che con la sua pratica artistica realizza opere personali per stile e contenuto che volgono a favore di altri artisti; Kathleen Staples con i suoi paesaggi astratti; l’artista Gustavo Oviedo, le cui opere colorate su grande scala provengono dalle profondità della coscienza cosmica dell’oceano; Regina Jestrow e i suoi quilt storici e geometrici che rivelano il simbolismo interconnesso tra la storia e il futuro e Pablo Contriciani che con le sue opere esplora l’universo e la sua unità nell’infinita diversità degli elementi.
Come ben lo definisce lo scrittore Jordan Levin, che ha contribuito alla stesura del libro: ”Per decenni Barry Fellman è stato il testimone onnipresente e instancabilmente entusiasta della scena artistica; sempre presente, sorridente, meravigliato, scattante, avido di catturare le esperienze che ama”. Con un approccio di questo genere alla vita e all’arte in particolare Fellman, sempre aperto alle nuove sfide del futuro, non poteva esimersi dall’approcciarsi alla realtà degli NFT. Ha realizzato pertanto, in concomitanza all’evento una dimostrazione live della tecnologia NFT, in collaborazione Sublimart: la società argentina di Web3 e Metaverse dedicata al trasferimento del valore dell’arte nel mondo digitale.
Fondata da Sebastian R. Wain, Ariel Futoransky e Natalia R. Janna, l’azienda è composta da esperti di blockchain, tecnologi e artisti che, grazie alla loro apparecchiatura innovativa, hanno tracciando il filo conduttore necessario per trovare la continuità fra il concetto di arte fisica e arte digitale.
Utilizzando un opera d’arte reale dell’artista Paola Gracey, Sebastian R. Wain ha realizzato la dimostrazione live di Sublimart Machine: la prima strumentazione hardware-software in grado di creare una sublimazione che cancella fisicamente l’opera d’arte, creandone una mappa digitale estremamente dettagliata in grado di coniare un nuovo NFT direttamente sulla blockchain. Un processo molto affascinante che ha “letteralmente” visto tagliare l’opera in tanti, precisi, pezzi simili ad un puzzle.
La tecnologia di scansione 5D ultra-dettagliata di Sublimart è stata definita la prima tecnologia basata su NTF che consente ad artisti e collezionisti di conservare a tempo indeterminato le opere d’arte in forma digitale, in modo semplice e senza, alcuna, perdita di informazioni. Questa tecnologia consente di trascendere l’opera fisica nella blockchain come un NFT unico la cui provenienza è indiscutibile e riconducibile all’opera d’arte originale in ogni sua pennellata e minuzia.
Il Center for Visual Communication, vi invita ad esplorare la mostra “The Miami Creative Movement” e ad acquistare il libro di Barry Fellman”Miami Creative: A Decade of Transformation”, presso la sede del centro tra la 541 NW e la 27th Street.
(on the title) Mr. Barrry Fellman, behind him Mira Lehr’s work