SPECIALE MIAMI ART WEEK- Design Miami/ The Golden Age: Looking to the Future

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Design Miami/ è, nell’ampio ventaglio offerto durante la Miami Art Week, una delle fiere piú esclusive della settimana, dove il glamour e l’eleganza vanno di pari passo con l’unicità dei pezzi in esposizione.

The unmistakable marquee of Design Miami in Pride Park with the sculpture Minna by Jaume Plensa, 2022. Stainless Steel. Artwork generously donated to The City of Miami Beach by Irma and Norman Braman

Allestita come di consueto nel Pride Park, di fronte al Convention Center, dove ha aperto i battenti -con accesso riservato ai collezionisti fino al 1 Dicembre- anche la XXma edizione di Art Basel/Miami Beach, la diciottesima edizione del Design Miami è curata da Maria Cristina Didero che ha allestito la delicata trama dei cinquanta espositori, tra gallerie e progetti Curio. 

Il tema proposto quest’anno dalla curatrice, è stato: ”The Golden Age: Looking to the Future”: una prefigurazione ottimista che segue l’evoluzione della recente edizione realizzata a Basilea. “Ho scelto di rappresentare la Golden Age come età dell’oro, radicata nel passato ma con l’ambizione volta all’esplorazione di un futuro collettivo che possa dare forma a un futuro più luminoso per gli esseri umani e per il nostro pianeta”,  ha dichiarato la Didero. 

Table, from the Gleaning collection by Aleksandra Pollner, 2022. Found and donated styrofoam, polyurethane, steel frame, papier-mâché, lacquer, glass. Wexler Gallery

Pur essendo, tutti i progetti proposti, riconducibili al tema della Golden Age, ogni gallerista o espositore ha proposto una propria analisi del tema, messo in dialogo con alcune problematiche attuali, come: il concetto di materialità contrapposto alla spiritualità,  il rapporto tra l’artigianato e le tradizioni, il filo sottile – e per certi aspetti, ancora controverso-  che delimita il  mondo digitale da quello fisico e l’attenzione per la natura della quale l’uomo è parte integrante.

Lamps by Léa Mestres for Galerie Scène Ouverte, Paris

Quest’ ultimo, in particolare  è stato un tema particolarmente sentito dalla Wexler Gallery, galleria storica, che ha proposto la collezione “Gleaning” di Aleksandra Pollner, ispirata dalle camminate mattutine immerse nella natura dell’artista durante il lockdown. La creativa, raccogliendo gli scarti di polistirolo incontrati sul suo percorso, ha dato vita a pezzi che fondono i metodi storici della cartapesta con le idee più recenti del design circolare.

A special homage to the late Virgil Abloh, during Design Miami/Talks

Fra i nomi celebrati dal Design Miami/ ci sono infatti sia i brand storici che hanno accompagnato, o si sono aggregati negli anni alle precedenti edizioni di Design Miami/, sia le le interessanti new entry che hanno fatto il loro debutto nel mondo di Design Miami/.

A frame from Lukas Gschwandtner’s Triclinium for Fendi at Design Miami/

Tra le new entry c’è la Galerie Negropontes di Parigi: un indirizzo unico per gli esteti che sono alla ricerca di design eccezionali e che mira all’ambizione di far rivivere la tradizione delle arti decorative francesi con una visione contemporanea del design. 

A frame from the stand of Galerie Negropontes, Paris

La Moderne Gallery di Filadelfia, è fra le gallerie nternazionale più rinomate per quanto riguarda i mobili e gli accessori vintage del XX secolo,  con un occhio di riguardo per le opere d’epoca del Movimento Studio Craft americano. In mostra al Design Miami/ sono stati proposti: il  “Minguren II Coffee Table” di George Nakashima, realizzato in radica di quercia inglese, dalla caratteristica forma dettata dalle irregolarità organiche della natura,; e il “Custom Coffee Table” (1980) di Jere Osgood, dalla forma a disco e che sembra essere sospeso per via elle gambe a forma di ragnatela. 

Minguren II Coffee Table by George Nakashima, 1986-87. English Oak Buri. Unique piece. Moderne Gallery
In the foreground, the Unique Coffee Table by Jere Osgood, 1984. Curly Maple, Walnut. Moderne Gallery

La galleria Southern Guild di Città del Capo ha esposto i mobili che fanno riferimento alla cultura “Inkundla”, e alla conivialità degli abitanti dei villaggi Nguni, che si ritrovano nei cortili per celebrare la vita e la natura. In mostra presso la galleria è esposta anche l’opera della artista e ceramista di Cape Town, Zizipho Poswa, che ha realizzato una scultura di grandi dimensioni nella quale esprime la femminilità africana e il ruolo che le donne Xhosa svolgono nella vita contemporanea. 

Love Quest by Nandipha Mntambo, Leeather and timber. Unique piece. Southern Guild Gallery
The artist and ceramist Zizipho Poswa, with her sculptural work at Southern Guild Gallery

Per quanto riguarda i brand storici fra le icone celebrate alla diciottesima edizione del Design Maimi/, la Galleria CONVERSO ha proposto una serie di capolavori del XX secolo, per lo più personalizzati, del “Movimento di Palm Springs” tipico degli anni ’60. L’esposizione presenta dei pezzi che esprimono le idee chiave del movimento e che consistono nella liberazione dal carattere monocromatico e austero dei progetti degli anni ’50. Tra i pezzi più importanti ci sono i due tavoli da cocktail in stile brutalista con piani trapezoidali spessorati e le sedie su misura, caratterizzate da uno schienale alto e dal rivestimento in velluto di Jack Lenor Larsen, entrambe dell’architetto Arthur Elrod. 10-

The distinctive, custom-made, raised-back chairs made by architect Arthur Elrod. CONVERSO Gallery

La Galerie Patrick Seguin di Parigi ha voluto mettere in risalto invece il talento dei designer francesi del XX secolo. Fra i lavori esposti, oltre agli iconici pezzi di Jean Prouvé, di notevole interesse sono inoltre il Library Table with Light di Pierre Jeanneret, il Tavolino Tour Eiffel di Jean Royère costituito da un piano in vetro sostenuto da barre incrociate in ottone e metallo e Pair of Advocate Chairs, due poltrone accompagnate dall’omonimo divano in pelle e tek negli anni ’50, da Pierre Jeanneret & Le Corbusier

Library table with light by Pierre Jeanneret, 2014. Private collection. Galerie Patrick Seguin, Paris
Pair of Advocate Chairs and sofa by Pierre Jeanneret & Le Corbusier, approx. 1950 Galerie Patrick Seguin, Paris

La R & Company di New York, ha presentato l’acclamato e onipresente artista Roberto Lugo, che sarà anche protagonista della serata celebrativa al Wolfsonian-FIU Museum di Miami Beach, venerdi 2 dicembre. 

Conosciuto per le ceramiche per le quali la  combinazione con i ritratti di leader politici e icone dell’Hip Hop, sono una celebrazione delle comunità di colore alle quali appartiene, per la R & Company, ha trasformato la sua nota piattaforma digitale, “The Village Potter”,  in un negozio fisico.

A ceramic by Roberto Lugo, R & Company
The Village Potter” by Roberto Lugo

Tra gli  stimolanti progetti Curio in mostra, ha debuttato GUFRAM:  il marchio  italiano di radical design che ha presentato una nuova edizione dell’iconico CACTUS® realizzata in collaborazione con il pluri-iridato  -artista, imprenditore, attore e icona della musica e della moda americana- A$AP Rocky e dal suo studio di design HOMMEMADE. Il nome dell’opera, prodotta in soli nove esemplari, caratterizzati da un verde appositamenete studiato, è “Shroom CACTUS®”, ed a distinguerlo dalle dizioni precedenti ci sono una moltitudine di funghi dipinti a mano, che crescono sul tronco e ai suoi piedi, sfidando le leggi della natura. Il cactus è l’iconico simbolo di GUFRAM, nato nel 1972 ad opera di Guido Drocco e Franco Mello, che quest’anno hanno celebrato i 50 anni di attività durante il Fuorisalone di Milano, con una esposizione alla Triennale di Milano. Lo spazio Curio/ allestito da Gufram nel Design Miami/ assomiglia ad una florida foresta utopica, dove lo Shroom CACTUS® è il protagonista indisciusso della scena. I visitatori sono incoraggiati a camminare su una moquette simile all’erba che ricopre il terreno dove sono sparsi decine di fiori in ceramica, sotto un cielo cielo azzurro adornato da soffici nuvole e da funghi giganteschi, rappresentati sulle pareti. “Lavorare con un artista multidisciplinare come Rocky è stato di grande ispirazione per me. Conosce molto bene il marchio e i valori di Gufram ma, soprattutto, è un grande collezionista dei nostri pezzi,” ha dichiarato Charley Vezza, Global Creative Orchestrator di Gufram. 

Shroom CACTUS® by GUFRAM and A$AP Rocky

Sempre nell’ambito del programma Curio, la Tuleste Factory di New York, ha presentato  un installazione che ha per protagonista il colore blu e l’infinità di sensazioni e di emozioni al quale è riconducibile, a partire dall’astrazione filosofica del colore. L’installazione, insignita del premio Best of Show, for Curio Presentation, invita lo spettatore ad immergersi nelle complessità del continuum del colore, presentando all’interno alcuni pezzi di design, fra i quali: Facture con Halo Wall Sculpture (2022),  una grande installazione circolare a parete caratterizzata da una transizione di tonalità rilassante; e Plump Side Table (2021) di Ian Alisatir Cochran, un tavolo in resina blu assemblato in modo da giocare sull’effetto che la resina produce  quando la luce si rifrange attraverso le parti solide. 

Facture con Halo Wall Sculpture among the works exposed at Tuleste Factory for Curio Project

La Galleria Thomsen di New York è tornata al Design Miami/ con una collezione incentrata sui cesti di bambù ikebana giapponesi dei grandi maestri del periodo pre e postbellico, che fanno da contrasto con le scatole giapponesi in lacca d’oro del XX e XXI secolo e con i vasi in bronzo e in ceramica di periodo medievale. Nella galleria è esposto anche Sakuhin (2019): un affascinante paravento pieghevole a quattro pannelli, realizzato in carta antica della rinomata artista della carta washi Kyoko Ibe, a rappresentazione dell’incarnazione del tradizionale senso giapponese di unità con la natura.

Ethereal Double Console by Marc Fisch. Sycamore veneers and resin. Sarah Myerscough Gallery

La galleria John Keith Russell specialista nella cultura materiale degli Shaker, costituita dall’artigianato e dal design americano utilitaristico, ha presentatao un raro stand da cucito realizzato nel 1840 in legno di tiglio e ciliegio: al minimalismo del cavalletto si contrappone in maniera armoniosa l’intarsio delle gambe che si incastrano finemente con un gioco a coda di rondine nel piedistallo.

The-precius-Shaker-One-Drawer-Sewing-Stand-1940.-Cherry-pine-and-basswood.-Provenance-Dr.-Edward-Deming-Faith-Andrews-Richmond-MA
Some highlights exhibited by the John Keith Russell Gallery

La galleria Nilufar di Milano, è tornata al Design Miami/ per presentare due designer contemporanei che si occupano di digitale: Audrey Large e Khaled El Mays. che con la collezione Afterglow, cercano di definire lo spazio luminare tra il presente e il futuro, mettendo  in discussione il dialogo tra forma e tecnica in cui lee silhouette fluide dalle superfici iridescenti sembrano contemporaneamente digitali e fisiche.

Sofa by Nilufar Gallery, Milan

Fra le new entry di quest’anno c’è anche lo stand di alta gioielleria di Dolce e Gabbana che per Design Miami/ ha realizzato oltre ad una messa in scena di grande effetto, anche dei dei piccoli laboratori artigianali nei quali poter ammirare gli abili artigiani al lavoro nel processo di creazione artigianale italiana dei gioielli, che contraddistingue il marchio.

Italian high craftsmanship for Dolce and Gabbana Jewelry

(On the title, Come stai? A chair by Gaetano Pesce with Matthieu Blazy for Bottega Veneta)

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