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Pittrice veneziana Rococò Rosalba Carriera è stata un’artista italiana, conosciuta sia per i ritratti a pastello che per le miniature sulle tabacchiere, per le quali fu la prima ad utilizzare l’avorio anzichè la pergamena. Nata in una casa sul Canal Grand a Venezia, da una madre che di lavoro faceva la merlettaia, Rosalba impara molto presto la tecnica, la delicatezza e la maestria con la quale si lavora il merletto, lavoro questo che la facilitò nell’imparare la tecnica della miniatura su tabacchiere e poi ancora il ritratto a pastello. Attività alle quali si dedica quando l’interesse per il mercato del merletto era terminato.
La mano particolarmente raffinata nell’uso del pastello la rese apprezzata sia in Italia dove divenne “Membro Accademico di merito” dell’Accademia romana di San Luca, che in Francia, dove divenne membro della Académie Royale Français. Nella sua vita fu ammirata ed elogiata da diversi poeti che le dedicarono sonetti, fra questi Gaspare Gozzi che parla di lei come di : “nobile natura con la capacità di trasformare il male in bellezza”, e Pierre Jean Mariette che di lei disse: “…le immagini venivano dal cielo e i suoi colori hanno dato luce al mondo”. Rosalba eseguì differenti opere su commissione, che le hanno consentito di trasferirsi in Francia dove ha composto anche il ritratto del re Luigi XV e il famoso pittore rococò Jean-Antoine Watteau, e a Vienna, dove Carlo VI imperatore del Sacro Romano Impero divenne il suo benefattore e si impegnò completamente a sostenere il suo lavoro e il suo perfezionamento artistico.
Le opere in Austria costituiranno in seguito la base della grande collezione nella Galleria Alte Meister di Dresda. Nel lavoro delle sue opere hanno contribuito, come aiutanti, anche la madre e le sorelle, Giovanna in particolare, alla quale era molto legata e che quando morì la lasciò in uno stato di profonda depressione, resa ancora più difficile dalla completa perdita della vista dovuta probabilmente al lavoro certosino sulle miniature. Stanchi dello stile Rococò i sui clienti la abbandonarono a sé stessa perchè cercavano un neoclassicismo meno teatrale e più serio. Morì infatti senza le onoreficenze del tempo e in una piccola casetta a Dorsoduro, Venezia. Maestra della tecnica del “pennello asciutto”, in cui il lato piatto del gesso è sfiorato su un colore contrastante per suggerire materiale diafano (come si può vedere negli abiti delle donne), la tecnica di Rosalba Carriera è basata anche sull’ampia miscelazione del pastello, con il quale enfatizza le sottili tonalità superficiali, la morbidezza del tratto e dei contorni, la trama di pizzi e dei rasi (resa attraverso l’uso del gesso bianco su un disegno di tonalità più scura).
Fu indiscutibilmente un esempio per alcune artiste di cui tiene traccia la storia dell’arte, fra queste: Adélaïde Labille-Guiard e Élisabeth Vigée Le Brun. Tra i vari meriti dell’artista c’è quello di aver portato il Rococò prima in Francia e poi in Inghilterra e indubbiamente il merito più grande è quello di aver rivoluzionato il mondo del pastello legando il gesso colorato in bastoncini, il che ha consentito lo sviluppo di una gamma molto più ampia di colori preparati, ampliando la disponibilità e l’utilità del pastello che divenne un mezzo espressivo a sé stante, non più solo il mezzo preparatorio attraverso il quale realizzare sketch o disegni preparatori per la stesura ad olio. Fra le sue opere ci sono miniature, ritratti della nobiltà del tempo, ritratti di signore (che rappresentano l’allegoria delle stagioni) e tanti autoritratti.
L’opera selezionata, che ha ha contribuito alla collezione di autoritratti medicei alla Galleria degli Uffizi di Firenze, fa parte degli autoritratti nella quale compaiono lei e la sorella Giovanna. È considerato il suo autoritratto più noto anche per l’utilizzo che fa del pastello per ammorbidire il viso creando un ritratto immensamente lusinghiero, ma realistico, della modella: l’artista si allontana dall’idealizzazione di sé stessa com’era d’usanza all’epoca ma si rappresenta in maniera brusca e onesta con un naso più grande, labbra sottili e una fossetta profonda nel mento. Pur essendo stata completamente dimenticata all’inizio del 1900 Nel 2002, il Metropolitan Museum of Art di New York le ha reso onore acquistando un ritratto dI Gustavus Hamilton, Second Viscount Boyne, in Masquerade Costume (1730-1731) Da allora sono seguite molte mostre, il catalogo ragionato di Bernardina Sani, pubblicato nel 2007. Nel 2008 Christies ha stabilito un record d’asta con la vendita di un ritratto simile a quello del MET per la cifra di £ 421.250. Da allora, una nuova generazione di collezionisti ha riscoperto le sue visioni luminose.
From the title: “Autoritratto con in mano il ritratto di sua sorella Giovanna” di Rosalba Carriera, 1709. Pastello su carta Galleria degli Uffizi, Firenze.