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Risk, rischio è il tema della mostra degli studenti del Master of Fine Arts della FIU per l’anno 2019. Secondo la definizione canonica il rischio è la potenzialità che un’azione o un’attività scelta possa portare a una perdita o ad un evento indesiderabile, influenzandone il risultato. Non agire fa parte del rischio. Esporre le proprie opere fa parte del rischio. Lasciare che la gente osservi la soggettivizzazione dell’arte è un rischio grande che espone l’artista in prima persona. Ma senza rischio non c’è gioco, senza rischio non c’è domani e senza rischio non c’è la stessa soddisfazione nel compiere un’azione perchè il rischio e il timore che ne deriva dall’incertezza ne amplifica il godimento.
Sei sono stati i candidati che hanno esposto le loro opere al Patricia and Phillip Frost Art Museum, sabato 27 Aprile: Gianna Dibartolomeo, Samantha Lazarus, Paul Perdomo, Stephanie Hibbard, Karla Kantorovich e German Ruiz. Sei artisti che hanno realizzato le loro opere con medium differenti ma seguendo il concetto di correre il rischio.
Ad intonare il ritmo giusto con il quale osservare la mostra, le parole cadenzate del poeta, drammaturgo e scrittore tra i più importanti del XX secolo, l’anglo-americano Wystan Hugh Auden: “Salta prima di guardare”, che si conclude con “… Il nostro sogno di sicurezza deve scomparire.” (Alla fine dell’articolo la traduzione della poesia per esteso).
Artista nata e cresciuta a Miami, Gianna Dibartolomeo concepisce la grande opera d’arte in esposizione (Fragmented Flowers, Shine Bright, 2019) partendo dal concetto di rappresentazione della vita composta da tanti punti più o meno grandi, che identificano ciascuno un traguardo (la laurea, il matrimonio, la nascita di un figlio,ecc…) Tanti punti differenti per colore (le emozioni) e rappresentati in tasselli sospesi che corrono il rischio di svanire nel nulla con la precarietà del materiale su cui i punti, tutti collegati fra loro, poggiano (com’è precaria la vita).
Si ispirano ai pensieri di John Szarkowski le fotografie del nicaraguense German Ruiz (2016-2019): “Citare fuori dal contesto è l’essenza del mestiere del fotografo” (To quote out of context is the essence of the photographer’s craft) che puntano invece i riflettori sui visi della gente e sulla gestualità rituale della quotidianità mentre invece il venezuelano Paul Perdomo celebra lil rischio dell’umanità negli aspetti ordinari e straordinari che si manifestano in gruppi di persone delle quali riesce a cogliere l’essenza che combina con l’entusiatico background venezuelano. Le sue opere in esposizione sono la quintessenza dei Dolphins addicted.
Si srotolano in gigantesche opere figurative le immagini della giamaicana Samantha Lazarus (Joshua, Samantha e Brenda, 2019): opere a carboncino su carta che mettono in evidenza come con le espressioni del viso si corra il rischio di comunicare molto più di quanto si voglia dire o far credere.
Combina tessuto, fili, gesso e pigmenti, e se le opere di Anselm Kiefer esprimono il rischio con una valenza politica quelle di Karla Kantorovich le richiamano per utilizzo dei colori e dei materiali nei quali inserisce colori metallici in grado di amplificare il rischio, riflettendolo. Gioca invece sui toni del verde l’espressionismo astratto di Stephanie Hibbard secondo la quale “Non c’è percorso migliore da seguire se non il tuo” quale migliore definizione di rischio se non quella dell’andare incontro al proprio destino con l’insicurezza che il rischio offre?
Salta prima guardare, di Wystan Hugh Auden. (Tradotta in italiano)
Il senso del pericolo non scomparirà
Il modo è sicuramente sia corto che ripido
Comunque graduale sembra da qui
Guarda se ti piace, ma dovrai saltare.
Gli uomini dalla mente dura diventano molli nel sonno
E rompere i regolamenti che qualsiasi pazzo può tenere;
Non è la convenzione ma la paura
Questo ha la tendenza a scomparire.
Gli sforzi preoccupati del mucchio occupato,
La sporcizia, l’imprecisione e la birra
Produrre un paio di battute intelligenti ogni anno;
Ridi se puoi, ma dovrai saltare.
I vestiti che sono considerati giusti da indossare
Non sarà né ragionevole né economico,
Finché acconsentiamo a vivere come pecore
E non menzionare mai quelli che scompaiono.
Si può dire molto per il savoir-faire sociale,
Ma per gioire quando nessun altro è lì
È ancora più difficile di quanto pianga;
Nessuno sta guardando, ma devi saltare.
Una solitudine diecimila braccia di profondità
Sostiene il letto su cui giacciono, mio caro:
Anche se ti amo, dovrai saltare;
Il nostro sogno di sicurezza deve scomparire.
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