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Comincia oggi, con la giornata formativa pre-convention, Realism Live l’evento virtuale che quest’anno prenderà il posto dell’attesissimo FACE-Figurative Arts Convention and Expo, saltato a causa dell’epidemia da Covid-19.
Realism Live, come FACE del resto, nasce dalla voglia di Eric Rhoads -fondatore, editore e presidente di Fine Art Connoisseur Magazine- e Peter Trippi -caporedattore di Fine Art Connoisseur Magazine- di creare un evento in grado di riunire a sé artisti, collezionisti ed appassionati che possano condividere in maniera diretta e coinvolgente la passione per il realismo artistico. Ma se FACE è un evento votato per lo più all’arte figurativa, Realism Live contempla anche l’arte paesaggistica, la natura morta e l’arte floreale -per chi preferisce considerarla a sé stante rispetto allo still life.
Realism Live offre la possibilità di apprendere e affinare le tecniche artistiche entrando direttamente in contatto con i grandi maestri contemporanei. Fra gli artisti partecipanti di quest’anno ci saranno: Odd Nerdrum, Dean Mitchell, Kathy Anderson, Juliette Aristides, Stephen Bauman, Todd Casey, Tony Curanaj, Marc Dalessio, Rose Frantzen, Daniel Gerhartz, Daniel Graves, Cornelia Hernes, Victoria Herrera, Joshua la Rock, Jeff Legg, Kathie Odom, Graydon Parrish, William A. Schneider), Daniel Sprick, Conor Walton, Jesus Emmanuel Villareal, Gabriela Gonzalez Dellosso, Jennifer Balkan, Eric Koeppel, Alia El-Bermani, Erin Meads, Patricia Watwood e Gregg Mortenson.
Noi di Miami Niche saremo come al solito presenti e vi offriremo la possibilità di conoscere sia lo svolgersi degli eventi giorno per giorno sia di presentarvi, singolarmente, come già avevamo iniziato a fare nell’ottica di FACE 2020, poi declinata in Realism Live, gli artisti che vi prenderanno parte.
A differenza di FACE, Realism Live non prevede programmi in simultanea: il programma sarà univoco per ogni giornata e le opere d’arte realizzate dai vari artisti durante l’evento non saranno in vendita attraverso l’amministrazione di Realism Live ma si potrà contattare direttamente l’artista nel qual caso si fosse interessati all’acquisto. Sarà possibile acquistare sia il merchandising di Realism Live che il materiale artistico dagli sponsor dell’evento accedendo ai websites a disposizione presso i quali saranno disponibili, per i partecipanti all’evento, offerte speciali e sconti.
Le giornate saranno organizzate alternando dimostrazioni a sessioni critiche, panel di discussione, pittura dal vivo e momenti di convivialità con altri partecipanti all’evento con i quali sarà possibile scambiare opinioni, consigli e tips oltre che iniziare o approfondire una bella amicizia.
Ma entriamo nel vivo e prepariamoci ad affrontare la giornata di pre-convention. Ad aprire Realism Live ci sarà oggi una sorta di giornata appositamente studiata per chi si approccia all’arte per la prima volta. Durante le sessioni di oggi diversi artisti impartiranno le basi artistiche per i principianti, fra loro: Erin Meads che insegnerà le basi del disegno; Tony Curanaj le basi della pittura ad olio; William A.Schneider le basi della figura umana; Victoria Herrera le basi del ritratto; Jeff Legg le basi dello still life e Kathie Odom le basi della landscape.
Gli ideatori di Realism Live, Eric Rhoads e Peter Trippi, oltre a rassicurare i partecipanti circa il “raddoppio” delle abilità pittoriche a seguito della convention, promettendo il rimborso della spesa in caso di mancata soddisfazione, già dopo il primo giorno, suggeriscono poche regole da seguire per vivere a pieni polmoni l’esperienza di Realism Live fra queste non può mancare una regola riferibile -per chi come me ha partecipato alle varie edizioni di FACE- al rito di iniziazione mattutino di Eric Rhoads e alla sua energia, che si alterna in maniera complementare all’intellettualismo intimo e discorsivo di Peter Trippi: “se balliamo, balla con noi”. La regola numero uno lascia presagire che nonostante la convention sia virtuale ci sarà tanta energia positiva dalla quale poter attingere e con la quale poter scaricare i momenti meno felici dovuti alla frustrazione che l’epidemia ha portato.