Plein Air Live, 2023, la pittura in plein attraverso gli occhi di Carl Bretzke, Carla Bosch, Katherine Stats, Kathleen Hudson e Douglas Fryer.

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L’ultima giornata di convention rappresenta sempre un momento ambivalente per i partecipanti che, se da un lato sono eccitatati dall’idea di rivedere le sessioni dimostrative per poter mettere in pratica le informazioni ricevute, dall’altro suscita tristezza perchè l’ultimo giorno chiude il cerchio di questa nuova, straordinaria avventura artistica. 

Un problema questo ovviato da Streamline Publishing che ha organizzato con cadenza periodica, delle convention mirate non solo ai differenti medium artistici ma anche agli stili: il realismo e la pittura in plein air. 

I prossimi eventi in programma, presentati durante i giorni di convention, sono molteplici: il primo in ordine temporale è PACE, Plein Air Convention and Expo,  la “Woodstock” della pittura in plein air, che si svolgerà a Denver, CO, May 21-25, 2023 e che vedrà fra i protagonisti figure iconiche come:  Mark Shasha, Daniel Sprick and Albert Hanseel, per citarne qualcuno. Fra gli ospiti di PACE quest’anno ci sarà anche l’attrice Jane Seymour.

A seguire ci saranno: Pastel Live, che sarà online dal 17 al 19 agosto, 2023, e Realism Live dal 9 all’11 Novembre, 2023. A voi, pubblico, non rimane che digitare il link seguente e iscrivervi: https://streamlinepublishing.com/art/

PACE, Plein Air Convention and Expo, will be in Denver, Colorado, May 21-25, 2023.

Ad aprire le danze del terzo ed ultimo giorno della quarta edizione di Plein Air Live è stato Carl Bretzke: medico chirurgo che nel 2016 ha abbandonato la professione per dedicarsi alla pittura a tempo pieno. Essersi classificato, nel 2021, al primo posto del Plein Air Saloon competition non ha fatto che fortificare la sua scelta di vita.

Appassionato di paesaggi al chiaro di luna ha realizzato per la sessione dimostrativa una sessione in notturna con la quale ha rappresentato una spiaggia in Florida: un paesaggio a prima vista non particolarmente interessante con il quale ha invece saputo abilmente mettere in risalto tutte le peculiarità della pittura in notturna, a partire dall’importanza della luce artificiale con la quale visualizza la tavolozza. “È importante che la luce sia di temperatura variabile e che sia posizionata  frontalmente sul cavalletto”, ha dichiarato l’artista. 

Nel processo compositivo basato sull’uso di una palette prismatica,  Bretzke, con della turpentine e del colore viola, ha identificato i punti luce compositivi (realizzati con due tonalità di temperatura differenti di giallo e di blu, con il quale ha realizzato il verde) per poi procedere con il block in delle forme a partire dalla zone più scure nelle quali ha inserito gradualmente e con abili transizioni  di colore, il blu della notte. Bretzke ha utilizzato il King Blue che considera un buon colore per schiarire i colori freddi con una  transazione cromatica efficace e in grado di mettere in evidenza sia le differenze di “buio della notte” che il senso di profondità prospettica. 

Lo stile di Bretzke, così come la scelta dell soggetto, ricorda molto la pittura di  Van Gogh, anche per la concentricità delle pennellate. L’artista termina la sessione apponendo dettagli nelle ombre, rinfrescando gli scuri e ricavando i riflessi sulla carrozzeria che ottiene graffiando la tela con il fondo del pennello.

“Quando i valori tonali sono al loro posto non c’è motivo di preoccuparsi della riuscita dell’opera”, ha dichiarato l’artista che riesce a catturare lo scenario in maniera realistica e impressionistica allo stesso tempo lavorando con accuratezza nella narrazione della sua storia. 

Carl Bretzke’s final nocturne painting demonstration

L’artista Carla Bosch, originaria del South Africa ha realizzato in acrilico una scena al tramonto tratta da una prateria situata tra Georgetown and Liberty Hill. Il suo modo fresco ed innovativo di sviluppare la composizione, con pennellate che ricordano sia lo stile impressionista che quello espressionista, ha sicuramente risentito del suo trascorso nell’ambiente del design. 

Nella realizzazione del disegno, dal quale ha iniziato con un warm underpainting realizzato con del bianco e del Mars Orange steso in uno strato sottile, ha costruito un disegno di massima che ha tenuto conto della prospettiva anche in relazione della proiezioni della luce solare.

Per la definizione del disegno ha utilizzato del vine charcoal: uno strumento utile perchè facilmente rimovibile nel caso si facessero errori compositivi. Utilizzando un colore non particolarmente diluito ha realizzato in seguito il block in delle forme partendo dalle zone più scure per poi addentrarsi con pennellate diverse : piatte, corte e variegate nelle zone più scure; lunghe e più omogenee nelle zone più chiare della composizione. 

Il suo grado di confidenza nel rappresentare la scena le ha consentito di utilizzare importanti contrasti di colore con i quali ha enfatizzato il volume degli elementi. 

Durante la demo, l’artista ha mostrato di giocare molto con il colore perchè quel che conta per lei non è trovare il colore corrispondente al vero, quanto piuttosto creare impressioni che possano comunicare in maniera diretta con l’osservatore. 

Secondo Bosch, quel che importa maggiormente nella pittura in plein air, è: ”avere un approccio confidenziale e procedere senza paura perchè eventuali errori si possono correggere in ogni momento del processo compositivo”. 

Il risultato finale è stata una tavolozza sorprendentemente variegata della scena interpretata nella quale emerge il suo stile inconfondibile.  

Carla Bosch’s compositional design
Carla Bosch’s final work painting

La sessione pomeridiana ha lasciato spazio alla sessione critica, realizzata per l’occasione dall’artista Kathryn Stats. Oltre ad essere una stimata artista, Stats è anche un apprezzata insegnante e mentore e per la sessione critica ha appositamente scelto opere di livelli differenti,  in modo da mettere in evidenza le problematiche comuni. Un compito che è risultato più semplice in presenza della immagine di riferimento che gli artisti, che hanno realizzato i lavori  selezionati, hanno inviato alla docente. Avendo sotto occhio la scena iniziale è stato molto più semplice per la Stats mettere in evidenza i punti di forza e i punti deboli delle composizioni finali sottoposte a critica. La Stats ha sottolineato come la sessione critica deve essere considerata a tutti gli effetti una parte del processo compositivo e pertanto ha invitato i partecipanti a sottoporre le proprie opere ad occhi più esperti, capaci di riconoscere nell’immediato nella composizione, quel che funziona e quel che non funziona.

One of the works analyzed by Katherine Stats in the daily critique session
The photographic reference of the second one

L’artista Kathleen Hudson, che a breve diventerà di nuovo mamma sarà e che sarà fra i protagonisti di PACE 2023,  ha rappresentato una parete rocciosa del Garden of the Gods in Colorado Springs CO: un luogo incantevole che sarà fra i protagonisti di PACE 2023. 

Nella sessione dimostrativa ha mostrato come a partire da studi compositivi realizzati in plein air, ha realizzato in seguito variazioni compositive nel chiuso del suo studio variando scelte scelte compositive e stilistiche che però non prescindono mai dal riferimento agli studi realizzati esterna. La parola chiave del suo processo composito è “varietà: variare continuamente gli elementi della composizione aiuta infatti a creare l’atmosfera e il movimento, estrapolando tutta  la drammaticità della scena.

Il processo compositivo dalla Hudson è il medesimo sua in plein air che in studio ed è basato su un warm underpainting realizzato con del rosso neutro sul quale, stende le grandi forme che diversifica solo in un secondo momento con variazioni cromatiche e pennellate mirate capaci di creare movimento.Hudson spende solitamente molto tempo nella realizzazione della palette cromatica che realizza anticipatamente confrontando i colori con quelli degli studi realizzati in outdoor , dei quali ha però aumentato la saturazione del colore. “Uso gli stessi colori fuori e dentro casa, questo mi  aiuta in termini di coerenza in questo modo so cosa scegliere perché a volte la luce ambientale del cielo esterno può cambiare il modo in cui percepisco i colori” ha dichiarato l’artista che  ha più volte sottolineato l’importanza della pressione della mano nella stesura delle pennellate poiché: “Dalla pressione della mano dipende la forza del vostro segno”, ha dichiarato l’artista. 

L’opera finale è uno spaccato sopraffino di una scena in cui il fascino imperativo del cielo del Colorado -di una bellezza insolente- è reso in maniera poetica creando un forte contrasto con  le rocce frastagliate che ha creato come fossero una scultura.  

Infine, a chi le ha chiesto un consiglio su come ottimizzare, nella pittura in plein air, il desiderio di creare il miglior dipinto possibile in un lasso di tempo limitato, l’artista ha risposto: “ Soprattutto per gli eventi plein air, la gestione del tempo è sicuramente la sfida più grande per cui cerco di assicurarmi di scegliere un dipinto di dimensioni tali da poterlo finire entro il tempo che posso dedicare a un’opera”.  for plein air events, the time management part is definitely the biggest challenge. I try to make sure I pick a painting size I can finish within the time I can allot to a piece,” said the artist.

A frame from Kathleen Hudson’s final work demonstration

 L’ultimo artista della giornata è stato Douglas Fryer: una sorpresa per tutti i partecipanti  per via dell’approccio assolutamente differente e astratto con il quale ha lavorato su un vecchio pannello dipinto anni prima: “some of my favorite paintings were done on top of old abandoned work” ha dichiarato Fryer che ha aggiunto:” trovo che la maggior parte delle volte le opere migliori riescano dagli errori o dalle scelte assolutamente inaspettate che l’artista si trova a compiere”.  Oltre alla realizzazione di un paesaggio innevato a Spring City, Utah, l’artista ha dispensato consigli e suggerimenti degni di nota. Grande sostenitore della pittura con strumenti alternativi che ritiene più importanti del classico pennello per questo genere di pittura, ha usato per la maggior parte del tempo una palette knife da muratore, con la quale ha steso differenti strati di colore. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che l’artista considera l’arte come il  risultato dell’organizzazione degli elementi che sono finalizzati allo scopo di stimolare i sensi, le emozioni e i pensieri, sia dell’artista che esegue l’opera che dell’occhio dell’osservatore che viene condotto attraverso la resa compositiva verso il soggetto del dipinto cui tutto tende. Definire il soggetto compositivo è fondamentale per Fryer poiché sostiene che tutte le scelte successive sono volte raggiungimento della messa a fuoco del soggetto. Un altro elemento particolare nella dimostrazione è stato l’utilizzo e la spiegazione del perchè preferisce usare una tipologia di pannelli in legno che rispettano una precisa ratio basata sulla figura del rettangolo. Una logica evidente fin dalla divisione iniziale delle sezioni sul pannello pre-esistente e che nel caso della sessione dimostrativa ha realizzato su un pannello rettangolare con ratio di 2:1.

Dalla ratio compositiva iniziale l’artista, dalle riflessioni profonde e intense, è passato alla stesura di molteplici strati di colore dal quale ha fatto emergere magicamente un paesaggio dettagliato al punto tale da lasciare alle impressioni dell’osservatore il punto narrativo. 

Oltre ad essere un grande artista Fryer è anche un profondo pensatore e fra le varie chicche dispensate durante la dimostrazione ha concluso dicendo che: “”Ci sono cose bellissime che accadono quando non si conosce bene la fine dall’inizio. La ricerca è fondamentale così come  l’applicazione dei principi lungo il percorso, che rappresentano dei grandi passaggi astratti che danno vita all’opera.”

Douglas Fryer’s starting point

Tra i vari sponsor della giornata LPAPA Laguna Plain Air Painters Association, ha presentato le offerte didattiche con le quali, attraverso una nutrita comunità di artisti, porta avanti le tradizioni della pittura impressionista made in Laguna Beach, CA. L’attenzione della LPAPA è rivolta in particolare all’aspetto didattico rivolto sia ai bambini che agli adolescenti per i quali ha strutturato progetti educativi che permettono di familiarizzare sia con la rappresentazione plein air che con lo studio dei grandi personaggi del passato che hanno reso la LPAPA una delle società dedicate al plein air più apprezzate del panorama americano. Chiunque può iscriversi alla LPAPA e diventare socio per usufruire dei numerosi vantaggi che l’associazione offre ai suoi membri. È possibile trovare tutte le informazioni digitando il seguente link:  https://lpapa.org

LPAPA- Laguna Plain Air Painters Association, Platinum Sponsors of Plein Air Live, 2023

Anche la quarta edizione di Plein Air Live è giunta a termine fra ‘entusiasmo dei partecipanti e la voglia di mettere in pratica le nozioni acquisite. Miami Niche vi aspetta, con la straordinaria equipe Streamline Publishing, a Denver, in Colorado per la decima edizione di PACE, Plein Air Convention and Expo. 

A frame from Jedadiah Dore’s demo for BLICK Art Materials 2
Julie Snyder from Workshops in France
One of the stock images of Joe Miller, founder of Cheap Joe’s Art Stuff
The one and only Joe Miller, founder of Cheap Joe’s
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