This post is also available in:
Una grande serata quella organizzata dal MIFA – Miami International Center for the Arts- di Miami per celebrare l’apertura della mostra: Pennellate ritmiche, il movimento artistico figurativo in Florida, in esposizione fino al 25 gennaio 2020.
L’esposizione del MIFA, è la celebrazione del realismo contemporaneo in tutte le sue forme artistiche dal ritratto allo still-life, dalla natura morta al paesaggio, dalla scultura alla ceramica fino a arrivare alla fotografia, che mettono in evidenza una molteplicità di tecniche artistiche applicate: carboncino, grafite, olio su tela, acquarello, pastelli, silverpoint e tecniche miste.
Numerosi sono stati gli artisti, quasi tutti di Miami, che hanno partecipato sia con le loro opere che con la loro presenza alla serata di inaugurazione con taglio del nastro ad opera della Presidente e Direttrice della Galleria, Teresa Jessurum Uribe.
Questo è senza ombra di dubbio un buon segno in considerazione del fatto che Miami è il punto nevralgico di connessione delle Americhe e, nonostante l’arrivo dell’imminente Art Basel e tutte le fiere satellite connesse che gravano più attorno al business che alla modalità di fare arte, la città dimostra ancora una certa sensibilità alle forme artistiche per antonomasia oggi sovvertite per ritagliarsi uno spazio di originalità.
L’esibizione ha messo in evidenza le opere realizzate da diversi artisti uniti nell’intento di rappresentare la realtà ma in modo differente perché differente è il vissuto e il punto di vista di ciascuno. Fra le pareti dell’edificio recentemente aperto ecco quindi esplodere le tele colorate di Tere Jessurum Uribe (Teresa Uribe) che è in grado con il suo colore di trasmettere tutto il folklore caraibico allo spettatore, così come riesce con la stessa intensità a rappresentare nella variazione cromatica del carboncino il sublime quadretto di una bambina che sorregge il fratellino (Big Sister). Le immagini realistiche diventano espressione del mito nelle opere di Milixa Moron (Yara, 2012, Oil on linen, 39.4″ x 27.5”) mentre Elkin Cañas, rappresenta la bellezza femminile sia nella sua quotidianità (Feng Shui Girl 2) che nell’aurea vitale del colore rosso (The Prayer The Answer). Sembrano odorare le rose nelle nature morte di Diane Reeves (Dancing in the Light) e risultano invece assopite in una sorta di spazio immortale le pitture still life di Salvador Zárate (That Paintings Trash). I lavori di Jesus Villareal (Sleep) sembrano dei non finiti mentre abbracciano l’onirico le opere di Sonia Hidalgo (Hasmodai, Spirit of the Moon).
Lo still life sa essere tagliente nell’olio su tela di Carlos Martinez Leon (Hojas en un Florero) nello stesso modo in cui Eduardo Angel taglia con chiaroscuri netti la sua ritrattistica (Profile Study of E.V.). I pastelli colorati di Luis Gil (Estimulos de la Sociedad) lasciano lo spazio alle composizioni sociali, vere (La Etad Dorada) o presunte (Octavio Paz y el Laberinto de mi Soledad) di Dario Ortiz.
Epifanio Serna propone grandi acquerelli paesaggistici (Elementi: Acqua, parte della serie realizzata ai Vizcaya Garden) mentre l’opera in scultura di Brett Harvey assorta nei suoi pensieri (Together) assiste al vociferare della gente. Fanno capolino dal muro le fotografie di Orlando Adriani che riesce a cogliere in maniera iper realistica la persona umana dietro l’immagine dell’homeless (Lost) o il clima nel gioco tra anziane signore (Shuffle Board).
Questi ed altri gli artisti in esposizione tra i quali c’è anche Adriano Rios, che ha presentato opere in ceramica (The Fear) e sculture (Latinoafricana).
Brett Harvey sarà parte del corpo docenti del MIFA a partire da gennaio, mese nel quale comincerà ad insegnare scultura.
Il MIFA nasce con lo scopo di ridare vitalità al realismo artistico attraverso una miscela dei metodi utilizzati nelle famose accademie classico-realiste del XIX secolo e impartite al MIFA da insegnanti che hanno studiato fra le varie scuole anche nella prestigiosa Angel Academy of Art del Maestro Michael John Angel, a Firenze, Italia, e che condividono di conseguenza una connessione chiara in termini di perseguimento e raggiungimento degli obbiettivi.
Elementi salienti dell’accademia sono l’insegnamento, la programmazione di esposizioni artistiche e la collaborazione culturale anche con enti e artisti locali.
Il MIFA nasce fisicamente sulla scia della scuola d’arte che Milixa Moron e il marito Elkin Cañas, hanno fondato nel 2013: lo studio artistico Chiaroscuro, a Doral. L’upgrade nel nuovo building (al 5900 NW 17th Ave, Miami) è arrivato in seguito alla necessità di allargare gli spazi oltre alla realizzazione del sogno di creare un complesso artistico che possa riunire sotto la stessa ala le discipline della pittura, della scultura, cui seguiranno la musica, la ceramica e la fotografia.
Il MIFA, è riconosciuto con un numero di accreditamento univoco dall’ARC -Art Renewal Center-, l’ente mondiale dedito alla rinascita e alla conservazione della arte rappresentativa che accredita gli istituti in grado di sottostare agli elevati standard richiesti dai curriculum di insegnamento previsti dal regolamento.
Attualmente il Miami International Fine Arts offre differenti tipologie di insegnamento fra le quali il corso tradizionale di 5 giorni settimanali, e l’half-time, di due giorni settimanali, che si differenziano per frequenza e prolungamento negli anni nel raggiungimento del medesimo risultato.
Inoltre sulla base delle necessità lavorative del XXI secolo l’accademia ha inserito corsi di studio conciliabili con l’attività lavorative che si tengono per la durata di un giorno, il sabato o negli orari serali.
Oltre alla frequenza accademica è possibile frequentare corsi di durata temporanea specifici e organizzati periodicamente. Per favorire la divulgazione e la condivisione della cultura inoltre il MIFA offre corsi di storia dell’arte gratuiti e aperti al pubblico, con cadenza mensile e tenuti dall’autorevole Elkin Cañas.
IL MIFA rappresenta una grande possibilità nel variegato paesaggio artistico di Miami la sua ottica è affine a quella del FACE -Fine Arts Convention and Expo- di cui Milixa Moron è stata protagonista lo scorso anno al Biltmore Hotel di Coral Gables e il cui scopo è quello di sintetizzare l’arte contemporanea e il realismo in una sorta di Realismo Contemporaneo.
L’esposizione Pennellate ritmiche: il movimento artistico figurativo in Florida (sarà un’opzione in più assolutamente da non perdere per chi si troverà a vivere la caotica Miami Art Week, perchè come sostengono i membri fondatori, citando Camille Paglia -insegnante di arte alla University of the Arts di Philadelphia e scrittrice- “L’unica strada per la libertà è l’educazione all’arte. L’arte non è un lusso per nessuna civiltà avanzata; è una necessità, senza la quale l’intelligenza creativa appassirà e morirà.“ Arte che necessita però di promuovere un ritorno alla disciplina con metodi tradizionali e collaudati nel tempo, che possano fornire una solida base nel disegno e nella pittura, arte che, come dice Lauren Amalia Redding, nella locandina che apre la mostra: “Sappia mescolare secoli di eleganza applicata con voci multiculturali contemporanee.”
(On the title: The Prayer The Answer by Elkin Cañas. Oil on Linen. 54″ x 40”)
.