This post is also available in:
Un ritorno a distanza di anni quello dell’architetto Christine Binswanger al Peréz Art Museum di Miami, in occasione della Scholl Lecture Series per celebrare i 35 anni di fondazione dell’istituzione.
Christine Binswanger dal 2009 è senior partner dello studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron, ed ha curato la progettazione e realizzazione dell’attuale sede del PAMM, presentata nel 2013. Lo studio di architettura è stato fondato nel 1978 da Jacques Herzog e Pierre de Meuron, ed è stato vincitore di numerosi premi tra i quali il Pritzker Architecture Prize (USA) nel 2001, la Royal Gold Medal RIBA (Regno Unito) e il Praemium Imperiale (Giappone), entrambe ricevuti nel 2007. L’avventura di Christine Binswanger con Herzog & de Meuron è cominciata invece nel 1991, pochi anni dopo è diventata prima partner e in seguito senior partner dello studio.
L’istituzione artistica nasce storicamente nel 1984 come partnership tra il Metropolitan Dade County Government e il Center for the Fine Arts Association Inc. ( società privata 501 c). Nel 1994 la dirigenza della CFA ha trasformato il dipartimento della contea da spazio esclusivo per mostre temporanee, a istituzione privata dotata di una collezione permanente dedicata all’arte internazionale del XX e del XXI secolo. Il PAMM, più di qualunque altro museo di Miami riflette il massiccio cambiamento demografico e culturale che ha avuto luogo negli ultimi decenni e che vede Miami nella posizione geografica fondamentale all’incrocio delle Americhe. In seguito all’applicazione del programma Building Better Communities, la città di Miami ha in seguito ottenuto la terra ed i finanziamenti necessari per la realizzazione del Museum Park: un grande parco pubblico con musei di arte e scienza, mentre la contea di Miami-Dade ha fornito i fondi di capitale. Al MAM ha commissionato l’opera allo studio di architettura Herzog & de Meuron.
Nel 2013 il museo si è ufficialmente trasferito nell’attuale struttura di 200.000 piedi quadrati che si affaccia su Biscayne Bay, nel punto di snodo tra Downtown Miami e il MacArthur Cswy, che collega la terraferma a Miami Beach. Il museo è stato ufficialmente battezzato Jorge Peréz dal nome del principale benefattore che ha devoluto un ingente somma di denaro (40 milioni di dollari) oltre alle opere d’arte della sua collezione privata.
Emozionata e sorridente Christine Binswanger racconta di come l’idea del PAMM sia nata con la precisa intenzione di non creare l’ennesimo cubo bianco, anonimo, nel paesaggio di Miami, quanto piuttosto di realizzare un edificio sostenibile e all’avanguardia che potesse esprimere al meglio il ruolo del museo come forum educativo e civico, nel rispetto dell’arte, della comunità e della natura.
Un progetto di non facile realizzazione vista la complessità del sito adibito, in totale abbandono, e le condizioni climatiche della Florida, che se da un lato consentono una vegetazione lussureggiante dall’altro implicano la lunga stagione degli uragani (sei mesi), con sole caldo e temperature elevate.
In perfetta coerenza con i lavori precedenti ed in perfetta sintonia con la natura del luogo, il progetto di Herzog and De Meuron ha focalizzato l’importanza delle circostanze ambientali, sollevando, letteralmente, da terra la struttura con dei pali, in modo da portare l’edificio al di sopra del livello delle mareggiate. Gli stessi pali che sostengono la piattaforma diventano colonne portanti di un grande baldacchino ombreggiato, che altro non è che il continuum del tetto, piatto, che copre l’intero sito ricreando uno spazio pubblico simile a una veranda che accoglie i visitatori del museo e del parco riparandoli dal sole.
L’edificio, che si trova in una posizione privilegiata, offre una grande visuale su tutti i lati del museo con ampie vetrate che consentono di collegare lo spazio interno a quello esterno. Il sistema delle vetrate è stato studiato in modo tale da ridurre al minimo il consumo energetico per il raffreddamento e l’impatto del sole sulle superfici, mediante incassatura delle vetrate sotto le travi in cemento e le assi di legno.
Il sistema di vetrate del PAMM è attualmente il più grande sistema di vetrate anti-uragano di Miami.
Dall’interno, oltre alla grande lobby dalla quale si sviluppa lo shop e il bistro (con accesso indipendente) lo spazio è ripartito su quattro diversi tipi di gallerie disposte in modo non lineare e circolare su entrambe i piani del museo (al terzo piano si trovano le strutture per l’istruzione e la ricerca). La galleria Narrativa, funge da tessuto connettivo con le altre, esponendo pezzi della collezione del museo, mentre la Focus e la Anchor mostrano un artista individuale, un tema, una collezione specifica o un’opera commissionata. Le Special Exhibitions fungono da ampie sale espositive progettate per ospitare mostre d’arte contemporanee ed esibizioni speciali suddivise con muri temporanei. A fungere da collegamento fra i due piani espositivi, una grande scalinata nel cuore dell’edificio che funge da auditorium. Normalmente considerato uno spazio a se stante (il più delle volte incassato nel basamento), l’auditorium del PAMM entra in dialogo diretto con il pubblico: è infatti, grazie all’impiego di tende insonorizzate, sia uno spazio per eventi speciali (conferenze o discussion panel), che uno spazio proiettivo nel quale è possibile anche solo sostare, totalmente visibile al pubblico.
Lo spazio esterno, accessibile da ogni lato, è totalmente inserito nel contesto ed è strutturato in maniera tale per cui la vegetazione inghiottisce letteralmente la struttura in vetro, legno e cemento con piante tropicali selezionate per la loro stessa resistenza alle condizioni locali. Al di sotto del museo il parcheggio, esposto alla luce e all’aria aperta, rimane sul retro rispetto alla grande scalinata che si affaccia su Biscayne Bay e che collega il parco circostante con accesso diretto al bistro e allo shop del museo.
Un vero e proprio gioiello nella città che svincola il concetto di collezione privata, rendendolo accessibile a alla comunità, perfettamente inserito nella natura e che risente dell’ influsso multiculturale della comunità, nato con con il concetto che vede arte ed idee come potenti mezzi per arricchire la vita delle persone.