Miami Art Week: SCOPE, Miami Art Beat e Wolfsonian-FIU serata VIP e presentazione.

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La giornata sulle spiagge e sotto al sole di Miami Beach comincia con lo SCOPE. 

SCOPE è un’istituzione nell’ambiente artistico americano: vanta ben 75 fiere spalmate anni di attività e realizzate fra Miami, New York e Basilea. Nella 20th edizione a Miami Beach la fiera ha contato 140 gallerie provenienti da tutto il mondo con vendite cumulative che superano il miliardo di dollari e la presenza di 1,2 milioni di visitatori.

Questi grandi numeri sono dovuti al fatto che SCOPE possiede una straordinaria capacità di prevedere le nuove tendenze visive, fattore questo che la rendono una vera e propria vetrina artistica per l’arte contemporanea emergente oltre che per la programmazione creativa multidisciplinare. 

Ink on Skin by Ellena Monzo, 2021. Mixed media on canvas, 120×80 cm. (The Contemporary Art Modern Project)-SCOPE

Onorando la sua missione di voler fornire una piattaforma esperienziale per la scoperta digitale, l’edizione del 2021 ha visto la realizzazione di “Immersive Miami Beach”: l’evento tematico ad invito, in persona ed online, che ha presentato ai collezionisti l’opportunità unica di esplorare e acquistare opere d’arte da trentacinque espositori a distanza in uno spazio digitale e interattivo. La prima parte del l’evento -suddiviso in due sezioni- è stato un grande successo e ha accolto oltre 19.100 visitatori da 72 paesi e 987 città. Tra i protagonisti della Immersive Miami Beach c’è (la) The Contemporary Art Modern Project fondata da Melanie Prapopoulos, già ideatrice  del The CAMP Gallery che ha sede sia a North Miami che a Westport, Connecticut. 

Mister E and his Rain Technicolor 100s at SCOPE Miami Beach

Per l’evento la Prapopoulos ha presentato le opere dell’italiana Elena Monzo. Quella di Melanie  Prapopoulos per gli artisti italiani è una vera e propria passione, che aveva reso protagonista, nell’edizione 2019, l’artista Stefano Ogliari Badessi. A proposito dell’artista la Prapopoulos afferma: “Quello che mi piace di più dell’arte di Elena Monzo è la bellezza di ogni pezzo, la sessualità cruda tutta accoppiata in un giocoso linguaggio carnevalesco”. Le opere della Monzo, nella quale prevalgono le figure femminili, sono una rappresentazione della società effimera con la sua inadeguatezza nel conformarsi agli standard della cultura di massa, l’attenzione maniacale ai dettagli. L’obiettivo dell’artista è quello di sottolineare la decadenza della società totalmente fissata su regole estetiche.

Alain Georges -aka  Mindgasum and Krayzie Bone for Miami Art Beat

Per quest’anno, vista l’evoluzione delle interazioni sociali a seguito della pandemia da COVID-19,  lo SCOPE ha avuto come Official Crypto Sponsor, Abra: la piattaforma ufficiale di criptovaluta che punta ad un avere uno spazio semplice ed onesta per consentire a milioni di possessori di criptovalute di massimizzare il potenziale dei loro beni cripto. Ospite per Abra è stato Mister E con la sua opera “Rain Technicolor 100s”. Conosciuto in tutto il mondo per l’iconica iconica interpretazione colorata della banconota da 100 dollari USA, “Benny Jr.” e la frase “Money Isn’t Real”, l’artista ha creato una installazione immersiva che combina il mondo fisico e digitale, permettendo ai visitatori di camminare fisicamente in un NFT.  

5xWP tapestry design by Bas van Beek, 2021. Commissioned by The Wolfsonian–FIU, Miami Beach FL

L’edizione 2021 della Miami Art Week ha puntato i riflettori sulla scena afroamericana e sulla diaspora africana in generale, ma fra le fiere presenti Art Beat Miami ha accolto l’acclamazione del pubblico. Giunta alla sua ottava edizione Art Beat Miami è la fiera d’arte satellite presentata in congiunzione dal Little Haiti Optimist Club e dal Welcome to Little Haiti, che mette in mostra artisti emergenti e rinomati provenienti da Haiti e da tutto il mondo. Fra gli artisti partecipanti, Alain Georges -aka  Mindgasum- che durante la Miami Art Week ha venduto un suo dipinto a Krayzie Bone, rapper, produttore e imprenditore.” Sono grato a tuitti coloro che non si sono scordati di me e che ancora credono in me,“ ha dichiarato Alain Georges.

Aereal Vision at The Wolfsonian-FIU

La giornata non poteva concludersi in maniera migliore con il party esclusivo dell’iconico Wolfsonian-FIU. Per l’occasione il museo ha presentato la mostra “Aereal Vision”, che celebra le invenzioni del XX secolo: aerei e grattacieli, un tempo considerate l’incarnazione della realizzazione umana e che seppur accolte con timore, hanno dato il via a un’era di notevole creatività e a nuove modalità di visione del mondo.  

Per gli appassionati di motori e di storia era in mostra fra le sale del museo la “Lamborghini Countach”. La macchina leggendaria che con i suoi cinquanta anni di storia ha semplicemente ammaliato il pubblico di appassionati e curiosi, inserendo peraltro il  tema, più che mai attuale, della sostenibilità. 

Lamborghini Countach at The Wolfsonian-FIU

I riflettori sono stati puntati tuttavia sull’inaugurazione della mostra Shameless in collaborazione con il Dr.David & Linda Frankel che hanno invitato l’artista e designer olandese, Bas van Beek, al suo debutto sulla scena floridita. L’artista, noto per il suo dinamico riadattamento del design storico e per il suo approccio che esplora le relazioni tra il “vecchio” e “nuovo”, trasformando artefatti ammirati e familiari in opere fresche e contemporanee, ha realizzato un insieme di pattern colorati che ha saputo coniugare con la ricchezza e la varietà del materiale esistente. ”Esattamente in linea con i miei interessi, il Wolfsonian ha una vasta collezione ed è una delle rare istituzioni che sceglie di raccogliere e preservare opere di valore culturale spesso trascurato. È stato eccitante trovare così tante opere nel loro patrimonio che si sentono tanto contemporanee quanto moderne, come nei disegni di Wilhelm Poetter che sono diventati materia prima per il mio nuovo lavoro di arazzo specifico della Wolfsonian, che evoca l’effetto di un glitch del computer” ha dichiarato l’artista al quale ha fatto seguito Silvia Barisone, curatrice capo del Wolfsonian, dicendo: “È spudorato nel suo approccio provocatorio che va oltre il tempo, il genere e i confini geografici. Non nasconde mai la sua fonte di ispirazione, al contrario, diventa parte della sua creazione”. Fra i vari lavori proposti dall’artista-designer ci sono: “5xWP” un arazzo commissionato dalla Wolfsonian sulla base dei modelli tessili modernisti di Wilhelm Poetter e progettato da tessuto da Odabashian di Miami, e una teiera stampata in 3D, sulla base di un disegno di Mathieu Lauweriks del 1907. 

(on the title: The Art Basel VIP soirée and presentation at The Wolfsonian-FIU)

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