L’installazione teatrale di Stellar Work alla Galleria Teatro Manzoni per la Milan Design Week.

This post is also available in: en

Il Design Miami sta a Miami come la Milano Design Week, sta a Milano. In verità proprio il Salone del Mobile, comprensivo di Salone del Mobile e tutto l’insieme di mostre, aperture speciali, dj set, cocktail party e installazioni site specific che compongono l’evento Fuorisalone, sono stati fonte d’ispirazione per Craig Robins, ideatore dell’evento con sede americana diventata nel tempo importante polo attrattivo nella prima settimana di dicembre, durante la Miami Art Week.

 

Quest’anno in occasione della settimana del design meneghino, dall’8 al 14 Aprile, il brand asiatico Stellar Work, espone in una sala d’eccezione, la Galleria Teatro Manzoni, adiacente all’omonimo teatro tra i più prestigiosi di Milano. Nel mezzo del Quadrilatero della Moda la Galleria Manzoni è stata costruita alla fine degli anni ’40 da Alziro Bergonzo e grazie al restauro avvenuto nei recenti anni la Galleria è tornata ad essere un tesoro urbano nel cuore della città lombarda, che ben si presta agli eventi artistici e di design come l’installazione The Montage, del brand giapponese Stellar Work. L’installazione che condivide il foyer d’ingresso con lo spazio Behind the scene di Agapecasa espone pezzi ideati dai direttori creativi del marchio Neri & Hu con i collaboratori di vecchia data: Space Copenhagen, OEO Studio, Yabu Pushelberg, Jens Risom e Vilhelm Wohler, e la new entry,  l’australiano Tom Fereday.

Il progetto di Stellar Work, ispirato all’adiacente Teatro Manzoni parte dal concetto di teatro come luogo espositivo dove vedere ed essere visti, un luogo in cui la figura del performer si combina a quella dello spettatore con abile maestria mescolando elementi architettonici ai complementi di arredo di Stellar Work. L’installazione si compone di un collage di teatri disposti in un percorso sequenziale lungo la Galleria, ciascuno dei quali  prevede un proprio arrangiamento e una propria palette di colori che virano gradualmente fungendo da palcoscenico, che, oltre ad esporre le collezioni, mettono sotto i riflettori i visitatori, con aperture incorniciate che offrono più punti di vista consentendo  scorci anche dall’esterno.

Ispirata al concetto di semplicità ed eliminazione del disordine, sulla base di uno dei sette principi che governano l’estetica del vivere giapponese il Kanso, le linee di Neri e Hu sono composte da elementi semplici e puri. Di indubbio impatto il divano della serie Discipline: un ripiano rigido in legno sormontato da cuscini morbidi, combinabile e coordinato al tavolo, agli sgabelli e alle sedie, strutturate dalla base in marmo in contrasto con il piano in ottone. Niente come un armadio in stile arte povera rivisitato e combinato con la praticità di una struttura tubolare su rotelle (Cabinet of Curiosity) può dare personalità ad una stanza, soprattutto se al posto del tradizionale letto minimal color ebano c’è Down, ossia la versione moderna del classico letto con testiera, dove l’imbottitura è sospesa all’interno  della struttura in legno di noce.

 

Fra i pezzi in esposizione, in collaborazione con Tom Fereday la collezione Crawford: un inno alla sensibilità asiatica che punta nella ricerca dell’essenziale data dalla forma, e dalla ricercatezza nel gusto per i materiali naturali, le finiture tattili ed i dettagli sottili. La collezione comprende un divano, un letto, dei tavoli e una sedia da pranzo.

Space Copenhagen ha creato per Stellar Work la collezione di sgabelli e panchine,The Freja, che combina il fascino visivo delle sculture scandinave al design giapponese, due collezioni di lampade da utilizzare sia come elemento architettonico che come illuminazione d’accento: la lampada Haro, che letteralmente significa aureola ed è composta da un opale di vetro galleggiante con finiture in metallo verniciato a polvere opaca; e la lampada a sospensione conica Yama, la cui forma rimanda al significato della parola, montagna. La combinazione di elementi moderni che richiamano le linee vintage del Mid Modern Century è alla base dei progetti di Jens Risom che propone l’omonima collezione composta di poltrona una scultorea, una libreria, un tavolino e una scrivania, mentre completa la serie Louisiana ispirata ai progetti per il Museo della Louisiana in Danimarca, lo sgabello ed il tavolo a tre gambe di Vilhelm Wohlert. 

L’idea di armonia e di equilibrio, fondamentale nella cultura orientale sono nel design del SW Daybed e nelle luci a pendente Lucent di OEA, così pure nelle sedie e nel tavolo Taylor di Yabu Pushelberg: strutture camaleontiche che ben si sposano sia per gli interni sofisticati che per quelli minimal. Fa parte della Exchange Collection la sedia a dondolo Rocking Change dal design Windsor tradizionale rivisitata con i mandrini in acciaio all’interno di una struttura in legno, progettata da Crème.

La raffinatezza estetica e il potere di trasmettere vibrazioni positive e serenità all’ambiente, rendono l’estetica giapponese una fra le linee di design più apprezzate ai nostri tempi e questi aspetti, combinati all’utilizzo di materiali caratterizzanti che richiamano la natura, per composizione o forma, rendono Stellar Work leader mondiale nel design asiatico reinterpretato per un pubblico internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *