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La seconda edizione di Pastel Live, l’evento esclusivo interamente dedicato all’arte del pastello, è tornato come di consueto per la giornata formativa pre-evento.
Il goal della giornata è quello di insegnare le basi di una tecnica artistica, in questo caso il pastello, ma l’esperienza in realtà. si rivela sempre molto più edificante di un semplice corso introduttivo. È inevitabile infatti considerare al termine della giornata la quantità di informazioni, curiosità, aneddoti e suggerimenti ricevuti dai docenti che offrono sempre nuovi spunti di riflessione, anche per chi il pastello già lo conosce.
Il merito dell’entusiasmo dei partecipanti e della loro partecipazione, come sempre numerosa anche nella giornata pre-evento, va riconosciuto a lui: il frontman, l’ideatore visionario il cui obiettivo è quello di costruire una Disneyland per artisti, Eric Rhoads.
Per la seconda edizione dell’evento, fortemente richiesto dal pubblico durante la pandemia, Eric Rhoads è stato affiancato dall’entusiasmo travolgente di Gail Sibley, artista, blogger e insegnante nonchè Editor-in-Chief di Pastel.Today, il nuovo canale interamente dedicato al pastello. Iscrivendosi, gratuitamente, a Pastel.Today il pubblico riceverà settimanalmente la newsletter che lo aggiornerà su tutte le novità relative al pastello: le tecniche, i tips, gli artisti e le competizioni. È possibile iscriversi al seguente link: https://pasteltoday.com/newsletter/
L’entusiasmo del pubblico è stato esuberante soprattutto per la partecipazione dei faculty members : professionisti pluripremiati ai quali è stato affidato il compito di mettere sotto la lente di ingrandimento un particolare aspetto, organizzativo o tecnico, relativo al pastello in tutte le sue forme di espressione: arte paesaggistica, still life e ritrattistica.
L’entusiasmo e la spontaneità hanno reso alla perfezione l’amore di Gail Sibley per il pastello, la prima faculty memeber ad aprire la giornata formativa, che ha dichiarato:” Posso flirtare con qualsiasi altra tecnica ma alla fine torno sempre dal pastello”.
Gail Sibley ha realizzato due sessioni dimostrative nelle quali ha messo in evidenza le sue doti di insegnante. Nella prima ha realizzato una sessione comparativa dei materiali necessari: i pastelli e la carta, evidenziando come l’uso di materiali di buona qualità sia già un buon punto di inizio per chi si avventura in questa tecnica. Nella seconda sessione dimostrativa ha realizzato una sessione di still life incentrata sulla rappresentazione di un solo oggetto, una pera. Sia lo still life che la scelta di un oggetto – è fondamentale che l’oggetto piaccia ed incuriosisca- sono importanti per approcciarsi al pastello e alla pittura più in generale perchè consentono di mettere in relazione l’effetto delle luci e sue riflessioni sull’oggetto, nello spazio e l’influenza del background nella realizzazione della composizione. Tra i vari suggerimenti dispensati l’artista ha insistito sull’importanza di lavorare in verticale in modo da favorire la precipitazione delle polveri e di utilizzare dispositivi di protezione personale: guanti liquidi, stick di sostegno per la stesura del colore e occhiali protettivi per le polveri rilasciate dal pastello. Per approcciarsi allo still life l’artista suggerisce inoltre di realizzare dei piccoli disegni a matita in maniera tale da valutare la composizione.
Appassionato di pittura in plein air Michael Chesley Johnson preferisce abitualmente mettere in evidenza lo stato d’animo che un paesaggio gli procura anziché i suoi dettagli. Per fare questo l’artista ha svelato alcune tecniche che consentono di avere particolari effetti visivi dal forte impatto emotivo. Alla sessione teorica è seguita un’interessante sessione pratica nella quale procedendo dalla realizzazione del background ha ricavato le immagini in primo piano dissolvendo le immagini esistenti con un pennello o scurendo le tonalità dei colori con l’utilizzo di spray fissativo.
I valori e la composizione sono elementi fondamentali nella realizzazione di un dipinto ed è stato Tom Christopher ad illustrare il modo di approcciarsi a questi pilastri fondamentali dell’arte. Rinomato per la sua straordinaria capacità di rendere in maniera drammatica scene comuni della quotidianità, nelle quali combina stile realistico e astratto, Christopher ha svelato il suo modo personale di procedere nello studio della composizione. Dopo aver realizzato uno studio tonale con colore acrilico, acqua e pennellessa, l’artista ha realizzato la composizione a pastello. Con l’utilizzo di gel di pomice fine, che fornisce il mordente per l’applicazione del pastello l’artista ha realizzato interessanti texture che hanno enfatizzato la tridimensionalità del paesaggio lasciando alle pennellate il compito di indirizzare lo sguardo dello spettatore verso l’area visiva prescelta.
La pittura a pastello è semplice quando si conoscono le regole”, ha dichiarato l’artista autodidatta Susan Jenkins, fondatrice del Monet Café, il suo particolare studio artistico con il quale ha promesso di condividere tutto ciò che ha imparato negli anni di studio e pratica. Attraverso esercizi mirati Jenkins ha fornito ai partecipanti la semplificazione di concetti relativi alla teoria dei colori e all’illusione ottica. Concetti che talvolta risultano ostici ma che amplificano il senso di profondità e distanza percepiti all’interno della composizione. Si è soffermata in particolare modo sull’importanza dei contrasti cromatici e sulla temperatura dei colori: fattori che giocano un ruolo fondamentale nella percezione della profondità.
“Le grandi forme sono un mantra” sostiene Christine Debrosky che per la sua demo ha realizzato, in maniera molto rapida, un sketch iniziale a carboncino. Sfruttando la prospettiva lineare ha semplificato le forme della composizione e fissato i valori tonali. “Realizzare lo sketch preparatorio non è certamente la parte interessante del processo pittorico ma è molto utile perchè quando il disegno funziona, funziona anche la composizione finale”, ha dichiarato l’artista che ha ribadito più volte l’importanza di soffermarsi sul controllo generale della misure e delle direzioni delle linee. Debrosky ha insistito sull’importanza della pressione nella stesura del colore a pastello che lei stende direttamente sullo sketch procedendo, anche nella realizzazione dei dettagli, per grandi forme.
“Non è mai tardi per approcciarsi al pastello” dichiara Jane McGraw-Teubner che ha iniziato a dipingere a cinquant’anni ed ha ricevuto recentemente uno dei più grandi riconoscimenti americani: l’Eminent Pastelist Designation dalla Pastel Society of America. Per la giornata formativa McGraw-Teubner ha realizzato una dimostrazione paesaggistica basata sull’underpanting a proposito del quale ha dichiarato: “Non dovete necessariamnete cancellare l’underpainting è molto bello da vedere”.
Secondo McGraw-Teubner è fondamentale nella composizione artistica essere sempre coscienti del valore tonale dei colori che sono, insieme alla temperatura cromatica, più importanti dei colori stessi. Nell’esecuzione del dipinto e per realizzare effetti interessanti ha utilizzato un solvente che varia generalmente a seconda della carta che decide di utilizzare.
Fra i consigli pratici offerti l’artista consiglia di osservare l’opera a distanza di giorni in modo da avere l’occhio fresco e analitico per poterla, eventualmente , rifinire.
Non poteva di certo mancare, a Pastel Live, una lezione sul pastello applicato alla ritrattistica e chi meglio di William Schneider poteva rendersi protagonista di questa incredibile sessione dimostrativa. In particolare la demo di Schneider si è soffermata su una delle parti più difficili da realizzare in un ritratto: l’inizio.
Oltre alla realizzazione del ritratto è stata una sessione “arricchente” perchè la sua capacità di insegnare precede la sua fama di pittore. Riconosciuto, non a caso, Eminent Pastelist Designation dalla Pastel Society of America, Schneider ha dichiarato che sono cinque gli elementi da considerare nella realizzazione di un’opera pittorica: le forme (che sono i sostanza il disegno), i valori, la temperatura dei colori, i bordi e la composizione. Dei cinque fondamenti dell’arte Schneider ha messo in evidenza l’importanza del disegno, come primo fattore e del quale ha detto: “Il disegno non è altro che l’insieme delle proporzioni”. Puntualizzando la necessità nella ritrattistica di controllare continuamente le proporzioni e le relazioni fra le parti -pena la cattiva riuscita del ritratto- Schneider ha dichiarato che nel disegno le misure verticali devono essere in scala con quelle orizzontali.
I materiali costituiscono un aspetto molto importante sia per l’approccio che si ha nell’imparare la tecnica, sia nella resa della composizione finale. Pastel Live offre molti spunti in merito ai materiali grazie agli sponsors dell’evento che offrono ai partecipanti non solo la possibilità di acquistare i materiali con sconti speciali, ma offrono anche la possibilità di provare i materiali suggeriti durante le demo inviando comodamente a casa dei campioni prova. Fra i platinum sponsors degli eventi Streamline Publishing Blick Art Materials è sempre un punto di riferimento per l’acquisto dei materiali. Per la giornata si è affidato alle pratiche artistiche e ai suggerimenti di Julie Swanson Davis che oltre a mostrare le novità di mercato ha dimostrato come, con l’uso di un primer sia possibile realizzare un dipinto a partire dal supporto fotografico che rielabora come fosse un dipinto.
(on the title: William Schneider’s final demonstration work)