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L’anno 2018 si è portato via alcuni tra i più grandi interpreti del paesaggio culinario mondiale: Gualiero Marchesi ambasciatore della cucina italiana, Paul Bocouse illustre della cucina francese ed ora Joël Robuchon chef più stellato al mondo che avrebbe aperto a breve l’Atelier di Joël Rebouchon nel Design District a Miami a fianco del collega francese Jean-Georges Vongerichten e di Brad Kilgore, facendo sognare i palati americani, compresi quelli che già lo avevano conosciuto in patria, ma anche a New York e a Las Vegas.
Il MOF (Meilleur Ouvrier de France, riconoscimento ottenuto nel 1976) Joël Rebouchon nasce a Poitiers nel 1945 ed ha l’intuizione di creare l’Atelier, una semplice moderna formula di ristorazione gourmet di alta cucina accessibile e felice di mostrarsi in tutta la sua schiettezza, esaltando il prodotto e mettendosi al servizio di creatività, tecnica ed estetica del piatto, con, non a caso, cucina a vista progettata per interagire col commensale. Una formula vincente e innovativa – sul modello del sushi bar ma interpretato in chiave occidentale senza rinnegare la storia della ristorazione francese. Molto incline alla divulgazione e alla condivisione dell’arte gastronomica scrive e pubblica molti libri all’insegna della cucina pura e semplice “la cosa più difficile da fare” come era solito dire.
Tra i suoi piatti più famosi, non a caso, il purè di patate – diventato un’icona degli anni Ottanta – ma anche tante altre ricette che valorizzano ingredienti vegetali e soluzioni salutari, in favore di quella alimentazione sana che Robuchon è stato tra i primi grandi a promuovere. Nell’attesa di avere nuove in merito all’apertura del suo ristorante nel Design District non ci rimane che aspettare il da farsi.