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Jason Bard Yarmosky, artista newyorkese classe 1987 si è laureato alla School of Visual Arts in New York City, ottenendo fra i riconoscimenti l’Elizabeth Greenshields Award. Mentre le sue ultime opere della serie “Somewhere”, si concentrano sull’esplorazione del subconscio e dei sogni, resi attraverso la manipolazione delle trame della carta (che rimanda alla pelle invecchiata), per quasi un decennio le sue opere si sono incentrate sulla figura delle persone anziane, dei nonni nello specifico. Un concetto apparentemente semplice e scontato. Solo in apparenza. Le opere di Yarmosky, valicano il concetto di arte che glorifica l’immortalità della bellezza della gioventù per rapportarsi alla reale condizione umana che sposta l’accento su una mescolanza di concetti fra i quali: l’età, la caducità della vita, la convivenza nella diversità e gli affetti famigliari. Per quasi un decennio Yarmosky ha eletto a muse ispiratrici i suoi nonni con i quali ha vissuto un rapporto molto stretto e intenso.
I nonni assumono per lui una valenza molto forte: un patrimonio culturale ed affettivo da tutelare, vivere, respirare e rappresentare. Personalmente devo ai miei nonni la parte più spensierata e serena della mia vita che è rimasta in sospeso dopo la morte del mio adorato nonno per poi chiudersi definitivamente dopo la morte della mia amata nonna. La mia nonna come quella dell’artista soffriva del morbo di Alzheimer, ed è stata privata della parte più preziosa che l’individuo umano possiede: la memoria e i suoi ricordi. Studiando le opere di Jason mi sono innamorata del modo che ha di rappresentare in maniera soave, delicata ed al tempo stesso ironica la figura dei nonni. Mentre il nonno, il suo:”…narratore che sceglierei per qualsiasi storia” compare talvolta in costume a fianco dell’amata moglie, la nonna è rappresentata in costume da Wonder Woman (Wintered Fields) perchè per l’artista la nonna era, ed è, la sua eroina. I costumi rappresentano per Yarmosky il simbolismo attraverso il quale far emergere tutto l’eroismo e la vulnerabilità della condizione umana. Nell’opera selezionata è messa in evidenza la condizione difficile della malattia che porta la persona a de-contestualizzarsi rispetto all’ambiente in cui vive.
La nonna in questo caso, a differenza del nonno, è rappresentata in piedi sulla parete laterale vestita con un abito che non riuscirà più a togliersi e alla quale tutti dovranno abituarsi: quello della demenza. Jason Bard Yarmosky è l’artista dei nonni: nonni come tesoro familiare preziosissimo tanto per i piccoli quanto per i grandi, che si trasformano in filtro protettivo per facilitare lo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino e lo accompagnano nel suo diventare adulto, che li saprà custodire, facendoli vivere dentro di sé, perché finché lui vivrà, loro vivranno con lui.
Un consiglio personale: dopo aver osservato attentamente l’immagine originale, che può risultare inquietante come del resto lo è la malattia, provate a ruotarla verso sinistra e ad ingrandire l’immagine per vedere l’intensità con la quale nonostante la malattia quest’uomo e questa donna si guardano negli occhi.
Opera del titolo di copertina: Sleep Walking (Dormire Camminando) di Jason Bard Yarmosky, 2013. Olio su tela. 83×73″ Collezione Privata.