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Pensate al vecchio West e provate a immaginare scene di vita quotidiana, immagini che sono arrivate in tutto il mondo grazie alla televisione ed alla stampa. Ecco: le avete in mente? Ora scorrete le immagini di Morgan Weistling e scoprite come ogni immagine che avete in mente di questo modo leggendario sia magistralmente rappresentato nel dettaglio dalle opere di questo grande pittore contemporaneo che ho avuto modo di conoscere al The National Cowboy & Western Heritage Museum di Oklahoma City l’estate scorsa.
Morgan Weistling è un’artista californiano, figlio di Howard Weistling: un soldato partito per Pearl Harbor (II Guerra Mondiale) con il sogno di diventare fumettista. Howard è riuscito a sopravvivere alla guerra sdrammatizzandone gli orrori grazie al dono del disegno che faceva all’interno dei pacchetti di sigarette. Howard Weistling è morto nel 2002 e, a distanza di 75 anni, questi disegni, ora gelosamente custoditi dal figlio, sono tornati in famiglia. Morgan Winstler attribuisce al padre l’influenza che l’arte ha avuto nella sua vita e che ha coltivato anche grazie alla ricca libreria artistica che il padre ha collezionato nella sua vita.
A 15 anni si è iscritto al Brandes Art Institute, diretto da Fred Fixler, allievo del grande muralista Frank Reilly e insegnante rigoroso che impartiva metodi classici nei quali: ”Il disegno è la radice di tutta la grande arte”, diceva Fixler. In seguito agli studi universitari, durante i quali conosce la moglie JoAnn Peralta anche lei artista (anche la figlia Brittany è un’artista notevole e già inserita nell’ambiente) lavora nel mondo cinematografico di Hollywood per ben 14 anni durante i quali realizza poster cinematografici: “Il mondo perduto” e “True Lies” di Arnold Schwarzenegger, sono alcuni fra i tanti. Nel 1998 la svolta totale: decide di abbandonare Hollywood per dedicarsi alle Belle Arti. Fra gli studi compiuti, le lezioni di vita e di arte impartite sia dal padre che da Fred Fixler oltre all’influenza di alcuni pittori della storia dell’arte -Sargent, Nicolai Fechin e gli illustratori della Golden Age of Illustration- inizia a creare i suoi lavori di nicchia.
Sono di nicchia perchè nonostante la domanda dei collezionisti sia costantemente in aumento, Morgan Weistling produce con tempi molto lunghi per via del fatto che se un suo lavoro non lo soddisfa completamente, non esce dal suo studio. Sottopone persino le sue opere alla moglie e ad una fitta rete di amici che in maniera onesta danno la loro opinione. Apprezzato per la magia atmosferica delle sue opere, i suoi dipinti ad olio – nei quali è possibile vedere il numero di strati di colore di cui l’opera si compone – mostrano la sua raffinata capacità di disegno e l’abile controllo su valori, bordi, luce e tonalità, con i quali racconta le sue storie.
Weistling è in grado di attingere dai suoi anni dedicati all’illustrazione per creare composizioni magistrali sia con una singola figura che in ambientazioni complesse con molteplici personaggi. Riesce a catturare i sentimenti e l’atmosfera del passato grazie al suo desiderio di ritrarre la verità e la bellezza dello spirito pionieristico dell’America. Weistling rappresenta scene di altri tempi, create in maniera autentica, con orpelli e abiti che lui stesso commissiona dopo avere studiato le caratteristiche del periodo storico in oggetto. I suoi lavori sono un omaggio al West, ai suoi personaggi e alle sue atmosfere fatte di cowboys, indiani d’America, diligenze e bambini; tanti bambini che giocano, pescano, leggono, controllano l’uva, danno da mangiare ai maiali o accarezzano anatroccoli. Bambini che passano il tempo in maniera pura e genuina, aiutando nelle faccende domestiche i grandi, lontano dal rocambolesco mondo dei social, di oggi giorno, ancorati ad una realtà ben più sana che è quella offerta dalla natura.
Scena di vita in stile con la famosa “Casa nella Prateria” che passava sugli schermi di tutte le tv, facendoci conoscere anche questa parte del mondo di quel tempo. Le sue opere hanno vinto innumerevoli premi nazionali ed è ancora, attualmente, l’artista più giovane ad aver vinto l’ambitissimo Prix de West al National Cowboy & Western Heritage Museum di Oklahoma City nel 2001 (premio che peraltro ha vinto per la seconda volta nel 2008). A proposito del suo lavoro Morgan Weistling dice: ”Nei miei dipinti, spero di comunicare allo spettatore la stessa risposta emotiva che ho sentito io. Deve esserci qualcosa di visivamente sbalorditivo nella scena che mi fa desiderare di catturarla: a volte è la personalità del modello o una posa particolare che chiede solo di essere dipinta; altre volte è proprio il modo in cui un contorno particolare si distingue tra quelli più morbidi che lo circondano. Qualunque cosa sia, so che deve venire dal mio cuore altrimenti lo spettatore non ne sarà interessato”. Morgan Weistling è molto interessato anche alla rappresentazione della sua fede cristiana, per la quale ha ritratto la vita di Cristo e ha realizzato “Kissing the Face of God”, uno splendido capolavoro in chiave attuale della Vergine Maria che bacia il Gesù Bambino sulla guancia.
Ho scelto l’opera selezionata per una questione emotiva: perchè mi ha particolarmente affascinata quando l’ho vista dal vivo l’anno scorso, perchè mi ha rimandata (con un pò di nostalgia, a dire il vero) a quando da bambina guardavo alla TV Laura Ingles ne “La Casa nella Prateria” e per il fatto che in questa immagine, nella quale compaiono quasi tutti gli elementi visivi tipici del West americano, che risultano essere disposti in maniera armoniosa e vivace, per l’utilizzo che l’artista fa del colore. Morgan Weistling è rappresentato esclusivamente dalla Trailside Galleries di Jackson Hole, WY, ed oltre ad avere pubblicato su tutte le riviste d’arte western (fra le quali WesternAmerican Artist, Art of the West, Persimmon Hill, Southwest Art, U.S. Art e Western Art Collector) ha scritto il libro “A Brush with History: The Paintings of Morgan Weistling” che abbraccia 20 anni della sua carriera artistica.
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