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Las Tres Hermanas by Belin, 2017. Olio e acrilico su tavola 130×180 cm. Gironzolando per i quartieri artistici di tante città mi trovo spesso a considerare come la bravura, la tecnica e la creatività degli artisti di strada superi di gran lunga quella di alcuni artisti contemporanei quotati sul mercato dell’arte. Alcuni artisti sono estremamente bravi e innovativi nella tecnica, come documentato la settimana scorsa con la scultura in bassorilievo di VHILS, altri lo sono nello stile.
È questo il caso di Miguel Ángel Belinchón Bujes, conosciuto nell’ambiente con il nome di Belin. Nato a Linares, Jaén, in Spagna, Belin è considerato uno degli artisti spagnoli contemporanei più significativi del XXI secolo. Pioniere del “post neo-cubismo Belin ha studiato arte al liceo di Jaén, in Spagna, a seguito del quale ha deciso di continuare la sua formazione artistica da autodidatta, usufruendo di biblioteche, musei, gallerie, scambi artistici di vedute con altri artisti e tanti libri con i quali è riuscito, ovviamente unendo la teoria alla pratica ad arrivare ai livelli artistici in cui si trova oggi.
Oggi Belin è un artista apprezzato in tutto il mondo e ricercato sia per marchi commerciali come Dockers, Carhatt e Sephora, sia per personaggi dello show-business, come “Kat von D”: tatto-artist, modella, imprenditrice e volto della tv americana. Chi ha avuto la possibilità di visitare SCOPE a Miami Beach durante la Miami Art Week lo ha visto debuttare con una personale per la Galleria Wyn 317, a Wynwood Miami. Belin non è certo nuovo alle strade d Wynwood, dove l’anno scorso sempre per la galleria Wyn 317 ha realizzato un gigantesco murales che ha attirato numerosi turisti e amatori dell’arte di strada.
Belin oltre ad aver realizzato grandi murales ha realizzato opere su pannello, tela, carta e terracotta. Fra i medium preferiti oltre alle bombolette spray figurano l’olio e acrilico sia su pannello che su canvas. Tra le varie serie che hanno caratterizzato la sua carriera artistica la mia preferita è quella composta dalle opere “Post neo-cubism”. La serie, dai colori straordinari, è caratterizzata dall’unione di frammenti realistico-figurativi combinati all’arte cubista e all’arte astratta. In questa sua serie è molto interessante analizzare la prospettiva differente dei frammenti viso-naso-bocca in cui di solito Belin suddivide il viso del personaggio.
Gli occhi, in particolare, possono essere rappresentati nella medesima scena vista con due prospettive o due espressioni differenti, che dimostrano la sua conoscenza dell’anatomia del viso. Ha rivisitato le opere degli old masters, tra le quali La Monnalisa di Leonardo e La Ragazza con l’Orecchino di Perle di Vermeer e tanti tanti altri, ed ha rappresentato caratterizzazioni di alcuni personaggi storici del mondo dell’arte. L’opera selezionata è, a mio parere, una rappresentazione in “chiave beliniana” delle Tre Sorelle, unica opera di soggetto profano, dipinta dal pittore bergamasco Jacopo Negretti, meglio conosciuto con il nome di Palma il Vecchio. Un’opera eccezionale per l’unicità creativa di Belin ma anche per l’accostamento audace dei colori.
From the title: Las Tres Hermanas by Belin, 2017. Óleo y acrílico sobre tabla 130×180 cm .
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