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Roberto Osti, italiano d’eccezione in terra d’adozione -l’America- è una figura di spicco nel panorama dell’arte figurativa contemporanea.
Una passione curata sin da ragazzo quando dopo aver terminato gli studi all’Istituto Statale D’Arte si iscrive alla “Scuola Superiore di Disegno “Anatomo-Chirurgico” dell’Università di Bologna dove consegue la laurea, cum laude, con alcuni insegnanti d’eccezione. Fra loro in particolare Maria Acquaviva e Giliola Gamberini a proposito delle quali l’artista afferma: ”mi hanno dato la possibilità di imparare molto, non solo in termini di istruzione ma anche in termini di contatti sociali ed etica del lavoro”.
La sua continua ricerca e la passione per la scienza coniugata all’arte -una caratteristica che tutt’ora distingue i suoi workshops da quelli di tutti gli altri, rendendoli davvero entusiasmanti (provare per credere) – lo portano a realizzare, per oltre due decenni, illustrazioni per famosi magazine medico-scientifici, naturalistici ed eventi vari, fra i quali: la mostra all’Acquario di Milano e di Montecarlo e “La Rosa Dipinta”, per il romanzo “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco. Le immagini, create dagli artisti partecipanti, sono state in seguito utilizzate dal regista Jean Jaques Annaud come riferimento per il suo film basato su “Il Nome della Rosa”.
È con la conoscenza dell’adorata moglie Angela Conrad, -prematuramente scomparsa nel 2019, autrice di diversi libri e docente universitaria al Bloomfield College, dove per 20 anni ha insegnato Letteratura Inglese del XIX secolo e Shakespeare- che Roberto Osti decide di fare il grande passo e trasferirsi in America negli anni ’90. Qui oltre costruire una famiglia -ha due figli: Emilia e Massimo- ha lavorato come illustratore per una varietà di pubblicazioni scientifiche e non, tra le quali: il Natural History Magazine, Scientific American Magazine, Scientific American Mind, BioMedical Art, Creative Quarterly e tante altre.
Il lavoro come illustratore gli ha consentito inoltre di presentare le sue opere artistiche in America e in Europa, sia su libri -per esempio “The Figure” pubblicato da Rizzoli-Skyra, un libro essenziale per chiunque sia interessato sia alla tradizione che al progresso dell’arte basata sulla figura-, sia presenziando a mostre come ad esempio il “Tribeca Ball” della New York Academy of Art, nel 2013, 2014 e 2015, durante il quale ha realizzato, fra l’altro, una performance live di quattro ore.
I suoi lavori sono stai esposti in varie gallerie come la DFN, Flowers e con Garvey Simon a “Art on Paper” a New York City.
In America decide di approfondire gli studi artistici e studia pittura ad olio presso la prestigiosa The Art Students League di NY con Lisa Specht e Barbara Adrian. (La) The Art Students League di New York è una vera e propria istituzione americana dalla quale sono passati i più grandi artisti che hanno lasciato una traccia nella storia dell’arte moderna e contemporanea. Successivamente consegue un Master in Belle Arti, cum laude, nell’altrettanto prestigiosa New York Academy of Art fondata da Andy Warhol. Qui conosce John Horn, Ted Schmidt, Marta Mayer Erlebacher, Harvey Citron, Dan Thompson e Frank Porcu che sono stati insegnanti, amici e qualcuno di loro è oggi anche collega poiché Roberto Osti insegna presso la stessa accademia: un divertente gioco del destino che prima lo vede studente e poi professore della pregiata accademia.
L’eccellenza dei suoi lavori gli permette di vivere una settimana di studio intensa con la rinomata pittrice britannica Jenny Saville.
Roberto Osti di definisce “una persona fortunata” per la possibilità, che ha avuto nella vita, di aver studiato Anatomia, prima per scopi medico scientifici all’Università di Bologna, e poi per scopi artistici alla NYAA. ”Tutto questo mi ha dato la possibilità di esplorare aspetti diversi della stessa disciplina poiché l’anatomia per scopi medico-scientifici è diretta verso la guarigione dei pazienti mentre l’anatomia per artisti è diretta verso scopi estetici, espressivi e narrativi. Questo è anche il motivo per cui nei miei libri ho cercato di dare un’informazione anatomica che sia corretta e neutra dal punto di vista anatomico-strutturale -e non meramente interpretata stilisticamente, come abitualmente fanno gli artisti- ma anche focalizzata su aspetti del corpo umano che sono di grande interesse per l’Artista, come: i volumi, le proporzioni, e le estetiche inerenti create dalle interazioni tra le forme del corpo,” dice l’artista.
Normalmente Osti, fa la spola tra il New Jersey, dove vive, New York e Philadelphia dove insegna: oltre alla New York Academy of Art, insegna infatti alla PAFA -Pennsylvania Academy of the Fine Arts- l’accademia nella quale hanno studiato Mary Cassatt, William Glackens e Henry Ossawa Tanner, solo per menzionarne qualcuno, e dove Roberto oggi insegna Anatomia, continuando la lunga tradizione di questa Università, che risale a Thomas Eakins.
Il merito dei suoi successi, lo attribuisce in buona parte anche al grande amico Franco Testa: suo mentore e maestro di vita. “Un “Dialogatore” con il mondo naturale che lui non intendeva possedere, ma osservare con grande meraviglia, cura e rispetto per poi trasformarlo in entità estetica attraverso le sue fantastiche tavole,” dice dell’amico Roberto Osti, il quale afferma di sentire la presenza dell’amico nelle forme che la natura gli regala come “uno splendido regalo natalizio fuori stagione”. Con Franco Testa e Massimo Demma, altro suo grande amico e artista, hanno lavorato per creare illustrazioni di pesci per l’acquario di Genova e per quello di Baltimora.
Menzionare i libri, gli articoli, le pubblicazioni e le illustrazioni compiute nel tempo da Roberto Osti vorrebbe dire redigere un vero e proprio libro, tuttavia tra le riviste di belle arti per le quali ha lavorato ci sono: Artists Magazine, Drawing e Direct Art. Nel suo curriculum compare anche la realizzazione di illustrazioni per il video musicale: “The Year is Gone,” diretto da Ruben Van Leer con la musica di Tigran Hamasyan. “Sono molto affezionato a questo progetto perché la mia opera d’arte prende una vita propria quando interagisce con altre discipline artistiche come la musica, l’animazione, i video e la distribuzione online”, dice a proposito di quest’ultimo progetto Roberto Osti.
Per rendersi conto della capacità straordinaria che questo artista, docente e scrittore possiede nel traslare in maniera semplificata la complessità della figura umana è sufficiente visionare i suoi libri di anatomia artistica: un compendio di informazioni tecnico-scientifiche, logiche e sequenziali, ricche di aneddoti storici che dimostrano la sua magistrale abilità e il suo livello di conoscenza.
I suoi libri: “Basic Human Anatomy, an Essential Visual Guide for Artists (2016); e Dynamic Human Anatomy, an Artist’s guide to Structure, Gesture and Figure in Motion (2021) sono stati tradotti in diverse lingue, fra le quali il cinese e il giapponese. È curioso sapere che non esiste ancora una traduzione in italiano ma purtroppo dal punto di vista artistico l’Italia si è adattata -sempre e a posteriori, fra l’altro- ai modelli americani e mentre persevera con la Pop Art, l’arte concettuale e minimalista, l’America sta diventando la patria del “Nuovo Rinascimento”.
Nuovo Rinascimento o New Renaissance che è anche il nome dell’atelier artistico fondato ufficialmente dall’artista nel 2020 ma che ha preso il via con la didattica online prima che scoppiasse la pandemia, che ha visto di conseguenza il mondo adattarsi.
Roberto Osti con il suo atelier (https://www.robertoosti.com/new-renaissance-atelier/) realizza corsi a tema, sia in persona che online, che possono variare in base alla durata (e alla tipologia dell’argomento trattato: possono essere singole lezioni durante le quali analizza per esempio la tecnica di un artista o una sezione del corpo umano, o lezioni correlate, generalmente settimanali e ripartite sulle quattro/sei settimane che trattano argomenti particolari, quali per esempio: “Fare facce: Divertimento con espressioni facciali e fisiognomica”.
La didattica a distanza e l’assetto digitale che consente di costruire una vera e propria libreria online offerta da Roberto Osti -anche tramite acquisto a posteriori del corso- è resa possibile grazie al contributo di Edoardo: informatico, spalla di Roberto e soprattutto fratello dell’artista.
Essendo una mente in continua evoluzione Roberto Osti oltre a realizzare corsi online che proseguono con un workshop in presenza per concretizzare i concetti appresi nella didattica a distanza (attualmente presso la sede dell’Atelier New Renaissance nel New Jersey, e poi a breve su tutto il territorio americano, inclusa Miami dove terrà un corso nella primavera del 2022) Roberto Osti ha in programma un viaggio artistico, previsto per l’estate prossima, a Roma e a Firenze.
Il motto della vita di Roberto Osti è: ”Ancora Imparo”, la celebre definizione resa da uno dei più grandi esponenti del Rinascimento Italiano: Michelangelo. Secondo Roberto smettere di imparare, indipendentemente dall’età, significa soccombere a un’esistenza monotona e vacua perchè l’apprendimento è un processo continuo a prescindere dal fatto che si sia professori, perchè anche in tal caso è importante per gli studenti che i docenti brillino per riuscire ad acquisire le competenze in maniera ottimale.
Il metodo insegnato da Roberto Osti nel suo atelier si basa sul “Sistema Strutturale Fiorentino”, impartito nel Rinascimento e basato essenzialmente sull’anatomia, che è molto diverso da quello insegnato in molte accademie attuali, basate sul “Sistema Tonale Francese”, impartito nelle accademie francesi in età Neoclassica.
Il Sistema Strutturale Fiorentino si basa sull’ “Esperienza Diretta”: gli artisti del Rinascimento ripudiavono l’insegnamento dogmatico e cominciarono a riscoprire il mondo in modo critico e diretto, per esempio praticando dissezioni anatomiche per avere una migliore conoscenza del corpo umano e delle sue forme. Nel Rinascimento gli artisti erano in competizione come lo erano i papi, i principi e l’alta aristocrazia che li assumevano ed è proprio questa intensa competizione che ha contribuito alla grande varietà stilistica tipica del Rinascimento e oltre e che rende un’opera di Masaccio immediatamente riconoscibile rispetto ad una di Michelangelo o di Pontormo.
Nella Francia Neoclassica invece gli artisti rispondevano esclusivamente alla “grandeur” del re di Francia e al potere centralizzato dello stato, con un metodo artistico più standardizzato e basato sulla copia dei maestri del passato.
Quella del disegno è indubbiamente una dote innata in Roberto Osti. Una dote che ha saputo tuttavia coltivare con disciplina e passione per oltre trent’anni di attività e che ha deciso di condividere con il mondo non solo attraverso i suoi workshops ma anche attraverso i suoi due libri per eccellenza, editi da (la) The Monacelli Press-Phaydon di New York. I libri: Basic Human Anatomy, en Essential Visual Guide for Artists (2016) e “Dynamic Human Anatomy, an Artist’s Guide to Structure, Gesture and The Figure in Motion”, sono la sintesi perfetta che serve ad un artista: una fonte inesauribile di informazioni tecniche e storiche, logiche e consequenziali con le quali affrontare l’anatomia del corpo umano e il suo movimento. Non a caso la prefazione dei libri, è stata curata da due voci importanti nel panorama del Realismo Contemporaneo americano, rispettivamente: Peter Drake -Dean of Academic Affairs a (la) the New York Academy of Art- e Dan Thompson -fondatore di diverse accademie artistiche e Dean of Fine Arts presso lo Studio Incamminati di Philadelphia.
Che si tratti di “di-sezionare” e riprodurre l’anatomia di un’opera d’arte storica, piuttosto che di rappresentare un disegno seguendo lo stile di Paul Cadmus o di Honoré Daumier, la magistrale capacità di Roberto Osti di insegnare come tutto nell’arte si muova in relazione all’anatomia, è sorprendente e pari solo alla sua immensa conoscenza culturale.
(On the title: Roberto Osti’s books)