Il Museo degli Uffizi in espansione grazie alla donazione, parte della collezione di Carlo Del Bravo.

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La Galleria degli Uffizi di Firenze, tra i più grandi e visitati musei del mondo, si amplia grazie al sostanzioso lascito, composto da 455 opere, donate dalla collezione di Carlo del Bravo scomparso nel 2017. Donazione che è avvenuta, a tre anni dalla scomparsa, grazie a Lorenzo Gnocchi, suo allievo ed erede universale; anch’egli, come Del Bravo,  professore all’ateneo fiorentino. La donazione comprende i dipinti, le sculture e i disegni di pittori vissuti tra il XVI e il XXI secolo, tra questi: Ingres, Tribolo, Giovanni Battista Foggini, Pio Fedi, Giuseppe Bezzuoli Léon Bonnat, Antonio Ciseri, Raffaello Sernesi, Bruno Innocenti e Renzo Dotti. Fra le opere sono da menzionare il “Volto” di Rodolfo Meli, il “Ritratto di Carlo Del Bravo” di Giovanni Colacicchi  e l’ultima opera del grande pittore manierista Rosso Fiorentino, lo stralunato e irriverente “San Giovannino”, che entrerà a far parte del nuovo allestimento della pittura del primo Cinquecento mentre due tele, tra le più struggenti, del fiorentino Jacopo Vignali – il “Giovane flautista” e “Gesù incoronato di spine”, saranno invece esposte nella Galleria Palatina, sempre agli Uffizi. Altre opere saranno esposte in due sale dedicate nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Si tratta di spazi rimasti chiusi al pubblico per molti decenni perchè utilizzati come uffici che saranno restaurati ed allestiti nei prossimi mesi. Spazi che hanno sempre incantato Del Bravo quando si 

San Giovannino by Rosso Fiorentino., 1521. Oil on panel.

Carlo del Bravo è stato una figura di spicco: professore di storia dell’arte all’Università di Firenze, storico dell’arte e studioso di fama internazionale, scopritore di vaste aree nel campo artistico -dal Rinascimento al contemporaneo- e membro della Commissione per la valutazione e l’acquisizioni di nuove acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. A Del Bravo va riconosciuto il merito di aver caldeggiato l’acquisto di opere come: il “Paesaggio a Grizzana” di Giorgio Morandi e la stele marmorea di Lorenzo Bartolini. Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi,  ha dichiarato: “È una delle più importanti e consistenti donazioni ai musei fiorentini dal secondo dopoguerra, ringraziamo profondamente Del Bravo e il suo erede Lorenzo Gnocchi che ha consegnato i tesori più preziosi, personali ed intimi del suo maestro al popolo italiano intero: realizzando così la volontà e le speranze del testatario, con lungimiranza e vero amore filiale verso uno dei più grandi storici dell’arte che il secondo ‘900 ha visto”. Un motivo in più per visitare uno splendido museo, un’affascinante città in un grande Paese.

from the title: Lorenzo Gnocchi and Eike Schmidt at the Uffizi Museum

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