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Immaginiamo un mondo fatto di personaggi fantastici usciti dal magico mondo di FernGully, The Last Rainforest, film ispiratore dei fratelli Haas, prodotto dalla Kroyer. Film nel 1992 con la partecipazione di Robin Williams, a questo togliamo la trama e aggiungiamo due fratelli, gemelli, Nikolai e Simon diversi e complementari, uno più razionale l’altro più spirituale e creativo. A questi fattori mischiamo l’educazione in una famiglia con mamma sceneggiatrice affermata ed un fratello maggiore, Lucas attore, che gli consentono di vivere le attitudini, non proprio convenzionali dell’ambiente Hollywoodiano, che rielaborano con la loro mente eclettica. A questo quadretto famigliare aggiungiamo un padre pittore e scultore che gli consente di sperimentare e conoscere i materiali lavorandoli nel modo più consono. Inseriamo tutti gli elementi nell’ambiente d’infanzia di Nikolai e Simon: Texas, Austin precisamente, con le sue praterie, i suoi boschi e gli animali selvatici, fra i quali l’armadillo a nove fasce, animale per texano eccellenza, il pipistrello senza coda messicano e la lucertola cornuta del Texas che già di per sé i loro nomi fantasiosi ci immergono in un mondo magico. A coronamento di tutto ciò inseriamo un ambiente famigliare sereno ed equilibrato: “Una famiglia in cui non è mai mancata la musica e il profumo dei biscotti appena sfornati”, dice Nikolai.
Questo è il background dei fratelli Haas.
The Haas Brothers esplorano temi estetici legati alla natura, alla fantascienza, alla sessualità e alla psichedelia. La loro maestria e l’uso unico e intelligente di materiali: ottone, porcellana, vetro soffiat, pelliccie varie, resine altamente tecniche e poliuretano, li distinguono come designers.
Tra di loro hanno una relazione magnetica e simbiotica attraverso la quale sono in grado di tirare fuori il meglio l’uno dall’altro e come definisce Nikolai durante l’incontro culturale (traduci come Culture Curator) “ La vera magia è la collaborazione con Simon”, una dichiarazione d’amore fraterno che definisce il rapporto fra i due nei quali non c’è rivalità e non c’è conflitto: l’uno è complementare all’altro al punto da renderli partner ideali per il lavoro che ha preso forma concreta nel 2010, con i soldi guadagnati dalla vendita di mobili, eseguiti su commissione, dall’attore Tobey Maguire, tra i primi a riconoscerne il talento oltre le righe per il loro modo creativo di approcciarsi agli oggetti, per la qualità esponenziale dei prodotti, dei materiali utilizzati e loro finiture.
La loro clientela, visti i costi proibitivi dovuti all’utilizzo di materiali di altissimo livello, è composta da profili facoltosi, con opere uniche stimate anche intorno ai 100.000$.
L’apertura del brand The Haas Brothers nel 2010 a Los Angeles, cuore pulsante della California, ha richiamato l’attenzione di personaggi famosi fra i quali Lady Gaga che ha commissionato maschere per i suoi spettacoli, Donatella Versace che li ha voluti per un assortimento di accessori, come mobili in ottone, pelle nera e abiti, Roman Alonso che li ha reclutati per decorare la hall del nuovissimo L.A. Ace Hotel e l’architetto americano Peter Marino che li ha arruolati per collaborare all’allestimento della Maison Louis Vuitton a Shanghai.
Non nuovi all’ambiente di Miami che ritengono una città molto stimolante nel 2014 hanno partecipato al Design Miami, presenziando con la controversa “Advocates for the Sexual Outsider”: una collezione costituita da una stanza del sesso, con entrata in pelle a forma di labbra e disegni erotici il cui scopo era quello di cercare di abbattere le barriere repressive utilizzando in modo ironico su un argomento considerato ancora per molti tabù.
Quest’anno The Haas Brothers oltre ad essere nuovamente presenti al Design Miami anche in termini di talkers avranno l’onore di avere la loro prima personale al The Bass Museum, di Miami Beach. Il The Bass Museum ha ricevuto infatti dal NEA –National Endowment for the Arts– e dal Funding Arts Network di Miami Dade County una sovvenzione per la mostra, FernGully degli Haas Brothers. Questo perchè la categoria opere d’arte è la più grande categoria di finanziamento della NEA che sostiene progetti che si concentrano sulla creazione di arte che soddisfa i più alti standard di eccellenza artistici uniti all’ impegno pubblico, l’apprendimento permanente e il rafforzamento delle comunità attraverso le arti.L’esposizione FernGully di The Haas Brothers: è stata organizzata da Silvia Karman Cubiñá, Direttore Esecutivo e Curatrice del The Bass, insieme a Leilani Lynch, assistente curatrice per il museo.
Oltre alla loro prima personale è stato inoltre allestito all’interno del The Bass un pop-up store di 800 piedi quadrati con una parte della collezione composta da 65 pezzi, studiata in collaborazione con Elad Yifrach direttore creativo e fondatore del marchio lifestyle di lusso L’OBJET, che li ha voluti assolutamente inserire nel suo portfolio del quale fanno parte marchi che che per essere tali devono rispondere a standard di qualità di fascia lusso.
Il pop up store sarà aperto prima del incontro culturale(culture curator) dal titolo “Where Have All The Utopias Gone?”, Dove sono finite tutte le utopie? Discussione moderata dallo scrittore e attivista Tom Healy alla presenza dei The Haas Brothers e David Grutman, amico di vecchia data e fondatore del Groop Hospitality, con un portfolio che include il LIV, lo Story, il Komodo, l’OTL, il Planta a South Beach e il neonato ristorante e cocktail lounge Swan & Bar Bevy nel Design District.
Riguardo il po-up store, la collezione è un incontro di menti fantasiose e mani esperte. ispirato al paesaggio ultraterreno di Joshua Tree e come racconta Jarredd Olivo, direttore globale del marchio l’OBJET: ”ci sarà una prima esposizione di pezzi rigorosamente in limited edition, visibile (ed acquistabile) a partire dal 2 Dicembre fino al 9, direttamente nello spazio allestito nel museo, ed una seconda parte di esposizione disponibile a febbraio, parte della collezione sarà inoltre disponibile online sul sito l-objet.com/haas a partire dal 19 novembre. ” Tra i pezzi in esposizione dei magnifici animali fantastici in porcellana che fungono da insalatiere, e zuppiere, candele, ferma-tovaglioli, saliere e pepaiole, lenti di ingrandimento in ottone e morbidi plaid in lana Mohair lavorata”. Oggetti da amare e da usare in momenti quotidiani in grado di rendere l’ordinario, straordinario.
Per quanto riguarda l’esposizione personale, inseguendo l’impegno di abbracciare una definizione di arte contemporanea in continua evoluzione, in grado di includere design, architettura e moda, entrando nella mostra FernGully, ci si trova immersi in un mondo composto da animali fantastici davvero sorprendenti, che, trascurando l’incredibile creatività, stupiscono per fattezze, dimensioni e materiali di cui son fatti, sovvertendo in alcuni casi lo scopo funzionale delle opere in favore di un approccio scultoreo. Giocosi e talvolta irriverenti, i loro mobili e oggetti scultorei sono a forma di sedute pelose antropomorfe, sedie e funghi fantastici in rilievo e vasi di accrescimento di argilla liquida che esplorano temi di matematica, scienza e natura, sessualità, nostalgia e equità sociale. Tutti gli animali in esposizione sono composti con materiali sontuosi, come la pelle di pecora islandese marrone, bianca e ruggine, la pelliccia di mucca riccia, la pelliccia di capra color cioccolato, la pelliccia di pecora Gotland grigia, l’ebano scolpito e il bronzo fuso, il vetro soffiato, velluto perline e ceramica. Hanno forme ornate di corna, lingue, piedi e genitali e sono accompagnati da nomi meravigliosamente creativi come Uma Worm-an (2018), Hair Witch Project (2015) e Wee Wee Top (2017), Tequila Sunrise (2016) Father Accretion(2018) o Wavy Jones (2018. I vasi in ceramica sono lavorati attraverso un processo che imita l’accrescimento naturale tramite stampa in 3D mentre le lampade a fibre ottiche, complete di tronchi di tessuto e fronde di rame, sono dotate di baccelli di perline illuminati che pendono dai rami.
John Palm Goutier (2018), Pope John Palm (2018), Palm Grier (2018) sono alcuni dei nuovi pezzi di arte prodotti appositamente per questa mostra.
Oltre a questi pezzi compaiono opere facente parte della collezione Afreaks, fatte in collaborazione con le Haas Sisters di Cape Town in Africa, nei quali si sono imbattuti durante uno dei loro viaggi: Insieme, i fratelli e le sorelle hanno realizzato oltre 25 sculture interamente bordate a mano da abili donne artigiane che lavoravano con perline, e con le quali nel 2015 hanno avviato una straordinaria collaborazione producendo animali e piante colorate: ne sono un esempio ‘Spotley Cru” (2017) e Cream of Some Fungi (2016). Le opere sono incluse nella Beauty, al Cooper Hewitt, allo Smithsonian Design Museum, a New York e al San Jose Museum of Art, CA. The Haas Brothers hanno inoltre collaborato con le signore di Lost Hills in California per creare i datari in rilievo per le palme perchè la concezione dell’arte per i The Haas Brothers trova una base ricorrente nell’atto collettivo della produzione artigianale. I loro lavori sono espostiIl l nelle collezioni permanenti del RISD Museum di Providence, RI, Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum di New York, NY e Metropolitan Museum of Art di New York, NY.
Tutte queste creature sono dotate di diverse personalità, generi, sessualità, razze e caratteristiche umane e animali e sono presentati in una gamma di dimensioni differenti: da micro, a mini, fino a grandezza naturale e funzionale. che rappresenta un ecosistema complesso e una comunità multietnica ed ironica.
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