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Sarà inaugurata alla GAMeC -Galleria di Arte Moderna e Contemporanea- di Bergamo, dal 14ottobre 2021–13 febbraio 2022, il secondo capitolo della “Trilogia della Materia”, dal titolo “Nulla è Perduto: Arte e Materia in Trasformazione”.
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La mostra, a cura di Anna Danesi e Lorenzo Giusti è il continuum del progetto espositivo pluriennale, inaugurato nell’ottobre 2018 con la mostra “Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile”.
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La mostra si ispira al Principio di Conservazione delle Masse di Lavoisier -“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”- principio ispiratore delle idee chiave della modernità, che hanno portato a concettualizzare la materia come sempre viva e sempre presente in un mondo in continua trasformazione.
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Occupando interamente gli spazi della GAMeC, l’esposizione raccoglie opere, sia pubbliche che private di livello internazionale appartenenti a periodi differenti: creazioni dada e surrealiste, con opere di Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray e Leonora Carrington; creazioni delle neo-avanguardie, con opere di Yves Klein, Otto Piene, Robert Smithson e Hans Haacke; opere di artisti affini alle poetiche dell’Arte Povera, come PierPaolo Calzolari e Paolo Icaro; opere scultoree e installazioni di autori emersi negli anni Ottanta, fra i quali Rebecca Horn e Liliane Lijn e infine le opere di alcuni dei più famosi artisti internazionali delle ultime generazioni, fra i quali: Olafur Eliasson, Wolfgang Tillmans, Cyprien Gaillard, Otobong Nkanga, Erika Verzutti e numerosi altri.
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L’esposizione, data la natura materica e sinestetica delle opere esposte, si sviluppa in un percorso dal forte impatto sensoriale, introdotta da un testo di natura scientifica, e si suddivide in quattro tematiche principali: Fuoco, Terra, Acqua e Aria. Un chiaro riferimento agli elementi naturali, intesi come stati di aggregazione della materia, che ne sondano le relazioni e le trasformazioni: fuoco/stato ardente; terra/stato solido; acqua/stato liquido; aria/stato gassoso.
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Attraverso la ricca selezione di opere, la mostra andrà a comporre un quadro articolato capace di mettere in luce il forte legame che da sempre lega gli artisti alla chimica degli elementi e alle trasformazioni della materia. Un campo di indagine e di sperimentazione che nel nostro tempo trova anche una significativa declinazione sul piano della riflessione attorno all’impatto dell’azione dell’uomo sugli equilibri naturali: dalla reperibilità delle risorse alle trasformazioni climatiche.
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Oltre alla mostra vera e propria è previsto un ricco programma di attività per le scuole e un ciclo di incontri aperti al pubblico durante i quali parteciperanno scienziati, ingegneri, chimici, storici dell’arte, artisti e filosofi. Un evento da no perdere, al GAMeC di Bergamo, dal 14ottobre 2021–13 febbraio 2022.
(On the title: Fleurs de bain moussant by Michel Blazy, 2000. )