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Le linee sinuose e i colori di Donald Judd irrompono all’ICA, Institute of Contemporary Art, di Miami in una nuova veste, dopo l’importante restauro che ha consentito di esporre al pubblico 14 dipinti rari in prima visione assoluta, che vanno ad aggiungersi, in esposizione per un periodo limitato, all’opera Untitled, July 6th 1964 in cadmio leggero, ferro zincato e smalto rosso. L’intervento è stato messo in atto da Art Care Conservation, rinomato studio artistico con sede a Miami, New York e Los Angeles. Oltre ad occuparsi della pulizia e restauro delle opere d’arte, Art Care Conservation si occupa della valutazione delle opere d’arte di piccole, medie e grandi dimensioni attraverso esami tecnici dei dipinti: analisi chimiche, microscopiche, fluorescenza ultravioletta e fotografia a infrarossi. Le analisi consentono di stabilire nel tempo il decadimento progressivo dell’opera d’arte prevenendo l’emergenza del trattamento e prolungandone la longevità, facendo in modo che, soprattutto in fase di acquisto dell’opera d’arte, possa esserci la giusta stima delle tempistiche e della manutenzione da mettere in atto nel tempo.
Art Care Conservation ha restaurato importanti opere d’arte, fra le quali: il Persian Mural della Elling O. Foundation, opere di Salvador Dali al Dali Museum in St. Petersburg, l’Hollis Holbrook Mural presso la University of Florida, la Tiffany Chapel e il dipinto The Domes of the Yosemite di Albert Bierstadt al Morse Museum di Saint Petersburg, e il murales di Keith Haring all’ LGBT Center di New York.
Senza il lavoro di restauro le opere non sarebbero state altrimenti visibili per via dei danni legati al tempo e alle pessime condizioni di intelaiamento a cui è stato posto rimedio con specifiche tecniche di pulizia e il riempimento degli spazi retrostanti il dipinto mediante inserimento, ad incastro, di appositi pannelli.
Le opere, esposte all’ICA di Miami, sono state dipinte da Donald Judd nel periodo di permanenza nello studio di Downtown Manhattan fra il 1959 e il 1961. L’inaugurazione della mostra è avvenuta alla presenza di Rustin Levenson, presidente e fondatrice di Art Care Conservation che ha spiegato i punti focali dell’intervento attraverso la rappresentazione di immagini inerenti il pre e post intervento.
Le opere, di forte impatto emotivo, con evidenti correzioni sono per lo più ad olio, acrilico e sabbia, e rappresentano il periodo di transizione di Donald Judd dall’arte figurativa alle composizioni astratte fino ad arrivare alla scultura di opere su grande scala, per le quali sarà ricordato.
Nei dipinti di Donald Judd, è esplicito ed inevitabile il riferimento al Minimalismo, etichetta da lui peraltro rinnegata, ma la sua attenzione alle forme geometriche e ai colori quali il rosso cadmio denso, il bianco, il grigio e il blu, sembrano prendere forma combinando elementi della pittura e della scultura, verso la quale si sposterà concentrando il proprio lavoro nello spazio e con lo spazio, lavorando così sulle tre dimensioni per i trent’anni successivi.