This post is also available in:
È stato l’artista veneto Barnaba Salvador, ad aprire ufficialmente la seconda giornata di Fabriano InAcquarello 2022, la convention interamente dedicata alla tecnica della pittura ad acqua su carta, nata -come ribadito, dalla fondatrice, la visionaria Anna Massinissa- con l’intenzione di abbattere ogni tipo di barriera sociale o culturale che ostacoli il dialogo, l’amicizia e la condivisione. Capisaldi questi di cui l’arte, considerata patrimonio dell’umanità, si fa promotrice. “Lo scopo dell’arte è quello di creare relazioni non solo fra l’arte e gli artisti, ma fra tutti gli utenti che in qualche maniera prendono parte al processo. “L’arte è la chiave di lettura, non deve essere la “vision” bensì “l’attitude” e in quanto tale deve facilitare le relazioni sociali all’insegna dell’inclusività e della pace”, dichiara Anna Massinissa, ideatrice del progetto che ha rivoluzionato il mondo sociale dell’acquarello.
Barnaba Salvador è un acquerellista appassionato di Carnet de Voyage che per l’occasione ha realizzato una dimostrazione in collaborazione con le aziende partners di origine tedesca: DaVinci e Schmincke. La passione di Salvador per i fumetti e gli studi artistici seguenti lo hanno portato a trovare la massima espressione artistica nei “Carnet de Voyage” con i quali gira il mondo realizzando workshops e dimostrazioni. Per la realizzazione della demo – uno stralcio di cortile in stile carnet de voyage- ha utilizzato i pennelli Colineo di Da Vinci e i nuovi colori granulati HORADAM® AQUARELL di Schmincke. Questa tipologia di pigmenti, già disponibili in una gamma di 40 colori (contrassegnati dalla lettera G sulla confezione), si aggiungono alla già presente gamma tradizionale di acquarelli, che compone la variegata palette di Schmincke. La peculiarità dei colori granulati è dovuta al fatto che ognuno è realizzato con due differenti pigmenti che oltre ad offrire maggiore brillantezza, garantiscono un elevato controllo del flusso di colore. Barnaba Salvador, con la sua simpatia, ha confessato il segreto con il quale realizza particolari patterns: si tratta di uno speciale liquido protettivo per le scarpe da calcio. Confessione che ha suscitato lo stupore del pubblico piacevolmente sorpreso dalla genuinità dell’artista. La responsabile di Schmincke, presente in aula, ha tuttavia anticipato che nel 2023 sarà proposto il nuovo liquido appositamente studiato per andare incontro alle necessità di Barnaba Salvador e di tutti quegli artisti che, per loro natura, sono costantemente alla ricerca di nuovi mezzi espressivi.
La possibilità di interagire direttamente con i rappresentanti dei diversi brands di mercato, che forniscono informazioni tecniche riguardanti materiali già esistenti e nuovi prodotti rappresenta un’altro tassello fondamentale della convention. Le dimostrazioni realizzate dagli artisti per le case produttrici di pigmenti e pennelli sono infatti parimenti importanti alle sessioni dimostrative dei Masters Artist, perché offrono informazioni utili e interessanti.
È un’onore alle donne la dimostrazione della Master Artist Ekaterina Maltseva, originaria della Russia, paese nel quale ha studiato arte in maniera eccelsa secondo i parametri rigidi delle accademie russe e in seguito si è trasferita in Italia. La dimostrazione della Maltseva, oltre a mettere in risalto le doti di empatia che l’artista possiede, ha dimostrato come la rappresentazione del soggetto sia conseguenza del flusso naturale delle emozioni che il soggetto suscita, in questo caso dall’orchidea, il suo fiore preferito. “Ogni fiore possiede una propria personalità, come l’essere umano, ed è l’artista che deve coglierne le peculiarità”, dice la Maltseva che ritiene l’opera artistica un proiezione del pittore. Il risultato dell’approccio in negativo alla composizione pittorica è una visione poetica nella quale i singoli elementi sono messi in risalto. Ne sono un esempio i piccoli bulbi che accompagnano i fiori già sbocciati e che l’artista ricava dall’utilizzo a secco di un pennello pulito. La fragilità dei petali dei fiori è inoltre rappresentata in maniera sublime e vibrante, e rende perfettamente l’idea della fragilità di questo fiore. La dimostrazione tecnica dell’artista, che lavora bagnato su bagnato, è un continuo togliere e levare di pigmenti e acqua alla ricerca delle forme e del bilanciamento armonico dei colori che lascia interagire fra loro sul finire della composizione. La Maltseva dichiara di eseguire una molteplicità di sketches preparatori prima di realizzare l’opera finale. Secondo l’artista è importante non mirare alla sterile rappresentazione del soggetto ma all’interpretazione del feeling che si instaura fra l’artista e il soggetto. Feeling nel quale l’armonia delle forme (le macchie dalle quali parte per “sigillare” il feeling in un continuo work in progress) e il ritmo della composizione sono elementi essenziali che contribuiscono alla riuscita dell’opera.
L’artista italiano Luciano Colucci ha realizzato una dimostrazione per Royal Talens. Artista eclettico che si auto-definisce: “un curioso creativo, che adora rompere le regole”, Colucci è stato coadiuvato, nella demo, dalla Technical Adviser di Royal Talens -e ambasciatrice Royal Talens per la Svizzera- Kaha von Smik. Nella sessione dimostrativa ha realizzato diverse opere nelle quali ha impiegato i tre tipi di acquarello prodotti dall’azienda olandese: i Rembrandt, che rappresentano il top di gamma in termini di purezza dei pigmenti; i Van Gogh, gli acquarelli dall’ottimo rapporto qualità prezzo, consigliati per lo più per chi è alle prime armi; e i nuovi acquarelli FINTEC. I FINTEC, realizzati con mica naturale, sono colori perlescenti, iridescenti, e metallizzati, studiati appositamente per la calligrafia e il lettering, che grazie alla loro particolare lucentezza sono diventati un ottimo strumento per la resa di particolari effetti speciali in grado di arricchire le composizioni ad acquarello, come dimostrato da Colucci nella triplice dimostrazione.
FabrianoInAquarello oltre ad essere il mezzo di interazione con il quale condividere tempo, tecniche e prospettive dedicate all’acquarello è anche un mezzo attraverso il quale metter a fuoco concetti che riguardano il benessere psico-fisico dell’artista e il suo modo di percepire la natura e di conseguenza l’essenza dell’arte. “Fare arte non è solo dipingere o disegnare ma è soprattutto osservare con attenzione. Il più delle volte siamo ciechi nel nostro modo di guardare” ha dichiarato l’artista indiano Atul Panase che attraverso esercizi pratici ha condotto i partecipanti in una nuova prospettiva che mette in luce una diversa lettura della realtà nella quale l’immaginazione svolge un ruolo parimenti importante.
La sessione di workshop giornaliera si è concentrata sul ritratto e la sua composizione. Ospite d’eccezione è stata l’artista piemontese Lorena Massa, che considera il ritratto la parte più loquace e rappresentativa dell’indole umana. L’artista ha presentato alcuni dei suoi lavori carichi di significato, che hanno tracciato il suo percorso artistico. Nei ritratti, amabilmente spiegati, in cui le storie dei soggetti rappresentati assumono valenza universale, la prospettiva e la composizione dell’immagine giocano un ruolo fondamentale nella messa in risalto della narrazione. Narrazione che implica delle scelte compositive a seconda del messaggio che l’artista vuole comunicare. Con l’aiuto una modella la Massa ha letteralmente ristretto e ampliato il campo visivo da mettere a fuoco grazie all’utilizzo di pratici passe-partout, adibiti allo scopo e aperti su entrambe le angolazioni, in modo da favorirne il movimento. La Massa ha dichiarato di utilizzare abitualmente questo approccio alla composizione poiché è molto utile nella ricerca della chiave narrativa con la quale raccontare la storia del soggetto. L’approccio le ha consentito inoltre, in alcuni casi di “levare” elementi del tutto accessori e pertanto fuorvianti nella narrazione della storia. In questo modo ha dimostrato come è possibile svincolarsi dal canonico formato di 30 x 40 cm verticale per realizzare infinite possibilità compositive che consentono di focalizzare la narrazione sugli occhi piuttosto che sul primissimo piano del viso che punta al futuro o al passato, creando così il pathos necessario a suscitare l’interesse dello spettatore. Fra i vari suggerimenti elargiti dall’artista c’è quello di non mettere il viso in posizione centrale sul foglio -pratica che ritiene comunicativamente un pò scontata e sterile- a favore della rappresentazione del viso sui differenti lati del foglio, in modo da creare prospettive narrative più interessanti.
Eudes Correia è ambasciatore di Windsor & Newton e per FabrianoInAcquarello ha realizzato un ritratto dal forte valore poetico, ispirato alla fotografia di un anziano signore segnato dalle rughe del tempo. L’artista brasiliano conosciuto per i suoi ritratti è ammirato per l’abilità che possiede nel rappresentare i volti degli “invisibili”, così drammaticamente e poeticamente segnati dalle esperienze personali: invisibili agli occhi della gente e magicamente protagonisti nell’immaginario di questo artista del tutto singolare. Correia si approccia all’acquarello in maniera differente: è quasi brutale nella realizzazione del background e riesce ad affinare in maniera sopraffina l’incarnato e i più piccoli dettagli con i quali è in grado di trasformare l’opera pittorica in un capolavoro espressivo dal forte impatto emozionale. Artista singolare Correio, ha espressamente dichiarato di non riuscire a lavorare senza la “suedade”, la musica malinconica e nostalgica, tipica del Brasile, che ad un certo punto ha voluto condividere con il publico suscitando l’’entusiasmo dei partecipanti, alcuni dei quali portoghesi e brasiliani, che si sono uniti in coro.
L’azienda Fabriano, main sponsor dell’evento è entrata nel vivo delle presentazioni con un ospite d’eccezione, un grande oratore e profondo conoscitore dei materiali: Pierre Guidetti, volto di Savoir-Faire (seguitelo in diretta live ogni venerdi su Instagram: @artsavoirfaire). Pierre ha illustrato in maniera chiara e concisa la tematica importante della carta. Mettendo in risalto le tipologie di carta esistenti si è soffermato sull’importanza dalla carta Artistico, in cotone 100%, disponibile in due colori -bianco ed extra-bianco- e in tre differenti tipologie di granulosità -satin (o compressa), a grana fine e a grana grossa. A dimostrazione delle straordinarie qualità nella resa di Fabriano Artistico, hanno presenziato tre personaggi degni di nota: Lana Privitera, Didier George, e la giovane e talentuosa Mona Omrani, che ne hanno messo in evidenza le peculiarità.
“La cosa bella dell’acquarello è che si dipinge da sé”, ha dichiarato Anders Anderson nella sessione in chiusura di giornata. La conoscenza tecnica e la praticità degli insegnamenti di Anderson derivano i parte anche agli studi ingegneristici che gli hanno consentito di risolvere in maniera pratica questioni talvolta tediose. Anderson ha sintetizzato il processo periodico di soddisfazione alternata allo sconforto, insite nell’indole dell’artista, in uno schema molto semplice nel quale l’energia e il tempo sono le componenti fondamentali e alle quali l’artista concisa:”dovete semplicemente credere in in quel che fate”.
Sono stati numerosi i consigli dispensati dall’artista nel corso della sessione. Fra questi ha suggerito di usare un viewcatcher rosso che aiuta a determinare la composizione, a ritagliare le immagini e a identificare i valori tonali dei colori, fondamentali per la corretta esecuzione dell’opera. Inoltre, al fine di evitare di utilizzare pigmenti ossidati, ha consigliato di utilizzare colori freschi prelevati direttamente dai tubetti.
La giornata si è conclusa e Miami Niche vi aspetta domani per condurvi, mano nella mano, nella seconda giornata di FabrianoInAcquarello.
(on the title, Eudes Correia’s final work)