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La risposta arriva direttamente dal Design Miami, la fiera di Design più attesa dell’anno che viaggia in concomitanza ad Art Basel ed è tra gli eventi più celebrati durante la Miami Art Week. Le strane Pink Beasts –letteralmente Bestie Rosa- che si vedono in questo periodo appese alle liane nella Palm Court, lungo le vie del Design District o sospese agli archi del Paseo Ponti, sono opera dell’artista messicano Fernando Laposse e sono dei bradipi.
Il fatto eccezionale di questa installazione è che è composta interamente di sisal, una fibra vegetale di specie autoctona, ottenuta dall’estrazione ed essicamento delle fibre contenute nelle carnose foglie di agave. Il designer messicano, fervido sostenitore delle tradizioni artigianali sostenibili, ha realizzato l’opera in collaborazione con l’artista delle fibre, Angela Damman, che lavora a stretto contatto con gli artigiani di Sacaban, nello Yucatán.
Meraviglia nella meraviglia è poi il fatto che la colorazione delle fibre è resa rosa grazie al fatto che sono bollite in una sostanza prodotta dalla cocciniglia: un piccolissimo insetto parassita, originario dell’America Centrale ed appartenente alla famiglia delle coccoidea. La cocciniglia secerne un liquido molto denso e intensamente colorato che usa come involucro per proteggersi dai predatori ed il colore prodotto è la tintura rossa naturale più luminosa del mondo, originariamente utilizzata dagli aztechi come simbolo di lusso. Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono circa 80-100 mila insetti che sono allevati in una fattoria biologica sulle montagne di Oaxaca, Messico. Nel particolare, per ottenere la colorazione rosa dei bradipi e delle dieci amache presenti nella Palm Court, che rimandano all’iconico colore rosa della Miami anni ’30/’40, è stata utilizzata una diluizione del colore con succo di limone e bicarbonato di sodio.
L’installazione è ciò che il designer messicano, laureato in Product Design, alla Central Saint Martins – University of the Arts di Londra, definisce Design Endemico, per il quale la composizione dei materiali e le loro connotazioni storiche e culturali sono al centro della scena, in questo caso del Messico, sua terra natia.
La produzione di Fernando Laposse, il cui lavoro è stato realizzato a mano da una comunità di tessitori Maya nello Yucatan, si basa sulla trasformazione di materiali naturali umili il più delle volte considerati rifiuti di raffinati pezzi di design, e non si limita all’installazione artistica ma si compone anche di panche e amache come esposto da Ago Projects al Design Miami con sedi a Mexico City e nel Greenwich Village a New York.
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