Art Basel inaugura la Art Week di Miami

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Dal 07 al 10 dicembre 2017 il mondo dell’arte si è dato appuntamento al Convention Center di Miami Beach per l’incontro invernale di Art Basel, giunto alla sua 16th edizione. Si riconferma così l’impegno di Art Basel con la città di Miami, con un’ingente investimento economico da parte della città a fronte della sottoscrizione della fiera per i prossimi 5 anni.

Fiera di arte moderna e contemporanea tra le più importanti del settore, Art Basel si svolge a fine giugno a Basilea, Svizzera, dal 1970 da un’idea di Trudl Bruckner e Balz Hilt e i coniugi Ernst e Hildy Beyeler. Galleristi e appassionati i primi, collezionisti e già fondatori della Beyeler Fondation i secondi. Dal 2012 Art Basel ha sede anche ad Hong Kong.

L’esposizione è di fatto un crocevia di scambio per i cultori dell’arte in tutte le sue forme: pittura, disegno, scultura, installazione, fotografia, performance e videoarte. Oltre a questo tanti numeri e figure importanti: la presenza di 268 gallerie espositive provenienti da 32 Paesi nel mondo, il lavoro di oltre 4.000 artisti il via vai di 82.000 persone tra collezionisti privati, critici e storici dell’arte, direttori dei più prestigiosi musei e istituzioni del mondo, fra questi il Museo of Fine Arts di Boston, la Tate Gallery di Londra, Il Guggenheim Museum di New York, alla ricerca di nuovi pezzi con i quali poter ampliare le proprie collezioni con opere  che partono dai grandi maestri dell’arte moderna fino all’ultima generazione di artisti emergenti. Il giro milionario che ne deriva, è a conferma del fatto che il mercato dell’arte è esente dalle crisi del secolo. fra i nuovi galleristi: A arte Invernizzi, Anat Ebgi, Antenna Space, Applicat- Prazan, Ceysson & Bénétière, Capitolo NY, David Lewis Gallery, dépendance, Galeria Jaqueline Martins, Hales Gallery, Inman Gallery, Isla Flotante, Múrias Centeno, Offrono Waterman, Patron, Ricardo Camargo Galeria, Richard Saltoun Gallery, Takuro Someya Contemporary Art, Taro Nasu e Tyler Rollins Fine Art.

Sponsor di Art Basel sono stati la Lead Partner UBS, MGM Resort Art & Culture, Audemars Piguet, Ruinart, BMW, NetJets, Yvel, Douglas Elliman, BDDW, Buenos Aires City Governement.

L’esposizione è stata quest’anno incrementata in termini di spazio del 10% in più di superficie espositiva, per via del nuovo assetto planimetrico con stand di varie dimensioni, corridoi più ampi  e lounge più grandi, secondo un layout in fase di allestimento che sarà ultimato nel 2018. Art Basel è stata strutturata nelle seguenti sezioni:

  • The core, la sezione principale di Art Basel, composta da 198 espositori che hanno esposto opere d’arte del XX e XXI secolo;
  • Nova, spazio espositivo composto da 29 galleristi che offrono  piattaforma per presentare nuovi lavori di un massimo di tre artistiche hanno esposto opere degli ultimi tre anni per un massimo di tre artisti a galleria. Questo spazio offre allo spettatore opere artistiche “fresche” di studio;
  • Positions, 14 gallerie ciascuna con un proprio artista e il suo progetto.  La sezione offre la possibilità di scoprire nuovi talenti;
  • Edition, 11 editori grafici e stampe ed esibiscono il risultato della loro collaborazione con gli artisti: Alan Cristea Gallery, Crown Point Press, Gemini G.E.L. LLC, Sabine Knust, Carolina Nitsch, Pace Stampe, Paragon, Polígrafa Obra Gràfica, STPI, Two Palms e ULAE
  • Survey: Survey era composta ai 16 espositori, sette dei quali completamente nuovi per lo spettacolo di Miami Beach, che hanno sollevano domande sulla rappresentazioni di razza, sessualità e genere nella società di oggi.
  • Kabinett, uno spazio ben definito nel quale galleristi ed editori selezionati presentano più di 20  curatori che presentano i differenti concetti inclusi vetrine, tematiche, e “solo” shows;
  • Film, sezione in cui si celebrano alcuni dei più influenti artisti provenienti dall’America Latina, USA, Europa e Asia. All’esterno è stato installato uno schermo di 7000 square foot (650 metri) di proiezione con il quale l’architetto Frank Gerhy ha disegnato il “New World Center”, parte del New World Symphony America’s Orchestral Academy a Miami;

– Territorial, sezione gratuita all’aria aperta, a Collins Park, nella quale Philipps Kaiser, ha predisposto per la prima volta sculture, interventi ed esibizioni pubbliche.

Oltre all’esposizione non sono mancati momenti di discussione e scambio durante i quali galleristi, critici d’arte, curatori e collezionisti hanno offerto il loro punto di vista in merito al mercato dell’arte e ai differenti temi trattati durante l’intera durata dell’esposizione altri temi specifici. Quest’anno la rassegna incontri si è aperta con Charles Gaines, artista del South Carolina ed espositore del rinnovato ICA (Institute of Contemporary Art) ora nel Design District di Miami; Naima Keith, vicedirettore e responsabile mostre e programmi del California African American Museum. Si sono succeduti invece durante la settimana incontri con Lars Jan, fondatore, direttore e visual artist del Early Morning Opera e Isaac Julien, installation artist e filmmaker, che hanno discusso di come l’artista possa interagire in funzione dei cambiamenti climatici; Yto Barrada, fotografa e installation artist e Daniel Knorr, artista, che hanno interagito  con il rinomato curatore svizzero di Art Basel, Philipp Kaiser.

Dal punto di vista artistico, c’è stato un forte interesse da parte dei compratori nei primi due giorni dell’esposizione. C’è stato molto interesse per le opere di artisti afroamericani degli anni ’60 e ’70 e  per artisti italiani del secondo dopoguerra.

E mentre Art Basel giunge a termine Miami continua a far crescere a livello mondiale la propria presenza dal punto di vista artistico-culturale diventando meta ambita non solo per il sole e le spiagge ma anche per quanto concerne la cultura. Nora Horwitz, direttore della sede americana di Art Basel, ha definito la 16th edizione“entusiasmante” e come ha detto Roxana Azimi, di Le Monde, Art Basel rappresenta l’unico vero barometro  del mercato dell’arte.

 

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