Arriva a Wynwood, Miami, il primo museo interamente dedicato ai graffiti e alla loro storia, il “Museum of Graffiti”, che aprirà i battenti il 5 Dicembre.

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Quale città se non Miami poteva vantare il primo museo interamente dedicato ai graffiti e alla loro storia? E quale migliore periodo di apertura se non durante la rocambolesca Miami Art Week?

Il 5 Dicembre 2019 ci sarà un altro importante appuntamento da NON perdere assolutamente, aprirà infatti nella culla della street art di Miami, Wynwood, al 299 NW della 25th Street, il “Museum of Graffiti” allestito su uno spazio di 3.000 piedi quadrati. Ideatori del progetto sono l’avvocato Allison Freidin e Alan Ket. Entrambe con un passato dedicato all’arte e agli artisti, Allison Freidin, originaria di Miami è un avvocato che si è dedicata alla difesa e alla tutela degli artisti mentre Alan Ket, di New York, ha oltre 30 anni di esperienza alle spalle spesi nel documentare e studiare il movimento dell’arte dei graffiti. Oltre ad aver raccolto personalmente le opere di oltre 500 artisti di graffiti e ad essere un’autorità ampiamente riconosciuta nell’ambiente, con una dozzina di libri pubblicati in materia, Alan Ket è a sua volta un’artista. Dietro l’aka di Alan Ket, si cela il nome di Alain Maridueña noto nell’ambiente soprattutto per i pezzi che ha realizzato sui vagoni della metropolitana negli Stati Uniti e nell’Europa negli anni  ’80.

Alan Ket and Ellison Freidin. Photo by Tim Walker

“Wynwood era un tempo un assonato quartiere industriale, che è stato trasformato dagli artisti di graffiti nella più grande galleria a cielo aperto del mondo e che accoglie ogni anno milioni di visitatori”, ci racconta Allison Freidin, mentre dal ciglio della strada osserviamo alcuni degli artisti che stanno ultimando i loro lavori in occasione dell’apertura del museo: tra loro Jon One da Parigi, Niels Meulman (in arte Shoe) da Amsterdam, noto soprattutto per i suoi lavori di calligrafia tradizionale e graffiti grintosi che per l’occasione presenterà Negative Space, (ossia lo spazio negativo tra il soggetto di un’immagine e i suoi limiti che ne definisce i confini positivi) Entes dal Perù e Risk da Los Angeles, fondatore di Third Rail, che sarà presente nello store del museum il 6 Dicembre, per firmare e personalizzare (aumentando quindi il valore di mercato) stampe esclusive delle sue opere. 

Negative Space work in progress by Shoe

Se per qualcuno Graffiti e Street Art è il più grande e democratico movimento artistico che il mondo abbia mai visto, per altri è un inquinamento visivo indesiderato, tuttavia Graffiti e Street Art sono il movimento artistico culturalmente più significativo della seconda metà del XX ° secolo, che rappresenta in maniera del tutto autentica l’energia degli artisti che decidono di fare di vagoni e muri per le strade una galleria d’arte a cielo aperto. 

I graffiti, nascono come movimento culturale e manifestazione sociale, normalmente di protesta, per marcare il territorio (il messaggio non esce normalmente al di fuori dei confini della città) e lanciare messaggi. Nascono per le strade, originariamente in maniera illegale  e sono caratterizzati da tags e letters che si differenziano per paese di origine dell’artista: forme grafiche con le quali i Graffiti Writing sviluppano il proprio stile su vagoni e muri della città, lavorando in crew. La Street Art, è l’evoluzione nel tempo dei graffiti, ma avviene alla luce del sole e in maniera legale, il più delle volte su commissione e con produzioni artistiche elaborate che comprendono l’utilizzo di stencil e che cerca, con i suoi messaggi di smuovere la coscienza delle persone a livello globale. 

Artist Jon One (John Andre Perello)

Il focus del museo è quello di voler essere un punto di riferimento culturale per studenti, educatori e turisti desiderosi di conoscere l’arte dei Graffiti e Street Art dalle sue origini. Il museo sarà strutturato in una zona indoor, con  una distribuzione cronologica degli eventi, contrassegnati da ampie note informative che mostrano l’evoluzione dei graffiti nel tempo a partire dagli anni’70’ e 80’ attraverso dipinti, sculture e installazioni interattive di alcuni dei primi street artists di New York, ed una zona outdoor che prevede  invece la realizzazione di opere d’arte sulle pareti dei building delle zone adiacenti il museo ( NW 25th Street, NW 3rd Avenue e NW 26th): opere d’arte a cielo aperto, realizzate dai migliori artisti non solo di Miami ma del mondo intero, che  lavoreranno con il loro stile per creare opere uniche ed effimere, come del resto è la natura dei graffiti e muralese che si rinnoveranno periodicamente come nuovi nomi e  stili.

Work in progress

Ma se è vero che i graffiti e murales sono opere effimere realizzate e poi nel tempo cancellate per lasciare spazio ad altre opere, gli appassionati potranno tuttavia portarsi a casa un pezzo originale d’artista che potranno acquistare nel ricco store del museo che offrirà opere originali, riprodotte su tela o stampate e in edizione limitata, felpe e t-shirt, e  merchandising originale quale spille, patch, poster e oggettistica varia oltre a libri e materiale informativo.

Un evento eccezionale quindi che andrà ad incrementare ulteriormente il paesaggio già molto variegato della scena artistica di Miami e la storia dei graffiti in questo contesto così ricco, non poteva di certo mancare. 

Nell’attesa di poter visitare  il museo non rimane che segnare in agenda l’appuntamento:  un mezzo per crescere culturalmente ampliando gli orizzonti artistici. 

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