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CitizenM, l’hotel per i viaggiatori dinamici dal budget contenuto ma che non vogliono rinunciare a confort, arte e design, ha aperto la sua prima location a Miami.
Lo ha fatto a Downtown nella zona di Brickell: la wall street della città tropicale.
L’hotel, dal concept particolare è frutto dell’ingegno di Rattan Chadha, collezionista d’arte moderna e contemporanea di origini indiane, naturalizzato olandese. Con un trascorso da imprenditore tessile Chadha, memore dei viaggi di lavoro con i suoi dipendenti che non amavano soggiornare in hotel economici perchè sterili e poco confortevoli, ha deciso di vendere il suo colosso -Mexx- per creare la catena citizenM.
La filosofia con la quale Rattan Chadha si è approcciato alla realizzazione degli hotel, coadiuvato dall’ingegno di Rob Wagemans, architetto olandese, fondatore e direttore creativo di Concrete Architectural Associates, è sintetizzabile nel motto di Chadha: “After all, Earth without “art” is just “eh”.
Una filosofia che deve avere incontrato perfettamente il gusto del moderno viaggiatore tanto che dopo l’apertura del primo hotel ad Amsterdam, nel 2008, ne sono seguite molte altre: in Europa (Londra, Copenhagen, Rotterdam, Parigi, Amsterdam, Glasgow, Zurigo); in Asia (Taipei, Kuala Lampur) e in America (Boston, New York, Seattle, Washington DC, Los Angeles, San Francisco, Chicago).
Fra le mete predilette di un collezionista d’arte non poteva mancare Miami, la città americana dell’arte, che negli ultimi venti anni ha saputo rubare la scena a New York e Los Angeles. Il merito va innanzitutto alla fitta rete di artisti che abitano la città, crocevia delle Americhe, ma anche all’inaugurazione, vent’anni fa di Art Basel/Miami Beach: la gemella invernale della fiera estiva che ogni anno raduna a sè il mondo dell’arte nella cittadina svizzera.
citizenM-Brickell è solo il primo dei tre hotel che apriranno a Miami: entro fine novembre aprirà il secondo citizenM vicino alla Freedom Tower e alla celebre sede degli Heat mentre il terzo progetto sarà ultimato nel 2024 sulla Lincoln Road, a Miami Beach.
Con gli hotel citizenM Chadha, ha sintonizzato gli interessi artistici personali alla modernità e alla velocità del moderno viaggiatore, elaborando un concetto di hotel accessibile ma di lusso che sfrutta al 100% la funzionalità della camera, L’abitabilità della camera in particolare è un concetto che rimanda vagamente alle considerazioni dello spazio -fatte in tempi non sospetti- dal futuristico architetto milanese Joe Colombo. Un concetto concepito come ambiente nel quale dormire, senza rinunciare alla tecnologia avanzata -è possibile gestire i colori di camera e bagno grazie all’applicazione di citizenM- alla qualità pregiata della biancheria e al design minimal dell’ambiente, che relega agli spazi comuni -colorati e conviviali, tecnologici ma ricchi di spunti culturali di arte e libri- il compito di fungere da spazio confortevole e dinamico, domestico e persino famigliare. Non è inusuale vedere gente rilassata in pantofole che sorseggia un cocktail affacciata su una delle vie più dinamiche di Downtown o che lavora a computer sul balcone che guarda sullo splendido giardino selvaggio in cui silenzio e natura convivono in armonia.
Se il concept dell’hotel accomuna tutti i citizenM hotel a caratterizzare ogni singolo hotel è l’arte. Per la realizzazione di tutti gli hotel citizenM infatti la proprietà indice anticipantamente un bando al quale partecipano decine di artisti: ai dieci selezionati spetta il compito di arredare gli ambienti, i suppellettili e le pareti e di personalizzare la facciata esterna per creare un dialogo costruttivo fra il luogo e l’ospite. Oltre a vincere un premio i denaro gli artisti hanno la possibilità di essere conosciuti a livello mondiale.
La facciata psichedelica “ Cosmic Collection” del citizenM-Brickell, ben visibile nello skyline di Miami, nonostante l’hotel non sia fra i più elevati della città, è stata realizzata da Jen Stark: artista nata e cresciuta a Miami ed ora residente e Los Angeles.
Ad accogliere invece l’ospite all’ingresso dell’hotel sono i colori caleidoscopici di Good Life: il murales realizzato da Lakwena Maciver. Good Life rappresenta anche il mantra della città e vuole predisporre l’ospite ad assaporare la qualità della vita di Miami e l’indole dei suoi abitanti, già percepibile dalla estrema gentilezza del personale dell’hotel: sempre disponibile ad aiutare il cliente per qualsiasi evenienza, necessità o curiosità.
Alla destra dell’ingresso c’è l’opera Le Bouquet di Yann Leto, che rappresenta due pugili il cui compito è, come ci racconta il manager di citizenM-Brickell, Michael Stefanakis: ”quello di fare emergere una riflessione in merito ai quattro elementi chiave della natura umana: la paura, il rispetto, il vizio e la sfida”.
Al secondo piano dell’hotel, c’è la postazione per il self check-in che, grazie all’applicazione citizenM -vincitrice di numerosi premi- è effettuata dall’ospite in completa autonomia.
Al secondo piano si concentra anche la vita sociale dell’hotel (insieme al rooftop con piscina, attualmente in fase di completamento) grazie alla zona bar, alla stuzzicheria, dove ogni mattina è possibile fare colazione o gustare un boccone durante la giornata e al grande ed accogliente salotto. L’ospite, uscito dall’ascensore al secondo piano, si trova immerso nell’opera “Variations of her movements -exploding and exploring (forward-facing woamn and her companion;the scrotum flower” di Theresa Chromati: un inno al viaggio e alla sua destinazione, che da inizialmente sconosciuta diviene fonte di ottimismo e speranza.
Oltre a quest’opera il secondo piano dell’hotel è un ricco e variegato puzzle di opere d’arte fra le quali ci sono, fra le altre: Hot Potato Mess di Alex da Corte, Ambition di Leigh Ruple Superstar di Marco Walker, It’s hard to See from Where I Am Standing, di Henry Gunderson e la AVL Skull dell’Atelier Van Lieshout: un angolo di design nel quale è possibile isolarsi per una telefonata o un lavoro che richiede particolare concentrazione.
Se per l’aspetto artistico Chadha si è rivolto a svariati artisti, che hanno personalizzato anche le pareti di ogni camera da letto e i corridoi -nei quali le moquette riportano la planimetria della città- per l’arredamento si è affidato alle mani esperte di Vitra che accoglie gli ospiti a partire dalla lounge che ospita, oltre alle opere d’arte, ai libri e ai Mac messi a disposizione degli ospiti, le iconiche Eames Lounge Chairs cadenzate alle colorate Eames Fiberglass dalla fantomatica struttura a Tour Eiffel della DAR (Dining Height Armchair Rod Base).
In un ambiente come questo è difficile non sentirsi a proprio agio.
Per gli ospiti che invece necessitano di spazi di lavoro dedicati nei quali poter fare riunioni e conferenze in completa privacy, il citizenM -Brickell, mette a disposizione otto incantevoli sale riunioni di societyM, dalla capienza variabile che offrono stile, tecnologia e caffè -Nespresso- illimitato, per far fluire le idee durante gli incontri di lavoro.
Per coloro i quali volessero poi approfittare della location tropicale per godere del mare e del sole, non è difficile unire l’utile al dilettevole poichè citizenM-Brickell mette a disposizione degli ospiti una spiaggia privata sull’iconica Lincoln Road a Miami Beach, nel mezzo del famoso quartiere Art Deco.
Per ogni ospite inoltre, che soggiorna per due o più notti, e che rinuncia alla pulizia quotidiana della camera, per ogni notte l’hotel dona 3 euro all’associazione di beneficenza citizenMovement che punta sull’accorciamento delle distanze tra le persone offrendo alle popolazioni più disagiate il dono della mobilità grazie alla donazione di biciclette.
Non vi rimane che fare tappa a Miami per lasciarvi avvolgere dall’atmosfera di citizenM-Brickell appropriandovi delle “good vibes” della città e godendo dell’arte nel lusso di un hotel accessibile.