Al via la XIII edizione di FabrianoInAcquerello, il più grande evento internazionale interamente dedicato all’acquarello

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L’inizio ufficiale di FabrianoInAcquarello, 2022, l’evento artistico interamente dedicato alla pittura ad acqua su carta,  è tornato quest’anno in presenza dopo due anni di pandemia. La sede dell’evento di quest’anno -vista la numerosa partecipazione di un pubblico internazionale  sempre più ampio- è stato il FICO Convention Hall nella città di Bologna. Bologna, con le sue architetture fra le quali le famose Torri degli Asinelli e la Piazza Maggiore,  è stata una piacevole meta turistica da esplorare per tutti i partecipanti che hanno deciso di coniugare l’utile al dilettevole approfittando della convention per visitare la città, in compagnia di un buon bicchiere di vino, in perfetto stile italiano.

Dopo i saluti di benvenuto ad opera della visionaria  Anna Massinissa -ideatrice dell’evento, curatrice e direttrice artistica di “InArte” e senza la quale questo evento oggigiorno non sarebbe possibile- ha presentato il primo artista ufficiale della giornata: Didier Brot, al quale Anna Massinissa ha rivolto un caloroso ringraziamento per il suo straordinario aiuto offerto  nell’organizzazione dell’evento

Quest’anno per la prima volta, l’azienda  Fabriano, sarà il main sponsor dell’evento e la cartiera Fabriano sarà l’unica fornitrice ufficiale della carta utilizzata per tutte le sessioni dimostrative. Saranno invece numerosi i brands, di pigmenti e di pennelli,  italiani e internazionali, che proporranno nell’arco dell’intera convention numerose dimostrazioni pratiche attraverso gli stile e le tecniche di alcuni dei più importanti acquerellisti internazionali.

Didier Brot’s demonstration for Windsor and Newton

Fra questi, ad aprire le danze della convention, c’è stato Didier Brot: ambasciatore di Windsor e Newton e membro della prestigiosa American Watercolor Society. 

Per la sessione dimostrativa giornaliera l’artista ha realizzato un ritratto eseguito esclusivamente con tre colori: Aqua Green, Cobalt Tourquoise e Mars Black,  al quale ha addizionato del carboncino liquido per enfatizzare la tonalità del nero. “L’esperienza consolidata negli anni e la sua conoscenza tecnica hanno fatto si che quest’ artista lasciasse un segno indelebile nel panorama della pittura ad acquarello”, sostiene Anna Massinissa. La sua straordinaria conoscenza tecnica gli ha consentito, durante la dimostrazione, di realizzare un immagine frutto della pura immaginazione e per la cui realizzazione si è affidato ai nuovi pennelli proposti da Windsor & Newton. Il brand, conosciuto per la qualità dei colori ad acquarello, ha affiancato la produzione di  una linea di pennelli sintetici professionali disponibili in una varia gamma di forme. 

Thomas Schaller ‘s master demo presentation

L’architetto Thomas Schaller, è fra i volti  più conosciuti e amati dai partecipanti, merito questo dovuto anche all’incessante loquacità con la quale l’artista interagisce con il pubblico. “Thomas Schaller è un artista straordinario in grado di stupire ogni volta grazie alla profonda conoscenza tecnica – derivante dallo studio dell’arte e della architettura- e alla profondità delle riflessioni che mette in atto” ha dichiarato Anna Massinissa. 

Per poter spiegare il significato dell’arte per Schaller è necessario considerare il disegno come  “la pietra miliare” sulla quale si basa la composizione. “Senza un buon disegno di base non può esserci un’opera soddisfacente”, dichiara l’artista che prima di realizzare l’opera finale compone molteplici sketches preparatori nei quali appunta la filosofia che sta alla base del suo concetto di arte. La sua filosofia di pensiero si basa sul fatto che il disegno è la concettualizzazione visiva che si basa sull’idea di costruzione di linee come intresezione del tempo. Per Schaller ogni linea  assume significati specifici e interconnessi: le linee verticali rappresentano il passato e si intersecano alle linee orizzontali che rappresentano la tensione fra il presente e il futuro mentre  le linee oblique rappresentano l’azione indipendente della natura sulla vita. Thomas Schaller, non si è limitato  a fare una dimostrazione tecnica dell’acquarello -medium che ha sempre privilegiato nella realizzazione dei progetti architettonici- ma affronta aspetti intrinseci al processo mentale, prima ancora che artistico, che spaziano a 360 gradi e che esprime magistralmente in corso d’opera nella realizzazione dell’acquarello. Scheller adora lavorare sia in plein air che in studio ma la protagonista indiscussa del suo modo di concepire l’arte è sempre l’immaginazione, che -frutto della pluridecennale esperienza architettonica- gli consente di creare paesaggi immaginari in maniera solida e realistica. La dimostrazione di oggi ne è l’esempio: in un paesaggio marino le colonne romane sono sormontate da una struttura moderna resa in maniera totalmente credibile grazie all’abilità della costruzione del disegno e all’utilizzo magistrale che fa dei di valori tonali e cromatici.  Secondo l’artista non è sensato pensare di copiare le opere di altri artisti perchè l’atto del disegnare, così come quello del dipingere, sono processi insiti nel DNA di ogni singolo individuo e pertanto tendono a mettere in risalto punti di vista strettamente personali. RIbadendo l’importanza dei valori tonali, nella definizione della composizione, Schaller dichiara che nessun altro medium è attraente come l’acquerello come perchè offre la possibilità di dipingere solo le ombre in quanto il bianco del foglio costituisce per sua  stessa natura il punto di luce più luminoso. 

The final painting of Massimiliano Iocco’s brushes demo for Borciani e Bonazzi

L’eleganza della pittura di Massimiliano Iocco anticipa la sua fama e in occasione dell’evento ha realizzato una dimostrazione per l’azienda Borciani e Bonazzi che, dal 1951, realizza pennelli interamente made in Italy. Per la realizzazione di un paesaggio in plein air tratto da uno stralcio dell’Isola di Favignana recentemente visitata,  Iocco ha utilizzato i pennelli sintetici della serie “Unico e Infinito”. Un nome attribuito non a caso e che mette in risalto le peculiarità tecniche del prodotto: precisione, compattezza, versatilità e grande serbatoio grazie alle fibre morbide che consentono di trattenere grandi quantità di acqua senza perdere in definizione della punta. Per la dimostrazione sono state utilizzate due versioni:  quella Liner (della serie 856, con la punta a fiamma extra long) e quella  Mini (serie 855, dalle medesime proprietà del Liner ma in formato più piccolo). 

Iocco, con una rapidità di esecuzione incredibile ha dimostrato come la capacità del serbatoio delle fibre morbide del pennello consentono di eseguire contemporaneamente sia i lavaggi iniziali che la finitura dei dettagli più sottili, lavorando ottimamente sia in pressione che di punta,  con un importante risparmio di tempo ed energia. 

Giovanni Balzarini and some of his painting showed during his workshop

FabrianoInAcquerello non è solo una convention sull’acquerello nella quale i partecipanti possono  interagire con alcuni fra i più grandi protagonisti nella scena mondiale dell’acquarello, ma offre anche la possibilità di praticare vere e proprie sessioni di workshop pratici, durante i quali agli esercizi proposti in parallelo dai vari maestri acquerellisti seguono le sessioni critiche sotto l’occhio esperto dei maestri che dispensano consigli e suggerimenti.  È questo il caso di Giovanni Balzarini che per l’occasione ha realizzato un workshop nel quale ha mostrato l’importanza del disegno “Alla Prima” in acquerello Mediante semplici esercizi giocati inizialmente sui soli valori tonali in scala di grigio, l’artista ha in seguito realizzato la medesima composizione inserendo i valori cromatici. “Consiglio di approcciarsi a questo sistema di lavoro perchè consente di mettere a fuoco i concetti base dell’arte, come  le proporzioni, valori tonali e quelli cromatici. Inoltre disegnando direttamente con il pennello avrete la possibilità  di focalizzare le dimensioni degli oggetti e le loro relazioni”, ha dichiarato Balzarini che al termine del workshops ha mostrato alcuni lavori complessi realizzati nel tempo e per la cui realizzazione impiega anche un mese di lavoro. 

L’artista Felice Feltracco è un’acquerellista devoto alla costante ricerca dei migliori materiali e strumenti artistici. A tal proposito, sulla base delle esigenze artistiche personali ha messo a punto una serie di pennelli (in collaborazione con Tintoretto) e di colori del tutto innovativi, i Creamy Water. I Creamy Water sono degli acquerelli in crema molto fluidi e stabili che consentono di stendere il colore senza doverlo prima rigenerare. Questo consente una migliore pigmentazione del colore sulla carta e, grazie allo speciale dosatore ispirato al mondo della cosmesi,  evita la dispersione delle componenti tipiche dei tubetti, per esempio. Feltracco nella sua demo -bagnato su bagnato- ha dipinto un tipico paesaggio boschivo notturno -che normalmente realizza in verde: “un colore molto complesso” dichiara l’artista-  ispirato dalla serie francese Black Spot in onda su Netflix. L’artista ha particolarmente apprezzato i toni noir al punto da recarsi personalmente sui luoghi originali della serie per scattare fotografie con le quali ha poi realizzato i suoi dipinti. Nella realizzazione dell’opera con l’uso dei Creamy Water ha usato diversi pennelli sintetici, tra questi:  il n. 1407, caratterizzato dalle fibre lunghe e da un estrema versatilità: è eccellente sia nella stesura delle linee più fini che quelle più spesse e garantisce precisione del tratto poiché segue perfettamente la pressione data dalla mano; e il n. 853 della linea Feltracco Acquamarina, caratterizzato dall’elevata elasticità che consente il controllo preciso della pennellata. 

From left, Anna Massinissa and Felice Feltracco at the end of his demonstration for Acquarelli D’Autore.

Addentrasi negli aspetti tecnici dei materiali utilizzati dagli artisti è sempre argomento di grande fascino. L’azienda spagnola Escoda, leader nella produzione dei pennelli per belle arti in occasione di FabrianoIn Watercolor ha presenziato con la partecipazione di Josep e Richard Escoda: i pronipoti del capostipite che ha fondato l’azienda a Barcellona, nel 1933. I membri della famiglia Escoda oltre a raccontare la storia dell’azienda, hanno mostrato al pubblico la tecnica usata per assemblare i pennelli, che segue tutt’ora l’antica tradizione di famiglia.  Un mestiere il loro che si tramanda di generazione in generazione e che, a quasi un secolo dalla fondazione dell’azienda, realizza interamente a mano tutto il processo di assemblaggio. Una storia ricca di fascino di storia e di fascino perchè, come ha dichiarato Michael Solovyev: “Si può percepire la passione e l’amore con i quali questi pennelli sono realizzati  semplicemente tenendoli fra le mani”. 

Alla dimostrazione pratica dei pennelli, ad opera di alcuni grandi watercolorists internazionali, che hanno utilizzato alcune serie di pennelli appositamente studiati per l’acquerello, fra e quali: la serie Perla, Aquarium, Ultima, Prado e Chronos. I pennelli Escoda offrono prestazioni eccezionali e sono in grado accontentare ogni artista perchè oltre a lavorare in maniera egregia su ampie campiture sono estremamente precisi nella definizione dei dettagli, A mostrare la versatilità dei pennelli,  Escoda ha inviato alcuni illustri artisti internazionali, fra questi : Lea Nixon (Inghilterra), Johnny Patramanis (Grecia) e Atul Panase (India) e Michael Solovyev (Canada) che ha dichiarato:” è possibile percepire la passione e l’amore con i quali questi pennelli sono pensati e realizzati, semplicemente prendendoli fra le mani”.

The Escoda brushes team’s demonstration. From left, Atul Panase, Josep Escoda, Lea Nixon, Michael Solovyev, Richard Escoda and Johnny Patramanis

L’ultimo artista della giornata formativa è stato l’entusiasmante Javier Gomesoto che a ha realizzato la dimostrazione figurativa di Mahatma Gandhi. Lo ha fatto in maniera anti-convenzionale limitandosi ad utilizzare i pennelli il meno possibile soprattutto nella realizzazione del background ottenuto con l’impiego di panno-carta, spugne, gomma per cancellare e un piccolo utensile in ferro per graffiare la superficie del foglio alla ricerca dei punti luce. Il risultato è stato un tripudio di colori che l’artista ha dosato in maniera bilanciata alternando colori più caldi a colori più freddi concentrati in modo particolare sul viso per metterne in evidenza i “planes of the head” e creare tridimensionalità all’immagine. Nell’opera di  Gomesoto c’è una forte componente simbolica resa non solo dalla figura di Gandhi ma anche dalla colomba rappresentata in maniera molto particolare dall’artista che ha dipinto le ali come fossero foglie di ulivo. Un altro simbolo di pace che va ad aggiungersi alla scritta finale che ha suscitato l’ovazione del pubblico: “Breath of Peace”.

Javier Gomesoto’s painting demonstration, “Breath of Peace”

Il tema della pace è un argomento molto sentito durante FabrianoInAcquerello e sono molteplici i riferimenti alla pace, a partire dall’esposizione delle opere realizzate in questi tempi di guerra dall’artista ucraina Victoria Gregoreva, allo speech di apertura ufficiale della convention, dove Anna Massinissa, supportata da Laurin McCracken, Didier Brot, Gabriele Mazzara e Pierre Guidetti. Durante lo speech la Massinissa e Mazzara hanno sottolineato l’importanza del ritrovarsi e condividere i principi universali dell’arte che devono essere garantiti a tutti in quanto patrimonio universale dell’umanità. 

(on the title: The Official Opening of FabrianoInWatercolor, 2022 (from left) Laurin McCracken, Didier Brot, Gabriele Mazzara, Anna Massinissa e Pierre Guidetti)

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