La città di Miami celebra la Miami Art Week con the Order of Importance, di Leandro Erlich.

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La città di Miami celebra la Miami Art Week con la monumentale installazione site-specific the Order of Importance -Ordine di Importanza- ad opera dell’artista concettuale argentino Leandro Erlich. 

L’installazione temporanea, interamente in sabbia, rappresenta il traffico di Miami Beach nel XXI secolo: 66 veicoli a a grandezza naturale, tra i quali macchine e camion, in coda ad uno stand immaginario. L’opera rimmarrà allestita fino al 15 Dicembre. 

Una installazione voluta dalla città di Miami, che da sempre è impegnata nel sostenere e sviluppare programmi di qualità, volti a migliorare le istituzioni e le infrastrutture culturali e turistiche di Miami Beach con programmi di arte pubblica fra i più progressivi del paese. 

La curatrice dell’installazione, che ha lavorato in stretta collaborazione con la responsabile degli affari culturali della Città di Miami Beach, è la rinomata Ximena Caminos,  che in merito al ruolo di curatrice dice: “il mio obiettivo è quello di creare atti di agopuntura urbana che sfruttino la forza dell’arte come strumento di cambiamento per promuovere l’impollinazione incrociata di idee e l’impegno civico attraverso il pubblico”. Ximena Caminos ha una lunga esperienza alle spalle: ex direttrice artistica e presidente di Faena Art & Partner e CCO del pluripremiato gruppo Faena (nonchè ex-moglie del man in white,  Alan Faena) è  stata recentemente nominata Artistic Visionary Planner per The Underline, il più grande progetto di arte pubblica degli Stati Uniti. A proposito ddi Leandro Erlich, Ximena Caminos ha dichiarato: “Erlich ha una straordinaria capacità di incoraggiarci a fare una pausa di riflessione su come vediamo il mondo che ci circonda. L’opera è l’immagine di una Pompei contemporanea o una reliquia futura, che allude anche alla nostra fragile posizione nella grande tela universale.“ 

L’opera, il record in termini di grandezza per l’artista argentino che combina elementi di architettura, scultura e teatro, vuole fermare lo sguardo dello spettatore su ciò che lo circonda: una pausa di riflessione sul mondo a proposito del quale l’artista dichiara: “Il cambiamento climatico e le sue conseguenze non sono più una questione di prospettiva o di opinione poichè la crisi climatica è diventata un problema oggettivo che richiede soluzioni immediate e in qualità di artista, sono in costante lotta per rendere le persone consapevoli di questa realtà”. 

L’artista di livello internazionale vanta installazioni ed opere esposte sia in musei che in collezioni private ed è diventato il primo artista non cinese ad occupare l’intero spazio espositivo presso il CAFAM -Central Academy of Fine Arts di Pechino- con lo spettacolo The Confines of The Great Void. 

Un’opera di surreale bellezza e poesia oltreché un invito a riflettere realizzato in una delle mete turistiche per eccellenza, impegnata in prima fila per la tutela del mare e dell’ambiente.

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