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Jennifer, Jacob e Melissa, rispettivamente sorella e marito e moglie hanno condiviso l’amore per la geometria nella sua forma artistica ed architettonica.
Jennifer, prima di trasferirsi nel Maine dove adesso risiede, è stata per diversi anni artista della Fountainhead. La sua arte è una sorta di ricerca del dettaglio tra forme geometriche di oggetti di uso quotidiano, luci della penombra e paesaggi. Ha all’attivo molte esposizioni, l’ultima delle quali a Berlino ed è attualmente rappresentata dalla Dowling Walsh Gallery di Rockland.
Jacob invece, oltre ad essere artista come la sorella (ha esposto sia i progetti dei mobili che i suoi acquarelli, presenti ovunque anche nell’abitazione) è insegnante alla facoltà di architettura, ed ha progettato e realizzato con la moglie Melissa (anche lei architetto che ha conosciuto all’università) la Brillhart House: una splendida costruzione contemporanea immersa nella natura rigogliosa del centenario Spring Garden District.
Completata nel 2014, la Brillhart House è una di quelle case che se non hai il numero civico corretto ed un ottimo navigatore è difficile da vedere, eppure se si ha la fortuna di arrivare dall’angolazione giusta è altrettanto difficile non notarla perchè è una mosca bianca, che bianca non è, perchè è completamente rivestita in legno, in una delle zone più vecchie di Miami. La progettazione della casa, che ha fatto di questa costruzione un inno all’architettura modernista fatta con criterio, ha semplicemente soddisfatto alcuni criteri di scelta, dicono i Brillhart: “Rispetto dei canoni architettonici del contesto, senso di riservatezza, rispetto della natura e budget limitato”.
La Brillhart House è una combinazione vetro e acciaio ed elementi eco-sostenibili come il legno, raccolto e conservato dal padre di Jacob nella sua azienda nello New Hampshire di cui è originario.
L’utilizzo di acciaio e vetro è un’alternativa all’uso del calcestruzzo con una sovrastruttura che semplifica l’assemblaggio, riduce i costi e i tempi di costruzione, oltre a rispettare l’ambiente.
Con una superficie calpestabile di 1581 square feet la Brillhart House si è ispirata a due stili architettonici tradizionali rivisitati in chiave moderna: quello vernacolare, in termini di efficienza energetica, capacità di adattarsi alle condizioni peculiari derivanti dai cambiamenti climatici in relazione alle risorse disponibili, e quello dell’architettura Florida Cracker e del Dog Trot in termini di ripartizione delle zone, semplicità, razionalità ed efficenza. Un rifugio tropicale nel centro di Miami con qualche caratteristica peculiare: è composta da una sovrastruttura in acciaio e vetro spessorato sorretta da 12 travi in ferro a vista, ed elevata un metro e mezzo da terra (5’), con quattro serie di porte scorrevoli in vetro che permettono alla casa di essere completamente aperta quando lo si desidera. Sull’esterno due grandi portici (quello posteriore e quello anteriore composto da ante in legno chiudibili che garantiscono ulteriore privacy) danno sullo splendido giardino, predisposto nel rispetto delle palme antecedenti la costruzione, e arricchito con piante selezionate che ne costeggiano il perimetro e la costruzione, isolandola dal resto, pur essendo totalmente in connessione con l’ambiente circostante.
Un edificio fatto con i crismi di un tempo, in una zona d’America poco votata alla scelta del calcestruzzo e nella quale la scelta delle finiture dettata da un budget limitato, non ha minimamente intaccato la riuscita del progetto, premiato da riviste internazionali come uno dei 100 progetti Top degli Stati Uniti d’America.
La casa ideale nel posto ideale, e mentre la casa si prepara alla vendita, tramite la Compass di Gary Feinberg, al costo di $1.999.999 (neanche tanto a ben vedere) Jacob e Melissa si apprestano a costruire la versione 2.0 della Brillhart House alle Bahamas secondo il modellino allestito nel soggiorno.
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