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Lo Slow Art Day è un evento artistico globale che mira ad incoraggiare le persone a scoprire da soli la gioia di guardare e amare l’arte. In considerazione del fatto che è stato scientificamente provato che il tempo medio passato di fronte ad un’opera d’arte è di circa 27 secondi si evince il fatto che è la qualità la componente che conta, non la quantità.
L’iniziativa parte da Phil Terry nel 2008 che decide di fare un esperimento che possa aiutare a cambiare la prospettiva di vista di un’opera d’arte: non guardare opere nell’insieme ma concentrarsi su determinate opere in modo da riuscire a cogliere le sfumature che altrimenti sfuggirebbero. I feedback sono stati talmente positivi da portare Phil Terry a creare un movimento su scala mondiale, lo Slow Art Day.
L’iniziativa, totalmente contro tendenza rispetto all’ottica socio-postabile attuale, ha visto partecipare musei da tutti il mondo, Antartide inclusa, che hanno organizzato oltre 1.500 eventi nella Giornata Slow Art, fissata per quest’anno al 6 Aprile. L’iniziativa, fatta in collaborazione tra il museo aderente e lo Slow Art Day, consiste in un determinato numero di pezzi d’arte selezionati dal curatore del museo che i visitatori sono tenuti ad osservare un tempo prestabilito, al termine dei quali segue una discussione.
I musei che fin ora hanno partecipato all’iniziativa sono il Patricia & Phillip Frost Art Museum-FIU che attiverà una modalità particolare che abbina lo yoga, della professoressa della FIU Dr. Andrea Seidel, alla pittura Mandala, mentre la discussione sulle opere d’arte in mostra saranno chiuse dall’attività di ricerca della consapevolezza con il responsabile del programma di benessere della FIU, Nathan Burandt e il Wolfsonian Museum di Miami Beach che ha in programma una giornata tutta da scoprire.
