L’iconico brand di trenini Lionel e il Lionel Collectors Club of America a Chicago per la Convention annuale.

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Se nell’immaginario collettivo il trenino è arrivato in tutto il mondo, tramandato di generazione in generazione come gioco legato alle tradizioni americane, il merito oltre che della Coca Cola che lo ha inserito nelle sue pubblicità negli anni 80 e con la quale ha lavorato in partnership per la costruzione di più modelli a tema, è certamente quello  di Lionel.

Conosciuto per pura casualità a Chicago, questa affascinante realtà è immediatamente entrata nelle corde mie e della mia famiglia e siamo diventati ovviamente membri del club.

La storia, come ci racconta Al Kolis, Presidente uscente e CEO del Lionel Collectors Club of America comincia molti molti anni fa a New York, da Joshua Lionel Cowen, un giovane imprenditore che in occasione del Natale decide di esporre, come parte integrante della vetrinistica, un trenino. È solo quando la gente entra e chiede di poter acquistare il treno anzichè la merce in vendita che Lionel decide di cominciare a costruirne. Ha così inizio la storia dell’iconico trenino Electric Express di 17 once e mezzo, originariamente assemblato in un loft sulla Manhattan Murray Street.

Da allora, tra cambi di struttura e cessione di capitali molte cose sono cambiate, a partire dalla produzione che dal 1980 si è spostata, prima parzialmente poi totalmente, dal America al Messico e poi alla China, sempre operando in conformità ai precisi standards definiti dalla Lionel Corporation L.L.C. Allo stesso modo l’immagine del trenino ha assecondato i tempi, evolvendosi in treni più complessi con circuiti in grado di generare suoni pre-registrati, di registrare video e di essere gestiti con controllo remoto scaricando applicazioni da iPhone e tablets.

Nonostante tutto ciò Lionel, nei suoi oltre 100 anni di storia, è  un marchio  che all’oggi ha saputo  radunare grandi e piccini nel Lionel Collectors Club of America LLCA 

Nato 48 anni fa il club conta oggi circa 8500 membri in tutti gli Stati Uniti. Ogni anno, in una città differente, spesso dove c’è la possibilità di scoprire una parte di storia relativa al treno, viene organizzato un meeting di una settimana. Il ventaglio di persone che lo compone è vasto: dal semplice appassionato all’esperto cultore, dal medico, all’ingegnere, da chi ha partecipato alla progettazione del Black Hawk (elicottero militare) al chimico, dal papà e figlio ai nonni in pensione con i nipotini, che hanno avuto la fortuna di appassionarsi all’arte del treno e che, con l’occasione dell’incontro annuale, condividono una settimana in allegria e spensieratezza con l’opportunità di conoscere e vedere qualcosa di nuovo. Ma il raduno annuale è anche un mezzo per rivedere i vecchi amici e incontrarne di nuovi. Vivere questo meeting dà la sensazione di essere in famiglia. Ovviamente c’è la possibilità di comprare o vendere un modellino di difficile appannaggio sul comune mercato, toccando saltuariamente cifre astronomiche che arrivano a sfiorare i 100.000 dollari come è successo tempo fa, o più semplicemente di comprare un modellino da tenere nella scatola per guardare e fantasticare un pò. Il picco del collezionismo di trenini Lionel è stato nel 1980.

Ma il Lionel Collectors Club of America che conta comunque molti appassionati anche nel resto del globo, Italia compresa, è molto più di questo e con l’obiettivo di mantenere in vita un’oggetto divenuto icona americana fra i giocattoli, cerca di rafforzare il rapporto interazione-hobby-carità, dove per carità si intende la destinazione dei proventi ad enti di beneficenza e l’organizzazione di eventi per bambini malati. L’anno scorso Tommy, un  bimbo appassionato di treni di 7 anni affetto da leucemia dall’età di 2 anni, durante il periodo intenso di cure alla domanda If you could be anything for a day, what would it be? “Se potessi essere qualsiasi cosa per un giorno, cosa ti piacerebbe essere? ha espresso il desiderio di poter essere capo treno. LCCA si è preso a cuore il desiderio di Tommy e lo ha realizzato: con un itinerario studiato per l’occasione Tommy è stato capotreno del Tacoma Rail ed ha suonato la tromba del treno tutto il giorno. L’esperienza che ha provato rimarrà nel cuore di Tommy e di quanti hanno partecipato alla sua gioia per sempre.  Ci sono tanti bambini come Tommy e studi medici hanno evidenziato l’influenza benefica del treno sull’autismo: il suo movimento scandito li rassicura e li tranquillizza. Così oltre a regalare emozioni che rimangono con noi per tutta la vita, LCCA aiuta i bambini a ritrovare  il sorriso.

Quest’anno meta dell’LCCA Annual Conventions and Toy Train Shows è stata Chicago, ed è stata una settimana ricca di eventi: Lunedi, l’Illinois Railroad Museum, il più grande museo ferroviario degli Stati Uniti d’America, con l’esclusiva opportunità di vedere i cinque vagoni posteriori non accessibili al pubblico. Martedì i membri hanno fatto la crociera al tramonto lungo il fiume e sul lago Michigan. Mercoledi visita alla Regina dei treni di Chicago, Ellaine Siles della Huff & Puff Industries Ltd. che si occupa di progettazione, produzione e installazione di ferrovie modello Indoor & Outdoor personalizzate e display natalizi su scala nazionale, che annovera tra i clienti Tiffany e l’Hancock Center. Ellaine ha aperto la sua dimora, The Wandering Tree Resort nata ai piedi di un castagno, ai membri del LCCA che hanno avuto la possibilità di vedere l’installazione della Chicago in miniatura, ideata con il figlio in onore del defunto marito appassionato di treni, Oltre a questo la Place de la Musique della San Filippo Estate con la sua ricca collezione di miniature e strumenti musicali, fra i quali l’organo a canne più versatile mai costruito al mondo con la consolle modellata sull’originale del Paradise Theatre di Chicago. Giovedì prima visita all’Illinois Live Steamers con i suoi treni in miniatura perfettamente in scala che trasporteranno in giro nella tenuta i membri del LCCA e il Chicagoland Lionel Railroad Club (CLCR), club privato che si occupa di treni Lionel a scartamento ridotto ricevendo l’ambito premio Lionel di Ambasciatore del Club dell’Anno sia nel 2016 che nel  2017. Venerdi la giornata è iniziata con la visita  al Museo della Scienza e dell’Industria (MSI) fra i musei scientifici più grandi al mondo. Rinnovato dopo 60 anni nel 2002 il museo è stato riaperto con una superficie aumentata del 50% ed è sede dal 1941, della Transportation Zone che contiene esposizioni permanenti come la The Great Train Story che con i suoi 330 metri quadrati una contiene replica dello Stephenson’s Rocket e del 999 Empire State Express, locomotive a vapore in grado di superare le 25 migli/orarie la prima e le 100 miglia/orarie (160 km/h) nel 1893, la seconda. Secondo appuntamento della giornata tour di Chicago in bus e stop alle principali attrazioni della città fra le quali la Union Square, definita “America’s Last Grand Railroad Station”, ultima grande stazione ferroviaria d’America con la sala d’aspetto in stile Beaux Arts. Fine della giornata con il tour in battello dello per ammirare lo skyline di Chicago ricco di storia architettonica. Ultima tappa “turistica” della settimana l’ Art Institute of Chicago con i due grandi leoni in bronzo che fiancheggiano l’ingresso e che con oltre 300.000 capolavori, che spaziano dall’arte cinese a quella contemporanea è tra i musei più interessanti degli USA.

Sabato giornata aperta al pubblico con possibilità di diventare membri del club (anche online al sito: www.lionelcollectors.org) cerimonia di chiusura e festeggiamenti.

Oltre a tutto questo corsi, seminari e incontri, pianificati sull’arco dell’intera settimana che  hanno celebrato il più grande hobby del mondo con l’immancabile presenza di Angela Trotta Thomas, che da oltre 25 collabora con il LCCA con i suoi iconici dipinti, ma che vista l’importanza merita un articolo a sé stante.

E seppure il National Registry of Historic Place non abbia mai designato una targa in favore della Lionel LLC che con le sue confezioni arancio e il suo logo ha fatto giocare insieme grandi e piccini, il marchio rimarrà sempre nel cuore di chi, con quei trenini, ha sognato e sa sognare ancora.

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