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“Non crediamo che il talento sia il punto nell’arte e a tal proposito, ogni anno vi offriamo la possibilità di imparare da alcuni dei migliori artisti internazionali che vi consentiranno di migliorare drammaticamente le vostre abilità”, ha dichiarato Eric Rhoads nel discorso di apertura del Beginner/Refresher ’s day che precede la terza edizione di Watercolor Live.
L’evento, interamente dedicato all’acquerello e che ha visto la partecipazione di 31 paesi, è stato presentato in collaborazione con Kally Kane, PleinAir Magazine and American Watercolor Weekly Editor-in-Chief e volto noto della grande famiglia di Streamline Publishing.
Il beginner/refresher day rappresenta sempre una grande occasione per affinare i pensieri e le modalità di approccio a questo emozionante medium pittorico.
È stato Gabriel Stockton, membro di giuria del Salmagundi Club di New York e della San Diego Watercolor Society, ad aprire le sessioni dimostrative giornaliere. A partire dal concetto di gravità ed evaporazione, che si legano inevitabilmente alla tecnica dell’acquerello, Stockton ha presentato i materiali necessari all’esecuzione della tecnica. Oltre a presentare la molteplicità di pennelli in commercio, le varie tipologie di carta -cold/hot press, traditional white o extra white, smooth/ruff e diversa grammatura- e la granulometria dei colori, si è soffermato sull’importanza del cavalletto. Un supporto fondamentale soprattutto per chi come lui pratica la pittura ad acquerello in plain air e che necessita di conseguenza di due caratteristiche specifiche: la leggerezza e l’inclinazione. A tal proposito ha presentato un prodotto molto pratico, l’Eric’s Plein Air Watercolor Frames: il cavalletto studiato in collaborazione con Joe Miller di Cheaper Joe che consente di modulare le diverse componenti del cavalletto a seconda delle necessità dell’artista.
L’artista inglese Hazel Soan, che si divide fra l’Inghilterra e South Africa, ha mostrato l’importanza del contrasto tra luci ed ombre nell’esecuzione di un lavoro ad acquerello solido e credibile e in grado di rendere la tridimensionalità del soggetto rappresentato. Per facilitare la comprensione dei concetti spiegati ha dipinto una coppia di elefanti, la cui massa e volume ben si prestano nella disquisizione dei contrasti di luce e ombre. Avendo cura di mantenere come punto più luminoso il bianco della carta Soan ha cominciato nella stesura delle masse dalle grandi forme, realizzate con un pennello piatto, che ha sostituito con un pennello più sottile nella definizione delle are più piccole. L’artista, che ama lavorare bagnato su bagnato, ha messo in evidenza la grande capacità dell’acqua di miscelare i pigmenti direttamente sul foglio e ha mostrato come, dall’aggiunta o meno dell’acqua, derivino i valori tonali: più o meno chiari a seconda del quantitativo aggiunto.
La pittura dell’artista Joyce Hicks rappresenta l’apoteosi del concetto di acquerello, con i suoi colori vivaci e intensi. A partire da una composizione in bianco e nero ha realizzato una vibrante composizione colorata basata sul fatto che non sono i colori l’elemento fondamentale del dipinto, quanto piuttosto la temperatura di colore e i valori tonali, che realizza precedentemente su sketches preparatori. La variazione della temperatura di colore, che implica, come i pezzi di un puzzle, l’aggiustamento degli altri valori compositivi le ha consentito di mantenere vibrante e fresca la composizione paesaggistica che ha realizzato a partire dalla tecnica del bagnato su bagnato, per ultimare con dei tocchi finali volutamente non affinati. Questi tocchi di pennello che l’artista muove come fosse una matita hanno il compito di “suggerire” gli elementi compositivi senza definirli nel dettaglio, perché, come ha dichiarato l’artista:” let the watercolor make the small differences on its own , thats the beauty of the medium.”
Nell’acquerello come in ogni altra tecnica pittorica ci sono diversi metodi di approccio e quello presentato dall’artista canadese Linda Kemp ha suscitato notevole interesse da parte del pubblico.
La Kemp ha mostrato come sia possibile, se non addirittura più semplice una volta imparata la tecnica, la realizzazione di una composizione a partire dagli spazi in negativo. Spazi che sono considerati come forme a tutti gli effetti e che acquisiscono in seguito la propria identità integrandosi nell’insieme.
Per la realizzazione della composizione è partita da un underpainting colorato sul quale ha in seguito ricavato gli elementi compositivi cardine – i blueberries- ricavati dalla definizione degli spazi circostanti in una sovrapposizione multi strato che procede dal fronte al retro e dove sono le forme e i bordi a cadenzare la narrazione compositiva.Il risultato è una composizione semplice e lineare che verte sulla relazione tra forma, spazio e colore.
Quello spiegato dalla Kemp è un metodo che può inizialmente sembrare confusionario e a proposito del quale l’artista ha dichiarato: “le cose peggioreranno prima di migliorare. Non mollare adesso… continua ad andare avanti”, ma che, somatizzato il processo, garantisce risultati soddisfacenti. La tecnica, che semplifica i processi compositivi, è applicabile a qualsiasi soggetto senza il timore di lavorare eccessivamente poiché, come dichiara la Kemp,:” è tutto aggiustabile, anche con l’acquerello”
La composizione è un elemento cardine nel processo artistico perchè oltre a rappresentare il vocabolario visuale dell’artista, veicola l’occhio dell’osservatore. Una definizione che l’architetto e illustratore Peter Jablokow ha integrato definendo i principi della composizione come lo strumento attraverso il quale eliminare gli elementi accessori non utili ai fini narrativi che l’artista definisce: “disturbing noises”. Illustrando gli approcci che abitualmente utilizza si è soffermato in particolare modo sull’importanza dei principi (equilibrio, ripetizione di gradazioni, contrasto, armonia, dominanza e unità) e degli elementi del design (linea, forma, direzione, dimensione, texture, valore di colore).
Per la realizzazione di composizioni architettoniche complesse inoltre Jablokow, con l’aiuto di Photoshop, ha virato l’immagine a colori in un’immagine in bianco e nero con la quale ha analizzato le masse e i volumi sui quali ha in seguito lavorato, riducendo o enfatizzando gli elementi, precedentemente rappresentati su molteplici sketches preparatori, che sottopone a feedback esterni per verificarne la solidità compositiva. Una volta stabiliti i i bullet points compositivi stabilisce la relazione fra le parti.
Tutti i principi e gli elementi sono facili da imparare in linea di principio, ma il modo in cui Jablokow ha poeticamente espresso il proprio processo di pensiero ha entusiasmato i partecipanti.
“L’acquerello può mescolarsi come nessun altro medium. È magico”, ha dichiarato l’artista Cindy Briggs che ama le citazioni e che nella sessione dimostrativa incentrata sul colore ha realizzato, in maniera scultorea, il ritratto di una modella condividendo con i partecipanti la sua preziosa tabella per la realizzazione degli skin tones.
Attraverso un processo guidato, ed esplicitato step by step, l’artista ha evidenziato l’importanza di mantenere la palette di base composta dai colori utilizzati nell’underpainting iniziale (con il quale ha enfatizzato le masse chiare e quelle più scure scure) per poi miscelarli per la realizzazione delle singole parti del viso come gli occhi, la bocca o il naso, in un susseguirsi di linee dure e morbide, di bordi morbidi e duri e di variazioni tonali. Secondo la Briggs è utile, nella pittura ad acquerello, definire le differenti consistenze del colore impiegato nella realizzazione del viso, consistenze che vanno dalla “milk consistency” (più densa perché povera di acqua e ricca di pigmento) alla trasparenza dell’herbal infusion (ricca di acqua e povera di pigmento) e che servono nella definizione dei diversi piani del viso, che realizza singolarmente per poi armonizzarli nell’insieme. La ritrattistica più di qualsiasi altro genere artistico necessita infatti di definire la relazione e l’armonia fra le parti facendo riferimento a determinati parametri che possono esser ricercati con la triangolazione o con la simmetria ma che comunque devono tenere conto, in primis, del rispetto dei valori tonali. La Briggs ama dipingere gli occhi, che considera il punto focale di un ritratto e per i quali spende anche intere sessioni dimostrative.
L’artista Lynn D.Pratt, con una carriera di architetto alle spalle ha realizzato una dimostrazione di still life dall’effetto WOW a partire da un soggetto estremamente semplice: una pera, che ha realizzato con pochi colori ma che hanno reso la sua tridimensionalità sin dalle prime pennellate. Partendo dal wet on wet, con il quale ha definito i bordi della pera, si è addentrata nella definizione dei valori tonali e infine nei dettagli che ha reso con dovizia di particolari aiutandosi con un pennello molto sottile e accertandosi che il colore precedentemente steso fosse asciutto. “Prima di fare qualsiasi dipinto, faccio un sacco di prove con i colori, le miscele e le lavature! Anche se si tratta di colori che uso sempre, prendo un foglio di carta da macero e controllo tutte le mie miscele e i valori”, ha dichiarato la Pratt che ha realizzato un libro completo di campioni di colore per ogni singolo colore che utilizza, distinto per brand.
Il beginner’s/refresher day si è concluso con la dimostrazione paesaggistica dell’artista Sarah Yeoman, liberamente ispirata nella scelta del soggetto -uno scorcio di torrente innevato- da Andry Wyeth.
Prima della stesura definitiva ha realizzato uno studio in bianco e nero dell’opera utilizzando il Grigio di Payne ed enfatizzando l’importanza di eseguire sketches preparatori. “Fare pratica realizzando sketches preparatori in bianco e nero aiuta nella definizione delle differenze tonali che rendono il senso di prospettiva e tridimensionalità dell’opera” ha dichiarato l’artista.
Nella disposizione dei colori, l’artista, che per la realizzazione dei mid tones si è aiutata con un pennello asciutto, si è concentrata sulla realizzazione di una sezione alla volta che ha in seguito armonizzato, aggiustando i valori tonali, fino all’armonizzazione finale della composizione. Per l’esecuzione di un dipinto efficace, la Yeoman ribadisce, oltre all’importanza di stendere “confident strokes”, anche di pensare ai singoli elementi compositivi come dei semplici insiemi di forme e valori tonali, che prendono consistenza e significato nell’armonizzazione complessiva finale della composizione.
Oltre alle varie sessioni dimostrative ad opera dei faculty members di Watercolor Live numerose sono state le sessioni dimostrative degli sponsor dell’evento che ha visto protagonisti: Blick Art Materials con le dimostrazione di Julie Swanson Davis e Ashley Nordin; Roval Talens nella persona di Vic Von S, Julie per Cheap Joe’s e Andrew Cook per Raphael, il nuovo platinum sponsors dell’evento.
Per quanto riguarda gli sponsors dell’evento sono entrati a far parte della squadra anche: Kanuga Watermedia Workshops, noto per i suoi eclettici workshops di alto livello, la Hahnemühle FineArt, Inc., compagnia tedesca che produce carta di qualità e la Famous Artists School. Quest’ultima è la versione 2.0 della celebre scuola istituita nel 1948 da Norman Rockwell e Albert Done in collaborazione con altri dieci famosi artisti del tempo, che vedrà come primo protagonista Thomas W Schaller impegnato in una full immersion nel mondo dell’acquerello.
Miami Niche vi aspetta domani per l’inizio ufficiale di Watercolor Live e i suoi incredibili membri di facoltà: restate sintonizzati e seguiteci, anche sui social, non ve ne pentirete.